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sabato 3 novembre 2012

IDV:DI PIETRO A CROZZA,GUARDA LE CARTE,E' KILLERAGGIO MEDIA


IDV:DI PIETRO A CROZZA,GUARDA LE CARTE,E' KILLERAGGIO MEDIA

(ANSA) - ROMA, 3 NOV - ''Se persino una persona come te, che
a quelle logiche faziose non ha mai obbedito,contribuisce a
divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette
in questi giorni, e' segno che la campagna di disinformazione e
calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti''.
Antonio Di Pietro si rivolge, sul suo blog, a Maurizio Crozza
per criticare il ''killeraggio mediatico'' che si e' scatenato
contro di lui.
''Sul mio conto, anzi sui miei conti, a te, come a milioni di
altri italiani, sono state raccontate grandissime e sfacciate
bugie. Ma, come ben sappiamo, una bugia ripetuta mille volte,
amplificata da giornali e televisioni compiacenti, diventa una
verita'''.
Al comico, che lo aveva messo messo al centro di alcune sue
gag, il leader Idv ricorda che ''in Italia, come sai, non solo i
politici rispondono agli interessi di fazione ma anche
giornalisti,
conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano
spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino
politico di turno''.
Quella delle bugie ripetute, prosegue Di Pietro, ''e' la legge
su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio
politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare -
osserva - che abbia fatto scuola. A guidarli c'e' anche la paura
di una possibile alleanza del fronte dei non allineati a Monti e
al governo della finanza e dei finanzieri''. (SEGUE)

CP
03-NOV-12 15:35 NNNN
IDV:DI PIETRO A CROZZA,GUARDA LE CARTE,E' KILLERAGGIO MEDIA (2)

(ANSA) - ROMA, 3 NOV - ''Io - sottolinea Di Pietro - non ho
a disposizione televisioni e conduttori, anche perche' l'Italia
dei Valori e' l'unico partito che abbia rinunciato a posti nel
cda Rai, nelle reti Rai e nei Tg, mentre tutti gli altri
lottizzavano a man bassa. Ho solo la forza della verita' e della
Rete, che ci permette di incrinare quel monopolio
dell'informazione grazie al quale erano solo i padroni dei media
a decidere cosa era vero e cosa falso''. ''Dunque, ho gia'
iniziato a mettere in Rete una puntigliosa documentazione. Se
hai un attimo - scrive, rivolto a Crozza - verifica di persona
sul mio sito. Mai come in questo caso 'carta canta'''. Di
Pietro sottolinea di aver ''dimostrato, con le visure catastali,
che un modesto appartamento diviso in due e da me regalato nel
2008 ai miei figli Anna e Toto, a Milano, e' diventato nella
campagna di calunnia '15 case'. Ho messo a disposizione di
chiunque i documenti che dimostrano come in quell'agguato
travestito da inchiesta siano state fatte passare per mie
proprieta' marciapiedi, svincoli, strade di accesso e persino
giardinetti pubblici. Ho chiarito, sempre con le visure
catastali, che i due appartamenti di Bergamo, sui quali e' stato
sollevato un ennesimo polverone, sono in realta' un solo
appartamento,acquistato a nome suo e dei nostri figli da mia
moglie Susanna Mazzoleni, al termine di una carriera forense di
notevole successo e che giustamente le ha fruttato meritati
guadagni''(ANSA).

CP
03-NOV-12 15:36 NNNN
Idv/ Di Pietro: Imboscata contro di me, non arretro e querelo
Ex pm: In Rete tutte le prove della mia innocenza

Roma, 3 nov. (TMNews) - Le accuse rivolte nei suoi confronti
comparse sui giornali sono "un'imboscata" per "mettere a tacere
una voce scomoda e non cercare la verità". Ma lui è pronto a
querelare "i nuovi calunniatori". Antonio Di Pietro dal suo blog
ribatte e rilancia: "Nei prossimi giorni continuerò a mettere in
Rete la documentazione che smantella punto per punto il castello
di accuse mosse contro di me, e che sono in realtà copiate di
sana pianta da quelle sollevate a suo tempo da giornali che fanno
della calunnia la loro forza, salvo poi dovermi pagare fior di
quattrini in seguito alle querele da me sporte".

Il blog ha come destinatario Maurizio Crozza a cui Tonino chiede
di non prestarsi a "un'operazione di killeraggio". "A volte
bisogna saper fare un passo indietro. Io l`ho fatto due volte, e
sono ben pochi gli uomini pubblici che in Italia possono dire
altrettanto - aggiunge Di Pietro -. Ho lasciato senza esitazione
prima un lavoro che amavo, nel quale avevo raggiunto risultati
direi soddisfacenti, e poi un posto di ministro, per difendermi
dalle accuse ipotizzate dalla magistratura con le mani libere e
senza recare nocumento alle istituzioni. Ma ci sono occasioni in
cui bisogna, invece, non arretrare di un millimetro. Quando ti
calunniano personalmente per toglierti di mezzo politicamente,
quando cercano di ottenere con le campagne scandalistiche quello
che non possono ottenere altrimenti, cioè la resa mia e
dell`Italia dei Valori, non ci si piega ma si combatte a viso
aperto, sapendo che presto o tardi la verità avrà la meglio".

Vep

031536 nov 12


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