ANSA/ RUSSIA:NAVALNI CONTRO CAPO DETECTIVE,'E' AGENTE STRANIERO'
BLOGGER: FALSITA' SU AZIONI E PERMESSO SOGGIORNO ALL'ESTERO
(di Claudio Salvalaggio)
(ANSA) - MOSCA, 27 LUG - Il capo dell' "Fbi russa" (Fsb),
Aleksandr Bastrikin, ha mentito e falsificato documenti sulle
sue azioni societarie nella Repubblica Ceca, dove aveva anche un
permesso di soggiorno, e potrebbe essere sospettato di essere un
''agente straniero'': e' la controffensiva del popolare blogger
anti Putin Alexiei Navalni, che con nuovi documenti ha
rilanciato sul web accuse mosse inutilmente nel 2008 al potente
e controverso capo del comitato investigativo, considerato un
''falco'' legato al presidente Putin, di cui fu capogruppo
studentesco all'universita'. Un ''duro'' che recentemente era
salito all'onore delle cronache per aver fatto portare in un
bosco un cronista di Novaia Gazeta, il giornale della cronista
assassinata Anna Politkovskaia, minacciandolo di morte.
Di fatto, secondo gli analisti, quello di Navalni e' un
attacco allo stesso Putin e al suo giro di vite contro
l'opposizione, a partire dalla legge che costringe le ong a
dichiararsi ''agenti stranieri'' se finanziate dall'estero. Cosa
pensare allora del pubblico funzionario Bastrikin che,
contravvenendo alla legge, faceva addirittura ''affari'' in un
Paese Nato, si e' chiesto Navalni, trasformando le accuse in uno
dei tormentoni piu' gettonati della blogosfera. Chiaro che
Bastrikin e' nel mirino anche per l'inchiesta sugli scontri con
la polizia in piazza Bolotnaia, che vede indagati i principali
leader dell'opposizione (Navalni compreso) e detenuta una
dozzina di persone. Proprio Bastrikn, inoltre, ha fatto riaprire
recentemente un'inchiesta archiviata contro Navalni per le
perdite di un'azienda pubblica di legname quando lui era
consigliere del governatore della regione di Kirov: girano voci
che lunedi' potrebbero anche arrestarlo.
A sollevare per primo le accuse contro Bastrikin, quattro
anni fa, era stato Aleksander Khinshtein, giornalista e deputato
del partito putiniano Russia Unita. Tutto fini' nel silenzio:
l'allora presidente Medvedev e i servizi di sicurezza (Fsb) non
risposero, mentre la procura generale sostenne di non avere
poteri per indagare su Bastrikin, ha ricordato oggi su twitter
Khinshtein.
Ma Navalni e' tornato alla carica, puntando sul divieto per
un funzionario pubblico di avere asset stranieri. L'essenza
dell'accusa e' che Bastrikin divento' proprietario, insieme alla
moglie, della societa' immobiliare Law Bohemia nel 2000 e
ufficialmente si dimise dal cda solo nel 2003, e non nel 2001,
quando divento' capo del distretto del nord-ovest del ministero
della giustizia. Inoltre Bastrikin, piazzato nel giugno 2007
dall'allora presidente Putin a capo del nuovo comitato
investigativo, avrebbe continuato a possedere quote nella
compagnia sino al 2008, vendendole solo dopo le accuse di
Khinshtein. Una vendita fittizia, con documenti e timbri falsi,
ha rincarato ora Navalni, sostenendo di averlo appreso da uno
studio notarile e pubblicando i documenti sul suo sito anti
corruzione La Macchina della Verita'. Il blogger sostiene
inoltre che un alto funzionario pubblico come Bastrikin, che ha
accesso a segreti di Stato, non puo' avere un permesso di
soggiorno in un altro Paese, specialmente se della Nato,
perche' potrebbe essere un indizio che sta cooperando con i
servizi segreti stranieri. Ad aggravare la situazione la
conferma del ministero degli interni ceco della autenticita'
del permesso di soggiorno rilasciato a Bastrikin dal febbraio
2007 al febbraio 2009, in quanto dirigente della Law Bohemia:
con la conseguenza, secondo Navalni, di non aver informato le
autorita' ceche della presunta vendita delle sue azioni,
evadendo le tasse per 2.400 dollari, ne' quelle russe sui suoi
beni all'estero e sul suo permesso di soggiorno in un Paese Ue.
(ANSA).
SAV
27-LUG-12 19:07 NNNN
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