MEDICINA: RICERCA SU RESISTENZA CELLULE AI FARMACI CHEMIOTERAPICI =
SI CERCA DI CHIARIRE I MECCANISMI MOLECOLARI
Firenze, 12 gen. - (Adnkronos) - Chiarire i meccanismi
molecolari alla base della resistenza delle cellule tumorali ai
farmaci chemioterapici e' uno dei filoni di ricerca su cui si gioca il
progresso delle terapie antitumore. Sull'ultimo numero della rivista
scientifica ''Angewandte Chemie International Edition'' e' stato
pubblicato lo studio del BioElectroLab del Dipartimento di Chimica Ugo
Schiff dell'Universita' di Firenze, dedicato all'interazione di
farmaci antitumorali a base di platino con una importante classe di
proteine presenti nelle cellule.
Lo studio e' frutto della collaborazione tra il gruppo di
ricerca fiorentino, composto da Francesco Tadini Buoninsegni, Gianluca
Bartolommei e Maria Rosa Moncelli, i ricercatori dell'Universita' di
Bari ''Aldo Moro'' Angela Galliani, Marilu' Sinisi, Maurizio Losacco,
Giovanni Natile e Fabio Arnesano, e Giuseppe Inesi, biochimico del
California Pacific Medical Center Research Institute di San Francisco
(Usa).
''I farmaci antitumorali a base di platino, come cisplatino,
oxaliplatino e carboplatino, sono ampiamente utilizzati nelle terapie
chemioterapiche di vari tipi di tumori - racconta Maria Rosa Moncelli,
associato di Chimica fisica e responsabile di BioElectroLab -
Sfortunatamente, le cellule maligne diventano in breve tempo
resistenti al trattamento con tali farmaci; questo fenomeno e' ancora
poco chiaro e non ben compreso''. (segue)
(Red-Xio/Ct/Adnkronos)
12-GEN-14 16:08
MEDICINA: RICERCA SU RESISTENZA CELLULE AI FARMACI CHEMIOTERAPICI (2) =
(Adnkronos) - ''Recentemente - commenta Francesco Tadini
Buoninsegni, ricercatore del BioElectroLab - alcuni studi hanno
individuato una relazione tra resistenza delle cellule al cisplatino e
proteine di membrana responsabili del trasporto dello ione rame, tra
cui le rame AtPasi, che sono presenti in organelli interni delle
cellule''.
Lo studio ha esaminato a livello molecolare l'interazione del
cisplatino e oxaliplatino con le rame AtPasi umane (comunemente
indicate con la sigla AtP7A e AtP7B) utilizzando una sofisticata e
innovativa tecnica sperimentale - acquistata grazie a un finanziamento
dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze - che consente di monitorare
il trasporto di specie ioniche da parte di proteine di membrana.
''Abbiamo dimostrato sperimentalmente che le rame AtPasi sono in
grado di trasportare i farmaci a base di platino attraverso una
membrana biologica. - spiega Tadini Buoninsegni - Inoltre, lo studio
ha permesso di caratterizzare in dettaglio anche il legame di tali
farmaci con un particolare sito citoplasmatico della proteina AtP7A''.
''Sia il trasporto del composto di platino da parte della AtPasi
attraverso la membrana biologica che il legame del farmaco a un'area
specifica della proteina - conclude Tadini Buoninsegni - possono
verosimilmente contribuire alla resistenza delle cellule al cisplatino
in vivo, con prevalenza di uno o dell'altro fenomeno in relazione alle
dosi e ai tempi di somministrazione del farmaco''.
(Red-Xio/Ct/Adnkronos)
12-GEN-14 16:29
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