PRIVACY: SI' GARANTE A DEFIBRILLATORI A DISTANZA PER CARDIOPATICI =
PER FORNIRE IL SERVIZIO NECESSARIO IL CONSENSO INFORMATO DEI
PAZIENTI
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - Si' all'uso di defibrillatori a
distanza per pazienti cardiopatici, ma nel rispetto della privacy
degli interessati. Lo ha stabilito il Garante con un provvedimento di
rilevanza generale con il quale ha prescritto precise e rigorose
misure a protezione dei dati dei pazienti a un'Azienda ospedaliera
lombarda e a una societa' francese produttrice di apparecchiature
medicali che avevano chiesto all'Autorita' di potersi avvalere di un
sistema a radiofrequenza (Rfid) per il monitoraggio remoto dei
pazienti mediante defibrillatori cardiaci impiantati sotto pelle.
L'uso di sistemi a radiofrequenza destinati all'impianto sottocutaneo
attraverso 'etichette intelligenti' solleva, infatti, questioni
estremamente delicate e presenta rischi potenziali, sia per la
sicurezza dei dati personali trattati, particolarmente delicati, sia
sotto il profilo della salute.
Il sistema che intende adottare l'Azienda ospedaliera prevede
l'inserimento nel microchip, inserito nel defibrillatore impiantato
sotto la cute del paziente, di dati clinici. Tali informazioni sono
trasmesse in modalita' wireless ad un monitor installato in casa del
paziente e dal monitor al server situato presso l'azienda ospedaliera
mediante linea telefonica. Scopo del sistema e' quello di consentire
ai medici di monitorare costantemente via web il paziente, evitando la
tradizionale visita ospedaliera, rilevare eventuali anomalie cardiache
e nel caso effettuare con tempestivita' la defibrillazione.
L'Autorita' ha ribadito che per fornire il servizio e'
necessario il consenso informato dei pazienti. Ma ha soprattutto
stabilito che il paziente dovra' poter ottenere in modo agevole la
disattivazione sia del sistema remoto sia del funzionamento
dell'etichetta Rfid contenuta nel dispositivo impiantato. (segue)
(Sin/Opr/Adnkronos)
01-MAR-13 12:16
NNNN
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