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sabato 10 marzo 2012

LAMOLINARA: FONTE AL-QAEDA, PAGATO PARTE DEL RISCATTO PRIMA DEL BLITZ


LAMOLINARA: FONTE AL-QAEDA, PAGATO PARTE DEL RISCATTO PRIMA DEL BLITZ =
'APPROFITTANDO DELLE TRATTATIVE HANNO SEGUITO I RAPITORI PER
INDIVIDUARE IL LUOGO DI DETENZIONE'

Nouakchott, 10 mar. - (Adnkronos/Aki) - Prima di arrivare al
blitz dei giorni scorsi in Nigeria nel tentativo di liberare l'inglese
Chris McManus e l'italiano Franco Lamolinara, rapiti lo scorso maggio
da un gruppo islamico locale, era in corso una fitta trattativa che
avrebbe portato anche al pagamento di parte del riscatto chiesto dai
sequestratori. Questo e' quanto rivela una fonte di al-Qaeda nel
Maghreb islamico e del gruppo locale Boko Haram, che ha rapito i due
ostaggi, all'agenzia di stampa mauritana 'Ani'.

La fonte racconta quelli che sarebbero i particolari di questa
vicenda parlando della trattativa che a suo dire era quasi arrivata al
termine, prima dell'intervento delle teste di cuoio nigeriane
coadiuvate dall'intelligence britannica. Innanzitutto chiarisce
l'identita' del gruppo responsabile del sequestro del nostro
connazionale, sostenendo che "i rapitori dei due ostaggi europei erano
guidati dal nigerino Khalid al-Barnawi. Si tratta di uno dei primi
nigeriani ad essere entrato nel Gruppo salafita per la predicazione ed
il combattimento (Gspc) prima che diventasse al-Qaeda nel Maghreb
islamico. E' stato sempre attivo all'interno delle brigate del Sahara
guidate dall'algerino Mokhtar Ben Mokhtar, noto anche come Khaled
Aboul Abbas o come Belour. Ha partecipato a diverse azioni jihadiste
nel deserto tra cui l'attacco condotto contro la base militare di
Mughatti, nel nord della Mauritania, del 2005, nel quale sono morti 17
soldati. E' quindi in contatto con le cellule di al-Qaeda presenti nel
nord del Mali".

Secondo quindi questa fonte vicina ad al-Qaeda, "erano state
avviate delle trattative per arrivare alla liberazione dei due
ostaggi. I rapitori hanno anche telefonato ai familiari dell'ostaggio
britannico che vivono a Manchester, in Gran Bretagna, ai quali hanno
chiesto il pagamento di un riscatto pari a 5 milioni di euro e la
liberazione di alcuni detenuti, prima che gli italiani entrassero
nella faccenda". (segue)

(Mhb/Col/Adnkronos)
10-MAR-12 08:34

NNNNLAMOLINARA: FONTE AL-QAEDA, PAGATO PARTE DEL RISCATTO PRIMA DEL BLITZ (2) =

(Adnkronos/Aki) - In base a questa versione dei fatti, solo a
questo punto sarebbe iniziata una trattativa "grazie alla mediazione
dell'uomo d'affari ed oppositore mauritano Mustafa Ould Imam Chafi,
mentre i britannici hanno delegato un altro mediatore ed alcuni capi
di al-Qaeda nel Maghreb islamico hanno condotto la trattativa con
questi due". Quello di Chafi e' un nome gia' noto alle cronache. Si
tratta di un uomo d'affari famoso nella regione per essere stato il
consigliere speciale del presidente del Burkina Faso, Blaise
Compaore'. In passato e' stato negoziatore con al-Qaeda per la
liberazione degli ostaggi spagnoli rapiti in Mauritania il 28 novembre
del 2010 e per la liberazione dell'italiano Sergio Cicala e della
moglie Philmene Kabore', originaria proprio del Burkina Faso.

Sul suo capo pende da alcuni mesi un mandato di cattura spiccato
da Nouakchott per i suoi rapporti con i terroristi. La fonte sostiene
inoltre che "i britannici fossero piu' intransigenti degli italiani
nella trattativa e che i rapitori siano stati disponibili rinnovando
piu' volte l'ultimatum. I familiari degli ostaggi hanno poi chiesto
una prova dell'esistenza in vita dei due uomini attraverso l'invio di
due domande". La prima domanda era indirizzata all'ostaggio britannico
ed era: "Dove hai trascorso la luna di miele con tua moglie?". La
seconda domanda era indirizzata all'ostaggio italiano ed e' stata:
"Dove hai conosciuto tua moglie?".

"Dopo un po' di tempo - racconta ancora - sono arrivate le
risposte tramite i sequestratori. Alla prima domanda il britannico ha
risposto che la luna di miele l'hanno trascorsa a Manchester dove vive
la sua famiglia, mentre l'italiano ha risposto di aver conosciuto la
moglie a Roma. In questo modo le loro famiglie hanno appurato che
erano ancora vivi e le trattative sono andate avanti". (segue)

(Mhb/Col/Adnkronos)
10-MAR-12 08:34

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(Adnkronos/Aki) - Sempre la fonte di al-Qaeda racconta che
"durante la trattativa i rapitori hanno dimostrato grossa elasticita'
nel tempo facendo molte concessioni a causa del lungo periodo di
detenzione dei due. Hanno infatti rinunciato alla richiesta di
rilascio di alcuni detenuti chiedendo soltanto il pagamento di un
riscatto. I mediatori hanno raccontato che la faccenda del pagamento
del riscatto riguardava i familiari dei due ostaggi e non i loro
governi. Dopo una lunga trattativa si era arrivati ad un accordo per
il pagamento di un riscatto di un milione e 200mila euro".

Il racconto arriva quindi a "pochi giorni fa quando i rapitori
hanno effettivamente avuto parte di questi soldi. Era prevista quindi
la consegna in questi giorni del resto della cifra e successivamente i
due ostaggi sarebbero stati consegnati ai mediatori. Ma i servizi
segreti britannici e nigeriani hanno approfittato dell'occasione della
trattativa per seguire i rapitori e individuare il luogo della
detenzione e ci sono riusciti. E' stato cosi' che un commando
nigeriano aiutato da esperti britannici ha assaltato il luogo di
detenzione dei due ostaggi. E' cosi' arrivata velocemente la risposta
dei rapitori che hanno ucciso i due ostaggi prima di combattere con
gli assalitori".

Il sito mauritano ricorda invece come nel suo ultimo comunicato
dello scorso dicembre, al-Qaeda "aveva promesso alla Gran Bretagna che
avrebbe ucciso gli ostaggi se vi fosse stata un'azione sciocca da
parte loro".

(Mhb/Col/Adnkronos)
10-MAR-12 08:34

NNNN

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