India: bufera su polizia per ragazze stuprate, cacciati 2 agenti =
(AGI/EFE) - Lucknow (India), 30 mag. - Almeno due poliziotti
sono stati licenziati e altri potrebbero esserlo presto in
relazione alla brutale violenza di cui sono state vittime due
cuginette indiane di 14 e 15 anni, violentate a ripetizione dal
branco nello Stato settentrionale del'Uttar Pradesh e poi
impiccate. La polizia e' finita nell'occhio del ciclone
anzitutto perche' erano agenti due dei cinque sospetti
aggressori, uno dei quali e' gia' stato arrestato per il
duplice stupro-omicidio insieme a due dei propri fratelli. E
poi perche' altri poliziotti si sono inizialmente rifiutati di
partecipare alla ricerca delle giovanissime vittime che, quando
i parenti ne segnalarono la scomparsa, erano ancora vive.
Le due vittime'appartenevano alla comunita' dei dalit, i
cosiddetti 'intoccabili' esclusi dal tradizionale sistema delle
caste, in teoria abolito per legge ma di fatto ancora dominante
nei rapporti sociali. (AGI)
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India: bufera su polizia per ragazze stuprate, cacciati 2 agenti (2)=
(AGI/EFE) - Lucknow (India), 30 mag. - Uscito per andare a
cercare la sorella, che non era ancora tornata dopo essersi
appartata in un campo per fare i propri bisogni essendo la casa
di famiglia priva di un gabinetto, il fratello di una delle
ragazze a un certo punto ha scoperto come sorella e cugina
fossero segregate in un'altra abitazione del villaggio di Katra
Shahadatgani. Ha allora allertato i congiunti ma, quando il
padre si e' rivolto al locale commissariato per chiedere aiuto,
gli agenti di turno si sono rifiutati di raccogliere la
denuncia, tanto piu' di andare in soccorso delle due
prigioniere: e addirittura, saputo che si trattava di dalit, lo
hanno deriso e umiliato.
Poco dopo e' giunta la notizia della loro morte. Erano
state infatti trovate impiccate a un albero di mango. Nel
villaggio e' cosi' esplosa la furia popolare, e poco ci e'
mancato che i poliziotti, a quel punto finalmente convintisi a
intervenire, fossero linciati sul posto. Un loro superiore ha
in seguito esasperato gli animi ancora di piu', annunciando che
l'autopsia aveva confermato le violenze multiple inflitte alle
due adolescenti, ma non se fosse davvero stato omicidio, oppure
se le vittime "si fossero tolte la vita", magari per la
vergogna. (AGI)
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India: bufera su polizia per ragazze stuprate, cacciati 2 agenti (3)=
(AGI/EFE) - Lucknow (India), 30 mag. - L'eco della vicenda e'
giunta fino a New Delhi dove Maneka Gandhi, appena nominata
ministro per le Pari Opportunita' e per l'Infanzia dal
neo-premier e leader nazionalista indu' Narendra Modi, ha
dichiarato pubblicamente che andrebbero destituiti e processati
tutti gli agenti a qualunque titolo coinvolti: "La polizia non
sta operando nella giusta direzione", e' sbottata,
preannunciando l'istituzione di un'apposita unita' di crisi che
affronti il fenomeno alla radice. Bufera anche nell'Uttar
Pradesh, il capo del cui governo Alhilesh Yadav e' figlio di
Mulayam Singh Yadav, numero uno del partito filo-socialista
Samajwadi, al potere nello Stato indiano: in campagna
elettorale, un mese fa, Yadav affermo' durante un comizio di
essere fermamente contrario all'introduzione della pena
capitale per gli stupratori, giacche' "in fin dei conti, i
giovani errori ne commettono", minimizzo'.
Immediata la reazione di Mayawati, al secolo Mayawati
Kumari, gia' alla guida dell'Uttar Pradesh per quattro mandati,
ora deputata al Parlamento federale, considerata la principale
paladina nazionale dei diritti degli intoccabili: ha chiesto
infatti che l'esecutivo locale sia sciolto d'ufficio, e lo
Stato commissariato. Dal canto suo Amnesty International ha
sollecitato l'India, "ai sensi del diritto internazionale", a
"prendere misure efficaci e adeguate per prevenire e punire
tutte le forme di violenza sessuale e violenza di genere", come
pure ad "adottare provvedimenti immediati e di ampia portata
per proteggere i diritti all'incolumita' e alla dignita' delle
donne dalit, e porre fine all'impunita' per i reati commessi
nei loro confronti", reclamando infine "indagini imparziali"
sulla tragica fine delle due cugine, che permettano di "portare
rapidamente i responsabili di fronte alla giustizia, compresi
eventuali funzionari di polizia che abbiano rifiutato di
registrare denunce o investigare". (AGI)
Pdo
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