"Per Gip di Varese gravi indizi di reato per speculazioni prezzi"
Roma, 30 mar. (TMNews) - Il Codacons "lancia una class action"
sui prezzi dei carburanti, cui possono aderire "oltre 34 milioni
di automobilisti". Lo rende noto l'associazione dei consumatori
dopo "la decisione del tribunale di Varese, che ha chiesto alle
Procure della Repubblica competenti di indagare sull'andamento
dei prezzi dei carburanti, ravvedendo gravi indizi di reato".
"Tutti quelli - afferma il Codacons - che negli ultimi 5 anni
hanno fatto rifornimento di carburante nei distributori delle
compagnie petrolifere citate dal Gip di Varese (Shell, Tamoil,
Eni, Esso, TotalErg, Kuwait Petroleum, Api) possono costituirsi
parte offesa nel procedimento e avviare l'iter per ottenere un
risarcimento in quanto soggetti danneggiati da reato".
"Questo perchè - sostiene l'associazione - una volta dimostrata
l'alterazione anomala dei listini e l'esistenza di speculazioni
atte a mantenere elevati i prezzi di benzina e gasolio, chiunque
sia in grado di provare i rifornimenti potrà chiedere un
risarcimento per il danno economico subito".
(segue)
Glv
301545 mar 13
Benzina/ Codacons: Scatta class action per 34 mln ... -2-
Coinvolte Eni, Esso, TotalErg, Kuwait, Api, Shell e Tamoil
Roma, 30 mar. (TMNews) - Nel marzo del 2012, spiega il Codacons,
la Procura di Varese ha aperto un'inchiesta per "accertare
l'esistenza di eventuali manovre speculative relative all'aumento
dei prezzi della benzina" e, accogliendo l'istanza del Codacons,
ha inviato la Guardia di finanza nelle sedi delle principali
compagnie petrolifere a Roma, Milano e Genova.
Ora il tribunale di Varese, sottolinea l'associazione, "decidendo
sull'istanza di sequestro di tutta una serie di documenti
relativi ai listini di benzina e gasolio (contratti di acquisto e
vendita di carburanti delle compagnie petrolifere sia sul fronte
nazionale sia su quello internazionale), per la prima volta nella
storia ha individuato gravi indizi di reato (truffa aggravata e
aggiotaggio) relativamente alla formazione dei prezzi dei
carburanti in Italia, ordinando di investire della questione le
Procure della Repubblica competenti".
Nel decreto del Gip di Varese sono citate espressamente le
compagnie petrolifere Eni, Esso, TotalErg, Kuwait Petroleum, Api
(tutte con sede a Roma), Shell e Tamoil (con sede a Milano) . Il
tribunale, "per questioni di competenza territoriale, si dichiara
impossibilitato a procedere e ordina al pm di trasmettere gli
atti alle competenti Procure della Repubblica".
"Ora le Procure di Roma e Milano - sostiene il presidente del
Codacons, Carlo Rienzi - dovranno aprire analoghe inchieste,
procedendo al sequestro dei documenti indicati dal tribunale di
Varese. Per la prima volta in Italia, grazie ad una denuncia del
Codacons, la magistratura potrà fare le pulci ai contratti delle
compagnie petrolifere e scoprire le cause della doppia velocità
dei listini dei carburanti, e verificare - conclude - dove si
annidano quelle speculazioni che rendono i prezzi italiani di
benzina e gasolio più elevati rispetto alla media europea".
Glv
301604 mar 13
CARBURANTI: CODACONS, MAXI CLASS ACTION CONTRO LE COMPAGNIE =
PER ALTERAZIONE LISTINI DOPO DECISIONE TRIBUNALE VARESE
Roma, 30 mar. (Adnkronos) - Maxi class action del Codacons
contro le compagnie petrolifere per l'alterazione dei listini dei
carburanti. Dopo l'importante decisione del Tribunale di Varese, che
ha chiesto alle Procure della Repubblica competenti di indagare
sull'andamento dei prezzi dei carburanti, ravvedendo gravi indizi di
reato, l'associazione dei consumatori lancia un'azione a cui possono
aderire oltre 34 milioni di automobilisti italiani.
Tutti coloro che negli ultimi 5 anni hanno fatto rifornimento di
carburante presso i distributori delle compagnie petrolifere citate
dal Gip di Varese (Shell, Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Kuwait
Petroleum, Api) "possono ora costituirsi parte offesa nel procedimento
e avviare l'iter per ottenere un risarcimento in quanto soggetti
danneggiati da reato", spiega il Codacons.
Questo perche', "una volta dimostrata l'alterazione anomala dei
listini e l'esistenza di speculazioni atte a mantenere elevati i
prezzi di benzina e gasolio, chiunque sia in grado di provare i
rifornimenti potra' chiedere un risarcimento per il danno economico
subito".
(Sec/Opr/Adnkronos)
30-MAR-13 15:29
PER ALTERAZIONE LISTINI DOPO DECISIONE TRIBUNALE VARESE
Roma, 30 mar. (Adnkronos) - Maxi class action del Codacons
contro le compagnie petrolifere per l'alterazione dei listini dei
carburanti. Dopo l'importante decisione del Tribunale di Varese, che
ha chiesto alle Procure della Repubblica competenti di indagare
sull'andamento dei prezzi dei carburanti, ravvedendo gravi indizi di
reato, l'associazione dei consumatori lancia un'azione a cui possono
aderire oltre 34 milioni di automobilisti italiani.
Tutti coloro che negli ultimi 5 anni hanno fatto rifornimento di
carburante presso i distributori delle compagnie petrolifere citate
dal Gip di Varese (Shell, Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Kuwait
Petroleum, Api) "possono ora costituirsi parte offesa nel procedimento
e avviare l'iter per ottenere un risarcimento in quanto soggetti
danneggiati da reato", spiega il Codacons.
Questo perche', "una volta dimostrata l'alterazione anomala dei
listini e l'esistenza di speculazioni atte a mantenere elevati i
prezzi di benzina e gasolio, chiunque sia in grado di provare i
rifornimenti potra' chiedere un risarcimento per il danno economico
subito".
(Sec/Opr/Adnkronos)
30-MAR-13 15:29
PREZZI. CARBURANTI, CODACONS: PER TRIBUNALE VARESE INDIZI REATO
-3-
(DIRE) Roma, 30 mar. - All'interno del decreto del gip di Varese
vengono espressamente citate le seguenti compagnie petrolifere:
Shell e Tamoil con sede a Milano, Eni, Esso, TotalErg, Kuwait
Petroleum, Api con sede a Roma. Il Tribunale, per questioni di
competenza territoriale, si dichiara impossibilitato a procedere
e, con una decisione clamorosa, ordina al pm di trasmettere gli
atti alle competenti Procure della Repubblica.
"Ora le Procure di Roma e Milano dovranno aprire analoghe
inchieste, procedendo al sequestro dei documenti indicati dal
Tribunale di Varese- spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi-
Per la prima volta in Italia, grazie ad una denuncia del
Codacons, la magistratura potra' fare le pulci ai contratti delle
compagnie petrolifere, e scoprire le cause della doppia velocita'
dei listini dei carburanti, nonche' verificare dove si annidano
quelle speculazioni che rendono i prezzi italiani di benzina e
gasolio piu' elevati rispetto alla media europea".
(Com/Gas/ Dire)
15:29 30-03-13
PREZZI. CARBURANTI, CODACONS: PER TRIBUNALE VARESE INDIZI REATO
GIP ORDINA SEQUESTRO BILANCI, SI PROCEDE PER TRUFFA E AGGIOTAGGIO
(DIRE) Roma, 30 mar. - Clamoroso colpo di scena nell'indagine sui
rincari dei carburanti aperta dalla Procura della Repubblica di
Varese a seguito dell'esposto presentato dal Codacons. Come si
ricordera' nel marzo dello scorso anno la Procura varesina apri'
una inchiesta volta ad "accertare l'esistenza di eventuali
manovre speculative relative all'aumento dei prezzi della
benzina" e, accogliendo l'istanza del Codacons, invio' la Guardia
di Finanza nelle sedi delle principali compagnie petrolifere
italiane, a Roma, Milano e Genova.
Ora il Tribunale di Varese, decidendo sull'istanza di
sequestro di tutta una serie di documenti relativi ai listini di
benzina e gasolio (contratti di acquisto e vendita di carburanti
delle compagnie petrolifere sia sul fronte nazionale che su
quello internazione) ha, per la prima volta nella storia del
nostro Paese, individuato gravi indizi di reato (truffa aggravata
e aggiotaggio) relativamente alla formazione dei prezzi dei
carburanti in Italia, ordinando di investire della questione le
Procure della Repubblica competenti.
Si legge testualmente nel decreto del gip Giuseppe Battarino:
"Esistono indizi di commistione dei delitti di cui agli artt.
501, secondo e terzo comma, c.pen. ovvero 501 bis c.pen e 640,
secondo comma, n. 2bis c.pen da parte dei legali rappresentanti,
componenti del CdA e dirigenti delle compagnie petrolifere...le
condotte illecite sono state commesse nelle sedi legali delle
predette societa'; si rileva, a fini probatori, il sequestro dei
documenti indicati". (SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
15:29 30-03-13
NNNN
(DIRE) Roma, 30 mar. - All'interno del decreto del gip di Varese
vengono espressamente citate le seguenti compagnie petrolifere:
Shell e Tamoil con sede a Milano, Eni, Esso, TotalErg, Kuwait
Petroleum, Api con sede a Roma. Il Tribunale, per questioni di
competenza territoriale, si dichiara impossibilitato a procedere
e, con una decisione clamorosa, ordina al pm di trasmettere gli
atti alle competenti Procure della Repubblica.
"Ora le Procure di Roma e Milano dovranno aprire analoghe
inchieste, procedendo al sequestro dei documenti indicati dal
Tribunale di Varese- spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi-
Per la prima volta in Italia, grazie ad una denuncia del
Codacons, la magistratura potra' fare le pulci ai contratti delle
compagnie petrolifere, e scoprire le cause della doppia velocita'
dei listini dei carburanti, nonche' verificare dove si annidano
quelle speculazioni che rendono i prezzi italiani di benzina e
gasolio piu' elevati rispetto alla media europea".
(Com/Gas/ Dire)
15:29 30-03-13
PREZZI. CARBURANTI, CODACONS: PER TRIBUNALE VARESE INDIZI REATO
GIP ORDINA SEQUESTRO BILANCI, SI PROCEDE PER TRUFFA E AGGIOTAGGIO
(DIRE) Roma, 30 mar. - Clamoroso colpo di scena nell'indagine sui
rincari dei carburanti aperta dalla Procura della Repubblica di
Varese a seguito dell'esposto presentato dal Codacons. Come si
ricordera' nel marzo dello scorso anno la Procura varesina apri'
una inchiesta volta ad "accertare l'esistenza di eventuali
manovre speculative relative all'aumento dei prezzi della
benzina" e, accogliendo l'istanza del Codacons, invio' la Guardia
di Finanza nelle sedi delle principali compagnie petrolifere
italiane, a Roma, Milano e Genova.
Ora il Tribunale di Varese, decidendo sull'istanza di
sequestro di tutta una serie di documenti relativi ai listini di
benzina e gasolio (contratti di acquisto e vendita di carburanti
delle compagnie petrolifere sia sul fronte nazionale che su
quello internazione) ha, per la prima volta nella storia del
nostro Paese, individuato gravi indizi di reato (truffa aggravata
e aggiotaggio) relativamente alla formazione dei prezzi dei
carburanti in Italia, ordinando di investire della questione le
Procure della Repubblica competenti.
Si legge testualmente nel decreto del gip Giuseppe Battarino:
"Esistono indizi di commistione dei delitti di cui agli artt.
501, secondo e terzo comma, c.pen. ovvero 501 bis c.pen e 640,
secondo comma, n. 2bis c.pen da parte dei legali rappresentanti,
componenti del CdA e dirigenti delle compagnie petrolifere...le
condotte illecite sono state commesse nelle sedi legali delle
predette societa'; si rileva, a fini probatori, il sequestro dei
documenti indicati". (SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
15:29 30-03-13
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