Riceviamo e pubblichiamo
COCER GDF: LA SICUREZZA IN MANO AI RAGIONIERI DI STATO. SE LE NOSTRE PENSIONI DEVONO ESSERE UGUALI ALLE ALTRE, LO SIANO ANCHE I DIRITTI
COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
Consiglio Centrale di Rappresentanza
LA SICUREZZA IN MANO AI RAGIONIERI “ DI STATO”
Il documento pervenuto oggi dal Governo in merito all’emendando regolamento di armonizzazione del sistema pensionistico del personale del Comparto Sicurezza-Difesa e di quello del Soccorso Pubblico è insufficiente, contradittorio e connotato da profili di illegittimità per eccesso di delega ed in contrasto con gli impegni assunti con il Parlamento in sede di conversione del Decreto “Salva Italia”.
Come tale “irricevibile”.
In un periodo drammatico per il nostro Paese, per la grave crisi economica ed il decadimento di quei valori che sono alla base della nostra Democrazia, gli operatori del Comparto che più di ogni altro rappresenta le istituzioni davanti agli occhi dei cittadini, ribadiscono la necessità di aprire un effettivo confronto che consenta di arrivare a soluzioni efficienti.
Il tutto nel rispetto del principio di equità di cui la specificità del comparto, come efficacemente sottolineato dal Ministro Severino nel corso dell’incontro di venerdì scorso, rappresenta un’esplicazione: a situazioni d’impiego diverse devono corrispondere soluzioni diverse.
Se non si vuole riconoscere la specificità del regime pensionistico, allora si armonizzino anche le altre condizioni di partenza:
- diritti sindacali;
- giurisdizione del giudice di lavoro;
- equiparazione del metodo di gestione del TFR;
- pensione complementare, ecc.
Solo in questo Paese si registra il paradosso che, chi mette in gioco la propria vita a difesa della sicurezza del cittadino, si vede equiparato matematicamente a qualsiasi altro incarico.
Roma, 26 settembre 2012
IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA
http://www.ficiesse.it/public/1804_Comunicazione_ai_colleghi_del_26-09-2012.docx
http://www.ficiesse.it/public/1804_Del%2001-%2007-11%20(2).pdf
Nessun commento:
Posta un commento