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venerdì 1 marzo 2013

PRIVACY: GARANTE, TELEVIGILANZA NON VIOLI DIRITTI LAVORATORI


PRIVACY: GARANTE, TELEVIGILANZA NON VIOLI DIRITTI LAVORATORI

(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Il servizio di televigilanza, con
scopo di anti-taccheggio e anti-rapina, non deve consentire
forme di controllo a distanza dei lavoratori. Gli esercenti
devono segnalare adeguatamente la presenza di telecamere e
affidare la gestione del servizio a guardie giurate.
Queste le indicazioni del Garante privacy che, in seguito
all'attivita' ispettiva condotta dalla Questura di Genova, ha
bloccato il trattamento dei dati effettuato tramite il sistema
di videosorveglianza installato in un esercizio di un'importante
catena commerciale.
Dalle verifiche effettuate - spiega la Newsletter del Garante
- e' emerso che la societa' aveva violato in piu' punti
l'accordo che era stato sottoscritto con i sindacati per
l'installazione delle telecamere sul luogo di lavoro. Una
videocamera, ad esempio, invece che essere utilizzata per
finalita' di sicurezza, inquadrava il sistema di rilevazione
degli accessi dei dipendenti, consentendo quindi - in contrasto
con quanto sottoscritto dall'azienda e con lo stesso Statuto dei
lavoratori - il controllo a distanza dei lavoratori. Le immagini
registrate risultavano poi accessibili con modalita' diverse da
quelle concordate. Non erano in regola neppure i cartelli con
l'informativa semplificata utilizzati per segnalare la presenza
dell'impianto di videosorveglianza: non solo non contenevano
tutte le informazioni necessarie, ma erano in numero esiguo e, a
volte, collocati in posizione non chiaramente visibile (ad es.
alle spalle di un espositore). Dai riscontri della Questura e'
emerso, inoltre, che l'impianto di videosorveglianza era stato
affidato in gestione a un consorzio di ditte esterne che
utilizzava per il servizio personale non qualificato. Chi
effettuava il controllo delle immagini era, infatti, privo della
licenza prefettizia di 'guardia particolare giurata', necessaria
per poter svolgere funzioni anti-rapina e anti-taccheggio, e non
era stato designato incaricato del trattamento dei dati
personali.
Il Garante della privacy ha imposto all'esercente di
provvedere a sanare tutte le violazioni riscontrate e ha
bloccato il trattamento dei dati effettuato attraverso il
sistema di videosorveglianza. Ha anche trasmesso copia degli
atti e del provvedimento all'autorita' giudiziaria al fine di
valutare gli eventuali illeciti penali commessi. (ANSA).

COM-MAJ
01-MAR-13 12:21 NNNN

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