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martedì 4 marzo 2014

Prostituzione: ddl al Senato, patentino e partita iva


Prostituzione: ddl al Senato, patentino e partita iva
Proposta firmata Pd e Mussolini, legalizzarla in appartamento
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Patentino professionale, partita iva
per pagare le tasse, controlli psico-fisici e la possibilita' di
prostituirsi in appartamenti sulla base di un permesso comunale.
Sono alcuni dei punti chiave del disegno di legge firmato dalla
senatrice del Pd Maria Spilabotte e sostenuto da un gruppo di
parlamentari dem e dalla senatrice di Forza Italia Alessandra
Mussolini. La proposta, presentata al Senato nel corso di un'
affollata conferenza stampa, punta "a riconoscere i diritti di
prostitute e gigolo' e a limitare il fenomeno delle tratte".
"Mi auguro - spiega Alessandra Mussolini - che non ci siano
impedimenti come quando intervenni a favore della diagnosi
pre-impianto. Gli ultracattolici facciano un passo indietro",
aggiunge la parlamentare facendo riferimento al collega del Ncd
Carlo Giovanardi.
In sala era presente anche Efe Bal, transessuale turca nota
per aver ricevuto una cartella esattoriale di 500mila euro da
Equitalia per non aver potuto giustificare il suo reddito:
"Voglio essere utile al mio secondo Paese - afferma - Renzi dice
che vuole fare le riforme: bene, faccia qualcosa per 40-50mila
persone che lavorano, cosa che per qualcuno sara' anche schifosa,
ma pur sempre lavorano. In Germania dalla prostituzione
guadagnano 6 miliardi di euro che in Italia potremmo utilizzare
contro la crisi".
Il ddl e' formato da sette articoli. Due, in particolare,
rischiano di creare forti polemiche. Il terzo deroga agli "enti
locali" la possibilita' di individuare luoghi pubblici nei quali
e' consentito l'esercizio della prostituzione". Il settimo,
invece, punta ad introdurre "venti ore di educazione sessuale
nelle scuole secondarie". (ANSA).

FTM
04-MAR-14 15:34 NNNNInviato da iCloud

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