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martedì 3 luglio 2012

SPENDING REVIEW. SINDACATI: È MANOVRA, PRONTI A MOBILITARCI


SPENDING REVIEW. SINDACATI: È MANOVRA, PRONTI A MOBILITARCI
CON TAGLIO ORGANICI SERVIZI A RISCHIO

(DIRE) Roma, 3 lug. - "Nonostante le dichiarazioni preventive del
presidente Monti, quella che il governo ha illustrato oggi e' una
vera e propria manovra economica. Una manovra, l'ennesima in due
anni che, sia nel metodo che nel merito, non si discosta affatto
dalle impostazioni di quelle precedenti". Cosi'. In una nota,
Rossana Dettori (Fp Cgil), Giovanni Faverin (Cisl Fp), Giovanni
Torluccio (Uil Fpl), Benedetto Attili (Uil Pa), Mimmo Pantaleo
(Flc Cgil), Francesco Scrima (Cisl Scuola) e Massimo Di Menna
(Uil Scuola).
"Le uniche cifre certe dichiarate oggi dal Governo-
aggiungono- sono quelle relative al taglio lineare delle
dotazioni organiche di dirigenti e personale (20% e 10%); poco su
una credibile lotta agli sprechi, sulle auto blu e su quella
enorme quantita' di spesa pubblica aggredibile immediatamente,
come quella rappresentata dalle migliaia di societa' pubbliche.
L'esempio lampante e' dato dai preannunciati interventi sulle
consulenze: un obiettivo, quello del Governo, non solo fumoso ed
indeterminato, ma anche minimale negli effetti concreti".
Oggi, sottolineano i sindacati, "cio' che e' emerso
chiaramente e' solo il rischio concreto di abbassare, attraverso
la messa in mobilita' e l'eventuale licenziamento di lavoratrici
e lavoratori pubblici, precari e a tempo indeterminato, i livelli
di welfare, di protezione sociale e dei servizi ai cittadini:
ulteriori problemi per le persone, sempre meno garantite nei loro
diritti di cittadinanza, ulteriore disoccupazione e mobilita'. Il
Governo, con la conferma di un metodo che pensavamo ormai
tramontato, quello della semplice comunicazione dei provvedimenti
e non della concertazione, viene meno agli impegni presi e non
rispetta l'intesa sul lavoro pubblico sottoscritta un mese fa con
le parti sociali. Cosi' facendo, il decreto legge che il Governo
ha dichiarato di voler varare a breve avra' come unica
conseguenza l'accentuarsi delle ragioni di dissenso su scelte che
intendiamo contrastare con forza, ritenendole inaccettabili.
Serve un confronto vero per una riorganizzazione della Pa che
coinvolga i lavoratori pubblici. In assenza di questo decideremo
le mobilitazioni piu' opportune".

(Com/Vid/ Dire)
19:35 03-07-12

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