SCONTRI CORTEI: CONCLUSA INDAGINE SEVERINO, NO LANCIO DA MINISTERO =
RELAZIONI RACIS E POLIZIA PENITENZIARIA GIA' TRASMESSE A PROCURA
ROMA
Roma, 22 nov. (Adnkronos) - "La relazione della scientifica del
Racis dei Carabinieri, i rilievi compiuti dalla polizia penitenziaria,
nonche' l'esame testimoniale dei dipendenti in servizio quel giorno al
quarto piano e del personale agli ingressi del ministero conducono ad
escludere il lancio di lacrimogeni dall'interno dell'edificio". E'
quanto emerge dalle indagini disposte dal ministro della Giustizia,
Paola Severino, che oggi ha ricevuto dal Capo di Gabinetto del
ministero, Filippo Grisolia, la sintesi relativa agli accertamenti sui
lacrimogeni esplosi durante la manifestazione dello scorso 14 novembre
nei pressi del dicastero di Via Arenula.
Sia la relazione del Racis sia quelle della Polizia
Penitenziaria sono state gia' trasmesse alla procura di Roma.
(Sin/Zn/Adnkronos)
22-NOV-12 19:30
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SCONTRI ROMA: CONCLUSA INCHIESTA SEVERINO, LACRIMOGENO DA ESTERNO (2)=
(AGI) - Roma, 22 nov. - Anche i rilievi eseguiti dal reparto
sicurezza e vigilanza del dipartimento dell'amministrazione
penitenziaria, si legge nella relazione inviata da Grisolia al
ministro, "hanno condotto a escludere che il lancio del
lacrimogeno sia avvenuto dall'interno dell'edificio
ministeriale sulla base delle immagini acquisite" e delle "foto
effettuate dal personale della polizia penitenziaria sui bordi
delle finestre ove e' possibile che sia avvenuto l'ulteriore
rimbalzo dell'artifizio, lasciando i segni dell'impatto dopo
l'iniziale urto contro la parete superiore delle parti esterne
dell'edificio". (AGI)
Oll/Dib (Segue)
221958 NOV 12
SCONTRI ROMA: CONCLUSA INCHIESTA SEVERINO, LACRIMOGENO DA ESTERNO (3)=
(AGI) - Roma, 22 nov. - Anche dalle dichiarazioni del personale
del dicastero che lavora al quarto piano del palazzo,
corrispondente al secondo piano della facciata di via Arenula,
e in particolare di coloro che lavorano nella stanza della
finestra "che dal video risulta interessata dalla cortina
fumogena - si legge nel documento - e' emerso che
improvvisamente e' stato avvertito un forte rumore in
prossimita' della finestra, a seguito del quale una gran
quantita' di fumo ha invaso la stanza provocando difficolta'
respitorie". Altri dipendenti del dicastero, "richiamati dal
trambusto della manifestazione e affacciatasi sulla strada",
hanno riferito di aver notato "un oggetto seguito da una scia
di fumo che passava dal basso verso l'alto a circa un metro dal
parapetto del balcone sul lato che guarda via Arenula. Subito
dopo, il corridoio del quarto piano, nel lato che segue vie
Delle Zoccolette, veniva invaso dal fumo che rendeva l'aria
irrespirabile". Il corteo degli studenti del 14 novembre e'
passato in via Arenula intorno alle ore 14,10 e in quell'orario
"tutti i varchi d'accesso al ministero erano chiusi", si legge
nella relazione al ministro, e le registrazioni filmate dal
sistema di videosorveglianza, da circa un'ora prima
dell'evento, fino a un'ora dopo il transito dei manifestanti,
"non appaiono limpide e la nitidezza non e' assoluta", ma
"dalla loro visione e' stato appurato che nessun soggetto
sconosciuto o operatore" di altre forze dell'ordine "ha fatto
accesso al dicastero" e i varchi "sono stati costantemente
presidiati dal personale di polizia penitenziaria". Inoltre, e'
stata verificata la ragiungibilita' del tetto dal lato di via
Arenula, attraverso un terrazzo interno: "per portarsi sul lato
di via Arenula - scrive la polizia penitenziaria - e'
necessario arrampicarsi sulle tegole del tetto e percorrere un
tratto di cornicione per sette-otto metri. Per escludere
l'improbabile possibilita' che estranei al ministero si siano
arrampicati sul tetto si e' provveduto a raccogliere le
dichiarazioni scritte del personale che nel giorno e nei
momenti della manifestazione erano in servizio e presenti nelle
stanze. Tutti hanno certificato che nessuna persona e' entrata
o transitata nei pressi del proprio ufficio. (AGI)
Oll/Dib (Segue)
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SCONTRI ROMA: CONCLUSA INCHIESTA SEVERINO, LACRIMOGENO DA ESTERNO (4)=
(AGI) - Roma, 22 nov. - Sono in corso "valutazioni di
competenza sul comportamento" degli agenti di polizia
penitenziaria che ritrovarono, il 14 novembre, il lacrimogeno
nel cortile interno del dicastero di via Arenula. E' quanto
emerge dalla relazione inviata dal capo di gabinetto del
ministero, Filippo Grisolia, al Guardasigilli Paola Severino,
nella quale si osserva che "solo in data 17 novembre la polizia
penitenziaria ha relazionato in merito all'avvenuto
rinvenimento in data 14 novembre di un lacrimogeno lanciato
dalla strada ed esploso all'interno del cortile d'onore del
ministero nonche' di ulteriori frammenti di analoghi artifizi,
provvedendo ai relativi rilievi fotografici". Il personale
della polizia penitenziaria autore del ritrovamento, si legge
nel documento, "deposito' in un primo momento i frammenti del
lacrimogeno in un cestino di rifiuti dove poi sono stati
recuperati senza riferire superiormente la circostanza
ritenendola priva di significato, fino a quando non presero
avvio accertamenti specifici. Sono in corso da parte degli
uffici preposti le valutazioni di competenza sul comportamento
di detto personale. (AGI)
Oll/Dib
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