ALDROVANDI: IN AGENTI 'CULTURA VIOLENZA E NO RAVVEDIMENTO'
LE MOTIVAZIONI DEL NO ALLA DETENZIONE DOMICILIARE
(v. 'ALDROVANDI: RESTANO IN CARCERE...' delle 16.51)
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Mancanza di comprensione della
gravita' della condotta'', ''cultura della violenza, tanto piu'
grave ed inescusabile, in quanto da parte di appartenenti alla
Polizia di Stato'': questi ''gli elementi rilevanti di
valutazione'' che hanno convinto il magistrato di sorveglianza
di Bologna a negare gli arresti domiciliari per i due agenti
Paolo Forlani e Luca Pollastri condannati per l'omicidio di
Federico Aldrovandi. (segue).
AU/SIG
30-MAR-13 17:11 NNNN
ALDROVANDI: IN AGENTI 'CULTURA VIOLENZA E NO RAVVEDIMENTO' (2)
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Per il magistrato di sorveglianza si
tratta di una ''vicenda che pertanto esige, almeno ora, una
battuta di arresto per una matura e consapevole riflessione,
onde evitare il rafforzamento di siffatta nefasta cultura e la
ricaduta, alla prima occasione, in analoghe vicende delittuose,
sia pure eventualmente anche solo di copertura di analoghi fatti
criminosi commessi da altri, purtroppo, sebbene pur sempre
isolati, neanche tanto rari''. (ANSA).
AU/SIG
30-MAR-13 17:13 NNNN
ALDROVANDI: IN AGENTI 'CULTURA VIOLENZA E NO RAVVEDIMENTO' (3)
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - In conclusione, scrive il magistrato
nell'ordinanza, ''in mancanza di significativi ed apprezzabili
elementi di novita' che attestino almeno una iniziale revisione
di un atteggiamento mentale che ancora non ha dato segnali di
distacco dalle pregresse dinamiche e logiche, deve ritenersi
tuttora non idoneo neanche il regime di detenzione domiciliare a
sostenere un valido percorso di rieducazione e di recupero atto
ad evitare in futuro la commissione di altri gravi delitti''.
Secondo il magistrato, dunque, non vi sono le condizioni per
un utile percorso fuori dal carcere, ''considerato in
particolare la gia' evidenziata mancanza di comprensione della
gravita' della condotta, sia pur attinente a delitto colposo,
pur tuttavia realizzato mediante il pesantissimo, fino alle
estreme conseguenze, uso dei mezzi di violenza personale ad
opera di quattro servitori dello Stato contro un ragazzo, solo,
disarmato ed in stato di agitazione confusionale, e la totale
assenza di segnali atti ad indicare una presa di distanza
critica dalla stessa''.
''Al contrario - aggiunge nell'ordinanza il magistrato di
sorveglianza - si ritiene necessaria un'adeguata attivita' di
osservazione psicologica in regime intramurario per approfondire
e stigmatizzare quegli aspetti negativi della personalita'
evidenziati''. (ANSA).
AU/SIG
30-MAR-13 17:24 NNNN
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