ANSA/ FISICA: CHIUSA LA CACCIA ALLA 'PARTICELLA DI DIO'
RISULTATO IN TEMPO RECORD, ORA SI APRE NUOVA PAGINA
(di Enrica Battifoglia)
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - E' arrivata ormai alle ultime battute
la caccia alla cosiddetta ''particella di Dio'', il bosone di
Higgs, grazie al quale esiste la massa. Un traguardo che
promette gia' di aprire una nuova pagina nella ricerca. Gli
stessi fisici non esitano a parlare di ''miracolo'' nel
commentare la grande avventura che ha portato a un passo da uno
degli annunci attesi da decenni dai fisici di tutto il mondo. I
dati certi saranno resi noti soltanto domani al Cern di Ginevra,
in un seminario in collegamento con il congresso mondiale di
fisica delle particelle (Ichep) in programma in Australia, a
Melbourne.
''E' un miracolo che siamo arrivati cosi' presto intorno a 5
deviazioni standard'', ha detto il presidente dell'Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni,
riferendosi al margine di errore minimo perche' sia possibile
parlare di una scoperta. ''Il funzionamento della macchina e'
stato perfetto - ha aggiunto - e gli esperimenti hanno
funzionato al di la' delle migliori aspettative''.
Le indiscrezioni si stanno susseguendo in queste ore, ma i
dati definitivi sono pochissimi a conoscerli, ''forse una sola
persona al mondo''.
Nel frattempo, come una sorta di ''canto del cigno'' arrivano
dagli Stati Uniti i dati raccolti dall'acceleratore Tevatron,
del Fermilab di Chicago, ormai in pensione. Il Tevatron e' stato
il piu' diretto e accanito concorrente del Large Hadron Collider
(Lhc) del Cern di Ginevra e i fisici che hanno lavorato agli
esperimenti hanno annunciato di avere raggiunto ''la piu' forte
evidenza del bosone di Higgs'', anche se, precisa lo stesso
Fermilab, ''l'analisi finale dei dati non riesce a rispondere
alla domanda se il bosone di Higgs esista o meno, ma conduce
molto vicino ad una risposta''.
Il Cern si prepara a controbattere, naturalmente, domani.
Quello che al momento si sa e' che lo fara' con i dati raccolti
dai due esperimenti che stanno dando la 'caccia' al bosone di
Higgs: Atlas, diretto dall'italiana Fabiola Gianotti, e Cms,
diretto da Joseph Incandela. Finora i due esperimenti hanno
lavorato l'uno senza conoscere i risultati dell'altro e soltanto
nelle ultime ore i risultati di entrambi sono stati messi a
confronto. ''Sono in pochissimi, forse una sola persona al
mondo'', a conoscerli, ha osservato Ferroni, ma si puo' gia'
dire che ''sono coincidenti dal punto di vista qualitativo e
quantitativo''.
Ma che cosa sara' annunciato domani? ''Non sappiamo se si
tratta del bosone di Higgs o di un suo parente'', ha detto
Ferroni. I fisici teorici non hanno infatti costruito un solo
''identikit'' della 'particella di Dio': di identikit ne
esistono diversi. ''Probabilmente domani nessuno sara' in grado
di dire che cosa e' stato visto'', ha detto Ferroni. Se
somigliera' alla particella prevista dalla teoria di riferimento
della fisica moderna, il cosiddetto ''Modello Standard'', allora
sara' un punto di arrivo importantissimo, ma paradossalmente non
sarebbe un'ottima notizia: significherebbe consolidare una
teoria gia' nota. Se invece si trattasse di un ''parente'' della
'particella di Dio', si aprirebbero nuove strade della ricerca,
molto piu' interessanti. (ANSA).
BG
03-LUG-12 16:28 NNNN
RISULTATO IN TEMPO RECORD, ORA SI APRE NUOVA PAGINA
(di Enrica Battifoglia)
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - E' arrivata ormai alle ultime battute
la caccia alla cosiddetta ''particella di Dio'', il bosone di
Higgs, grazie al quale esiste la massa. Un traguardo che
promette gia' di aprire una nuova pagina nella ricerca. Gli
stessi fisici non esitano a parlare di ''miracolo'' nel
commentare la grande avventura che ha portato a un passo da uno
degli annunci attesi da decenni dai fisici di tutto il mondo. I
dati certi saranno resi noti soltanto domani al Cern di Ginevra,
in un seminario in collegamento con il congresso mondiale di
fisica delle particelle (Ichep) in programma in Australia, a
Melbourne.
''E' un miracolo che siamo arrivati cosi' presto intorno a 5
deviazioni standard'', ha detto il presidente dell'Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni,
riferendosi al margine di errore minimo perche' sia possibile
parlare di una scoperta. ''Il funzionamento della macchina e'
stato perfetto - ha aggiunto - e gli esperimenti hanno
funzionato al di la' delle migliori aspettative''.
Le indiscrezioni si stanno susseguendo in queste ore, ma i
dati definitivi sono pochissimi a conoscerli, ''forse una sola
persona al mondo''.
Nel frattempo, come una sorta di ''canto del cigno'' arrivano
dagli Stati Uniti i dati raccolti dall'acceleratore Tevatron,
del Fermilab di Chicago, ormai in pensione. Il Tevatron e' stato
il piu' diretto e accanito concorrente del Large Hadron Collider
(Lhc) del Cern di Ginevra e i fisici che hanno lavorato agli
esperimenti hanno annunciato di avere raggiunto ''la piu' forte
evidenza del bosone di Higgs'', anche se, precisa lo stesso
Fermilab, ''l'analisi finale dei dati non riesce a rispondere
alla domanda se il bosone di Higgs esista o meno, ma conduce
molto vicino ad una risposta''.
Il Cern si prepara a controbattere, naturalmente, domani.
Quello che al momento si sa e' che lo fara' con i dati raccolti
dai due esperimenti che stanno dando la 'caccia' al bosone di
Higgs: Atlas, diretto dall'italiana Fabiola Gianotti, e Cms,
diretto da Joseph Incandela. Finora i due esperimenti hanno
lavorato l'uno senza conoscere i risultati dell'altro e soltanto
nelle ultime ore i risultati di entrambi sono stati messi a
confronto. ''Sono in pochissimi, forse una sola persona al
mondo'', a conoscerli, ha osservato Ferroni, ma si puo' gia'
dire che ''sono coincidenti dal punto di vista qualitativo e
quantitativo''.
Ma che cosa sara' annunciato domani? ''Non sappiamo se si
tratta del bosone di Higgs o di un suo parente'', ha detto
Ferroni. I fisici teorici non hanno infatti costruito un solo
''identikit'' della 'particella di Dio': di identikit ne
esistono diversi. ''Probabilmente domani nessuno sara' in grado
di dire che cosa e' stato visto'', ha detto Ferroni. Se
somigliera' alla particella prevista dalla teoria di riferimento
della fisica moderna, il cosiddetto ''Modello Standard'', allora
sara' un punto di arrivo importantissimo, ma paradossalmente non
sarebbe un'ottima notizia: significherebbe consolidare una
teoria gia' nota. Se invece si trattasse di un ''parente'' della
'particella di Dio', si aprirebbero nuove strade della ricerca,
molto piu' interessanti. (ANSA).
BG
03-LUG-12 16:28 NNNN
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