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giovedì 26 luglio 2012

VARESE: 'COMPRO ORO' EVADE IVA PER 300MILA EURO E RICAVI PER 450MILA


VARESE: 'COMPRO ORO' EVADE IVA PER 300MILA EURO E RICAVI PER 450MILA =

Milano, 26 lug. (Adnkronos) - Attraverso un espediente
contabile, un 'Compro oro' di Busto Arsizio, nel basso Varesotto,
avrebbe evaso Iva per un importo superiore ai 300mila euro, sottratto
al Fisco una base imponibile di circa 450mila euro e violato le norme
antiriciclaggio. A scoprirlo e' stata la Guardia di Finanza di Busto
Arsizio.

Il trucco, sempre piu' diffuso nel commercio dell'oro usato, e'
un espediente contabile: per non addebitare l'Iva al momento della
rivendita dei gioielli e preziosi usati, si cedono i beni acquistati
dichiarandoli come rottami d'oro, cioe' come beni inservibili che,
perdendo la loro 'funzione di ornamento', sono destinati
esclusivamente alla fusione.

In questo modo, la ditta verificata e la societa' acquirente
hanno beneficiato di un regime Iva particolarmente favorevole,
anziche' applicare il regime ordinariamente previsto (il cosiddetto
regime Iva del margine), decisamente piu' oneroso per entrambi.
(segue)

(Red-Sag/Opr/Adnkronos)
26-LUG-12 16:29

NNNNVARESE: 'COMPRO ORO' EVADE IVA PER 300MILA EURO E RICAVI PER 450MILA (2) =

(Adnkronos) - Il trucco e' stato scoperto dalle Fiamme Gialle
attraverso riscontri documentali e materiali sulla quantita' e
qualita' dei beni: i militari hanno dimostrato che l'oro ritirato era
costituito esclusivamente da gioielli e preziosi, nella stragrande
maggioranza dei casi privi di difetti tali da renderli inservibili e
farli considerare rottami.

I finanzieri, inoltre, hanno eseguito il riscontro fisico delle
giacenze dell'oro e poi, confrontandole con quelle contabili, hanno
verificato una quantita' effettiva inferiore di oltre 10 kg rispetto a
quello che formalmente risulta in negozio, contestando quindi
cessioni, in evasione d'imposta, quantificate (a prezzi correnti) in
oltre 236mila euro. E' stata anche riscontrata l'omessa annotazione di
diversi acquisti nel registro di Ps, in violazione delle norme di
pubblica sicurezza che ne regolano la tenuta.

Il controllo, infine, ha messo in luce che 81 persone (sulla
scorta di quanto rilevato dal registro di Ps tenuto dall'imprenditore
e dell'analisi eseguita su tutte le operazioni, alcune frazionate per
eludere gli obblighi di legge) risulterebbero destinatari di somme
contanti superiori al limite stabilito dalla normativa
antiriciclaggio, per un totale complessivo di oltre 200mila euro. In
questo caso, l'imprenditore risponderebbe in solido con gli acquirenti
della sanzione amministrativa, da che va dall'1 al 40% dell'importo
trasferito, con un minimo di 3mila euro per ogni singola violazione.

(Red-Sag/Opr/Adnkronos)
26-LUG-12 16:32

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