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giovedì 18 aprile 2013

FIAT:FIOM,UNA NUOVA CONDANNA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE


FIAT:FIOM,UNA NUOVA CONDANNA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE
(V. 'FIAT: STIPENDI TAGLIATI, OPERAI FIOM VINCONO. . . ' DELLE 1
(ANSA) - TERMOLI (CAMPOBASSO), 18 APR - ''Nuova condanna di
un Tribunale italiano contro la Fiat per comportamento
antisindacale. La Fiat ha motivato pretestuosamente tale scelta
con l'applicazione del Ccnl 2008''. Questo il commento, in
conferenza stampa presso la sede del sindacato in Molise, di
Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo
Fiat, e di Giuseppe Tarantino, segretario generale della Fiom
Molise.
''Il contratto nazionale di lavoro del 2008 prevedeva tariffe
retributive inferiori - hanno detto De Palma e Tarantino -.
Contro questa decurtazione abbiamo intentato un nuovo processo
per condotta antisindacale, atteso che l'iniqua e arbitraria
iniziativa della Fiat aveva fatto perdere alla Fiom 185
iscritti. Anche in questo caso il Giudice ha dichiarato
l'antisindacalita' della condotta dell'azienda''.
''Il giudice Aldo Aceto ha accolto totalmente le domande dei
25 lavoratori, accertando la natura discriminatoria delle
decurtazioni retributive dei lavoratori iscritti alla Fiom -
hanno dichiarato gli avvocati Marianna Salemme e Pietro D'Adamo,
legali del sindacato -, ordinando all'azienda di astenersi per
il futuro da tale comportamento e condannando la stessa al
risarcimento del danno patrimoniale mediante il pagamento delle
differenze retributive non percepite in virtu' della condotta di
Fiat, con interessi e rivalutazione monetaria, nonche' al
risarcimento del danno non patrimoniale''.
Per quanto riguarda il danno non patrimoniale riconosciuto
dal giudice ''trattasi di 'ristoro adeguato alle privazioni e
alle sofferenze che i ricorrenti hanno dovuto subire per la loro
adesione a un sindacato e l'ossequio a un credo
politico/sindacale che li ha posti in una situazione di vera e
propria stigma - hanno proseguito gli avvocati -. Tutto cio' in
plateale e aperto contrasto con i valori difesi e perseguiti
dall'art. 2 della Costituzione e in spregio al diritto di ogni
singola persona di esprimere liberamente la propria personalita'
anche e soprattutto negli ambienti di lavoro e in ogni
formazione sociale in cui essa si esprime''. (ANSA).

YM8-SAS
18-APR-13 21:16 NNNN
FIAT:FIOM,UNA NUOVA CONDANNA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE
(V.'FIAT:STIPENDI TAGLIATI, OPERAI FIOM VINCONO...' DELLE 15:40)
(ANSA) - TERMOLI (CAMPOBASSO), 18 APR - ''Nuova condanna di
un Tribunale italiano contro la Fiat per comportamento
antisindacale. La Fiat ha motivato pretestuosamente tale scelta
con l'applicazione del Ccnl 2008''. Questo il commento, in
conferenza stampa presso la sede del sindacato in Molise, di
Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo
Fiat, e di Giuseppe Tarantino, segretario generale della Fiom
Molise.
''Il contratto nazionale di lavoro del 2008 prevedeva tariffe
retributive inferiori - hanno detto De Palma e Tarantino -.
Contro questa decurtazione abbiamo intentato un nuovo processo
per condotta antisindacale, atteso che l'iniqua e arbitraria
iniziativa della Fiat aveva fatto perdere alla Fiom 185
iscritti. Anche in questo caso il Giudice ha dichiarato
l'antisindacalita' della condotta dell'azienda''.
''Il giudice Aldo Aceto ha accolto totalmente le domande dei
25 lavoratori, accertando la natura discriminatoria delle
decurtazioni retributive dei lavoratori iscritti alla Fiom -
hanno dichiarato gli avvocati Marianna Salemme e Pietro D'Adamo,
legali del sindacato -, ordinando all'azienda di astenersi per
il futuro da tale comportamento e condannando la stessa al
risarcimento del danno patrimoniale mediante il pagamento delle
differenze retributive non percepite in virtu' della condotta di
Fiat, con interessi e rivalutazione monetaria, nonche' al
risarcimento del danno non patrimoniale''.
Per quanto riguarda il danno non patrimoniale riconosciuto
dal giudice ''trattasi di 'ristoro adeguato alle privazioni e
alle sofferenze che i ricorrenti hanno dovuto subire per la loro
adesione a un sindacato e l'ossequio a un credo
politico/sindacale che li ha posti in una situazione di vera e
propria stigma - hanno proseguito gli avvocati -. Tutto cio' in
plateale e aperto contrasto con i valori difesi e perseguiti
dall'art. 2 della Costituzione e in spregio al diritto di ogni
singola persona di esprimere liberamente la propria personalita'
anche e soprattutto negli ambienti di lavoro e in ogni
formazione sociale in cui essa si esprime''. (ANSA).

YM8-SAS
18-APR-13 21:14 NNNN
 

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