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lunedì 17 febbraio 2014

SALUTE: INFERMIERE LAVORATRICI PIU' A RISCHIO DISABILITA' PROFESSIONALE =


SALUTE: INFERMIERE LAVORATRICI PIU' A RISCHIO DISABILITA' PROFESSIONALE =
COMPARTO SANITA' AL SECONDO POSTO IN CLASSIFICA INFORTUNI E
MALATTIE

Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute) - Le infermiere ospedaliere
hanno la piu' alta incidenza di infortuni tra le lavoratrici italiane.
E il settore della sanita', con una quota del 12,7%, e' secondo solo a
quello dell'agricoltura (15,4%) nel 'produrre' annualmente il maggior
numero di donne disabili. Ogni anno in Italia circa 2 mila donne
diventano 'disabili da lavoro' a seguito di un infortunio o una
malattia professionale secondo la classificazione adottata da Inail.
Alla fine del 2012 si sono registrati in totale circa 690 mila i
disabili da lavoro dei quali oltre 96 mila donne. A fotografare il
fenomeno e' lo studio presentato oggi a Roma dall'Associazione
nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), dal
tema 'Tesori da scoprire: la condizione della donna infortunata nella
societa'. Un'indagine sulle donne vittime del lavoro'.

Un'iniziativa con il patrocinio del Senato della Repubblica e il
supporto tecnico delle societa' di indagini statistiche Datamining. La
ricerca ha indagato su molteplici aspetti della condizione della donna
vittima di infortunio. Secondo Franco D'Amico, coordinatore Servizi
statistico-informativi dell'Anmil, "emerge chiaramente dai dati
infortunistici un fattore di rischio molto rilevante - precisa nella
sua relazione - che e' trasversale a tutte le attivita' e colpisce in
particolare la componente femminile: l'infortunio in itinere. Infatti
ben il 35% degli infortuni femminili di particolare gravita' (grado di
menomazione dal 16% al 100%) si verifica nel percorso
casa-lavoro-casa; vale a dire che ogni anno circa 500 lavoratrici
diventano disabili a causa di questa particolare tipologia di
infortunio".

Secondo l'analisi dell'Anmil, la stragrande maggioranza delle
donne disabili da lavoro, circa 84 mila pari all'87,5% del totale, e'
stata colpita da un infortunio, rispetto alle 12 mila donne che hanno
contratto una malattia professionale (12,5%). (segue)

(Com-Frm/Zn/Adnkronos)
17-FEB-14 16:23

SALUTE: INFERMIERE LAVORATRICI PIU' A RISCHIO DISABILITA' PROFESSIONALE (2) =

(Adnkronos Salute) - Dall'analisi delle varie tipologie di
disabilita' emerge che la maggioranza delle 96 mila donne disabili,
circa 52 mila, pari al 53,6% del totale, hanno limitazioni di natura
motoria che possono riguardare gli arti inferiori o superiori ovvero
la colonna vertebrale. Circa 10 mila donne, pari al 10,5% del totale,
hanno disabilita' di natura psico-sensoriale, costituite
prevalentemente da limitazioni nel sentire (ipoacusia o sordita'), nel
vedere (ipovedenti o ciechi), nel parlare o da problemi di natura
psichica o mentale. Le disabilita' di natura cardio-respiratoria sono
poco piu' di 4.600, che corrispondono al 4,8% del totale.

Il restante 31,1%, circa 30 mila donne disabili, rientra invece
nella categoria denominata 'altre e indeterminate', dove sono comprese
tutte le varie tipologie di menomazione. Se si analizza la
distribuzione per classi di eta', si riscontra una fortissima
prevalenza di donne disabili anziane: circa 66 mila hanno un eta'
superiore ai 64 anni per una percentuale pari al 68% del totale; molto
numerosa anche la classe di eta' compresa tra i 50 e i 64 anni che
conta circa 21 mila donne disabili ed una percentuale del 22%. In
pratica, piu' di 2 donne disabili su 3 hanno almeno 65 anni e il 90%
e' ultracinquantenne.

Sul piano territoriale le donne disabili risultano distribuite
in misura poco uniforme tra le grandi aree geografiche del Paese, con
una decisa prevalenza nel Mezzogiorno (28,2% del totale nazionale) e
al Centro (27,5%); sensibilmente piu' ridotta, invece, la presenza al
Nord (22,8% nel Nord-Est e 21,4% nel Nord-Ovest).

(Com-Frm/Zn/Adnkronos)
17-FEB-14 16:25

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