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giovedì 5 gennaio 2012

LAVORO: CGIL, DATI DRAMMATICI; BASTA PARLARE LICENZIAMENTI FACILI




LAVORO: CGIL, DATI DRAMMATICI; BASTA PARLARE LICENZIAMENTI FACILI =
(AGI) - Roma, 5 gen. - "Un dato che conferma il dramma lavoro
fatto di licenziamenti, disoccupazione e precarieta' con una
voragine impressionante di disoccupati rispetto al trimestre
precedente. Cosi' il segretario confederale della Cgil, Fulvio
Fammoni, commenta i dati diffusi oggi dall'Istat, nel
sottolineare che "se sono 670 mila gli occupati in meno dal
2008, si salirebbe a ben oltre il milione senza la tenuta di
quella cassa integrazione che alcuni vorrebbero abolire".
Nel dettaglio della rilevazione dell'istituto statistico il
dirigente sindacale rileva: "Giovani e donne in particolare
sono i sacrificati alla crisi: piu' disoccupati, piu' part time
involontario e a bassissimo orario; mentre esplode la
precarieta': non solo si trova meno lavoro, ma quel poco e'
temporaneo per l'80% delle assunzioni". Inoltre, prosegue,
"l'inasprimento delle norme previdenziali gia' nel 2011, al
netto delle espulsioni, ha provocato una minore uscita degli
occupati piu' anziani e un equivalente minor ingresso di
giovani lavoratori. Nel prossimo anno, con le nuove regole il
fenomeno si ampliera' consistentemente e anche per questo il
cantiere pensioni non puo' ritenersi chiuso e vanno cambiate le
norme approvate". (AGI)
Red/Ila (Segue)
051343 GEN 12

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LAVORO: CGIL, DATI DRAMMATICI; BASTA PARLARE LICENZIAMENTI FACILI (2)=
(AGI) - Roma, 5 gen. - La disoccupazione di lunga durata,
aggiunge, "e' piu' del 52% confermando che la maggioranza dei
disoccupati e' rimasta senza alcuna tutela, cosi' come tanti
precari pubblici e privati che ne sono privi per le norme di
legge, a cui si somma la non chiarezza del futuro dei
lavoratori in mobilita'. Novembre gia' risente della recessione
che sta man mano aumentando i suoi effetti. Va dunque - osserva
il sindacalista - evitato che prosegua questa deriva, che si
perda ancora lavoro, che tante imprese nel 2012 di fronte a
prospettive di produzione piatta passino alla drastica
riduzione degli organici".
Per Fammoni "bisogna smetterla di parlare di licenziamenti
piu' facili, sono gia' troppi gli attuali, e puntare sul
rilancio produzione e sviluppo a cui collegare un piano
straordinario per l'occupazione giovanile. Far ripartire i
consumi e per questo con il fisco dare risorse a lavoratori e
pensionati. Un piano di tutele di emergenza per il 2012
coerente con una prospettiva organica di riforma degli
ammortizzatori sociali. Questa e' la oggettiva agenda del
confronto fra governo e sindacato per dare speranze alle
persone e al paese", conclude. (AGI)
Red/Ila
051343 GEN 12


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