Scambio neonati in ospedale, genitori chiedono 50mila euro danni Partorisce femmina ma porta a casa maschio, dg: "Madre distratta"
Roma, 13 gen. (TMNews) - Partorire e tornare a casa con il figlio
di un'altra. Uno scambio di neonati, l'incubo di tutte le madri,
si è materializzato lo scorso 10 dicembre all'Ospedale Santa
Caterina Novella di Galatina, in provincia di Lecce, dove una
donna ha dato alla luce una bimba ma, una volta a casa dopo il
ricovero, nel cambiare per la prima volta il pannolino si è
accorta si avere davanti un bel maschietto. Choccata, con il
marito è corsa subito all'ospedale, ritrovando poi la sua
piccola. Ora la coppia (che risiede a Monteroni) ha chiesto
50.000 euro di danni al nosocomio, sostenendo che l'evento ha
avuto un carattere traumatico per cui lei ha perso il latte.
Il direttore generale dell'Asl di Lecce, Valdo Mellone, spiega
all'agenzia TMNews che "è stata subito aperta un'indagine
interna: stiamo lavorando per capire dove non ha funzionato il
sistema di controllo, che è procedurizzato secondo varie fasi
(dal braccialetto doppio all'identificazione a voce alta) proprio
per garantire la sicurezza: non siamo ancora riusciti a trovare
il difetto di funzionamento, ma probabilmente è stato favorito da
un evento casuale".
"Non ci sono stati scambi di braccialetto", precisa Melloni, per
il quale "probabilmente c'entra anche una certa distrazione della
madre: prima di tornare a casa, lo stesso giorno delle dimissioni
la donna ha di sicuro allattato in ospedale due volte il neonato
sbagliato e non si è accorta di niente. Poi lo ha riallattato
anche a casa. Noi dobbiamo comunque individuare il difetto di
procedura, ma ci tengo a sottolineare che il punto nascita di
Galatina ha superato indenne la procedura regionale di
valutazione sui punti nascita: ha una buonissima tradizione e un
ottimo seguito, è un buon centro che fa bene il suo lavoro. Non
ci sono mai stati precedenti del genere e spero non ci siano
ripetizioni".
"Sul momento non ci sono state particolari rimostranze" da parte
della coppia, prosegue il dg: "Ora abbiamo appreso che invece
hanno deciso di intentare causa. Ovviamente si dovrà ricollegare
la perdita del latte all'evento e stabilire se e così e se c'è un
nesso di causalità diretta. La nostra inchiesta interna prosegue
e contiamo di arrivare al più presto a una soluzione", conclude
Mellone.
Sav
131613 gen 14
Roma, 13 gen. (TMNews) - Partorire e tornare a casa con il figlio
di un'altra. Uno scambio di neonati, l'incubo di tutte le madri,
si è materializzato lo scorso 10 dicembre all'Ospedale Santa
Caterina Novella di Galatina, in provincia di Lecce, dove una
donna ha dato alla luce una bimba ma, una volta a casa dopo il
ricovero, nel cambiare per la prima volta il pannolino si è
accorta si avere davanti un bel maschietto. Choccata, con il
marito è corsa subito all'ospedale, ritrovando poi la sua
piccola. Ora la coppia (che risiede a Monteroni) ha chiesto
50.000 euro di danni al nosocomio, sostenendo che l'evento ha
avuto un carattere traumatico per cui lei ha perso il latte.
Il direttore generale dell'Asl di Lecce, Valdo Mellone, spiega
all'agenzia TMNews che "è stata subito aperta un'indagine
interna: stiamo lavorando per capire dove non ha funzionato il
sistema di controllo, che è procedurizzato secondo varie fasi
(dal braccialetto doppio all'identificazione a voce alta) proprio
per garantire la sicurezza: non siamo ancora riusciti a trovare
il difetto di funzionamento, ma probabilmente è stato favorito da
un evento casuale".
"Non ci sono stati scambi di braccialetto", precisa Melloni, per
il quale "probabilmente c'entra anche una certa distrazione della
madre: prima di tornare a casa, lo stesso giorno delle dimissioni
la donna ha di sicuro allattato in ospedale due volte il neonato
sbagliato e non si è accorta di niente. Poi lo ha riallattato
anche a casa. Noi dobbiamo comunque individuare il difetto di
procedura, ma ci tengo a sottolineare che il punto nascita di
Galatina ha superato indenne la procedura regionale di
valutazione sui punti nascita: ha una buonissima tradizione e un
ottimo seguito, è un buon centro che fa bene il suo lavoro. Non
ci sono mai stati precedenti del genere e spero non ci siano
ripetizioni".
"Sul momento non ci sono state particolari rimostranze" da parte
della coppia, prosegue il dg: "Ora abbiamo appreso che invece
hanno deciso di intentare causa. Ovviamente si dovrà ricollegare
la perdita del latte all'evento e stabilire se e così e se c'è un
nesso di causalità diretta. La nostra inchiesta interna prosegue
e contiamo di arrivare al più presto a una soluzione", conclude
Mellone.
Sav
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