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lunedì 7 luglio 2014

Salute: simulato a computer come cervello prevede ed evita errori =



Salute: simulato a computer come cervello prevede ed evita errori =
(AGI) - Roma, 6 lug. - Un gruppo di scienziati dell'Indiana
University negli Stati Uniti sta studiando come le persone
valutano e prevedono le conseguenze delle loro azioni future.
Al Forum FENS di Neuroscienze a Milano, Joshua Brown ha
mostrato alcune simulazioni in grado di chiarire come il
cervello anticipa, riconosce, valuta, ed evita gli errori. "Il
cervello crea aspettative rispetto a cio' che dovrebbe
succedere, e le confronta con quello che accade realmente"
spiega il ricercatore. "Stiamo esaminando come il cervello
prevede effetti non ancora avvenuti, e come questo ci aiuta
nell'evitare errori futuri o situazioni pericolose". Brown e
colleghi hanno sviluppato una complessa simulazione informatica
che riproduce le regioni del cervello che sono maggiormente
coinvolte nel momento in cui le persone regolano
inconsapevolmente i loro comportamenti. Il modello conferma che
alcune specifiche zone si attivano durante il riconoscimento
degli errori. Questi dati, combinati con le tecniche di
imaging, hanno permesso al gruppo di Brown di dimostrare che la
valutazione e la previsione degli errori coinvolge regioni
diverse del cervello all'interno della corteccia prefrontale
mediale (mPFC), e in particolare nella corteccia cingolata
anteriore (ACC). (AGI)
Red/Pgi (Segue)
061206 LUG 14

Salute: simulato a computer come cervello prevede ed evita errori (2)=
(AGI) - Roma, 6 lug. - Queste aree sono in grado di fare
proiezioni sugli eventi futuri, sia positivi che negativi.
Studi precedenti avevano gia' mostrato un'attivazione dell'ACC
durante o subito dopo il riconoscimento di un errore: e' cosi'
che alcuni scienziati hanno iniziato a parlare di questa parte
del cervello come una sorta di 'centro dell'errore'. Ma ora il
modello informatico proposto dall'Indiana University suggerisce
che la corteccia cingolata anteriore regola anche il tentativo
di evitare errori futuri, come un sistema di prevenzione delle
situazioni rischiose. Questa scoperta suggerisce anche che
eventuali danni all'ACC potrebbero compromettere la capacita'
del cervello di valutare i pericoli in arrivo. Gia' sappiamo
che le disfunzioni della corteccia cingolata anteriore sono
legate a diversi disturbi mentali, come l'autismo o la
dipendenza da droghe, che spesso portano i pazienti a
sottovalutare i pericoli. Al contrario, l'eccessiva attivazione
dell'ACC e' associata a disturbi ossessivo-compulsivi, che
invece amplificano la percezione dei rischi incombenti. Lo
sviluppo di modelli informatici che spiegano questi processi
potrebbero portare quindi ad avanzamenti nella ricerca clinica
su disturbi legati alla disfunzione della corteccia cingolata
anteriore. La sofisticata simulazione messa a punto da Brown e
colleghi e' stata realizzata a partire da dati esistenti
raccolti con le tecniche piu' avanzate: neuroimmagine,
registrazione dell'attivita' elettrica del cervello e analisi
comportamentali. "Una volta che abbiamo sviluppato il modello,
lo abbiamo utilizzato per fare previsioni sull'attivazione
delle strutture cerebrali in diversi contesi. Poi abbiamo
confrontato queste previsioni con i dati reali" spiega il
ricercatore. "Effettivamente, il computer ci ha aiutato a
'prevedere' i meccanismi neurali che sono alla base della
previsione umana". E' cosi' che i modelli informatici stanno
diventando strumenti sempre piu' efficaci per migliorare la
comprensione del cervello. "La nostra ricerca dimostra che i
computer possono portare a scoperte importanti. Unendo i dati
con i modelli, siamo in grado di verificare l'accuratezza delle
teorie sul cervello" conclude Brown. (AGI)
Red/Pgi
061206 LUG 14

NNNN

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