Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00868
Atto n. 3-00868 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 3 aprile 2014, nella seduta n. 223
MANCONI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
Michele
Ferrulli, 51 anni, è deceduto a Milano la sera del 30 giugno 2011 dopo
essere stato bloccato a terra e ammanettato da 4 poliziotti;
presso
la Corte d'assise di Milano si sta celebrando il processo per la sua
morte in cui sono imputati quattro appartenenti alla Polizia di Stato
della Questura di Milano;
la fase
dell'arresto è stata videoripresa da una testimone di etnia rom che ha
messo a disposizione della famiglia di Ferrulli e della Procura della
Repubblica di Milano le immagini del video;
gli
agenti sono imputati di omicidio preterintenzionale per aver percosso
ripetutamente Ferrulli anche quando era immobilizzato a terra e invocava
aiuto, causandone la morte, nonché di falso in atto pubblico per avere
riportato circostanze false nella relazione di servizio;
durante
l'udienza del 1° aprile 2014 è stato sentito come testimone
l'assistente capo Vittorio Sola, istruttore presso la scuola di Polizia
giudiziaria per controllo del territorio di Pescara, in merito alle
tecniche insegnate nei corsi di formazione per la Polizia di Stato, con
specifico riferimento alla fase dell'ammanettamento con ventre a terra e
alle modalità concrete di esecuzione di tale manovra, anche su soggetto
eventualmente resistente;
l'assistente
capo Sola, sollecitato dai legali della famiglia parte civile, che gli
chiedevano se fossero previste delle "percussioni" (questo è il termine
tecnico che definisce alcuni atti tendenti al controllo della persona
che si opponga al provvedimento di polizia) sul soggetto nell'esecuzione
della manovra di ammanettamento a terra, rispondeva che esse sono
attualmente previste e insegnate nell'ambito delle attività di
addestramento della Polizia al fine di indurre il soggetto ad eseguire
il movimento auspicato per l'ammanettamento, e che si tratta di una
prassi introdotta nella formazione nazionale della Polizia e recepita
nei corsi di aggiornamento;
il docente ha affermato più volte che in virtù di tale nuova "prassi" devono intendersi superate le disposizioni di cui al police self defence
(PSD), da lui riconosciuto come strumento didattico nella formazione
nazionale della polizia per quanto riguarda i metodi di difesa e
bloccaggio: il PSD consiste in un "metodo basato sulla difesa studiato
esclusivamente per la Polizia di Stato";
l'assistente
capo Sola ha specificato che il superamento di tale riferimento
normativo nazionale conseguirebbe alla circostanza che ad oggi, rispetto
a qualche anno fa, gli agenti di Polizia devono fronteggiare persone
con corporatura più massiccia e più impegnative da bloccare, come alcuni
stranieri o ex militari;
l'inserimento
di tale nuova prassi contemplerebbe peraltro un maggiore impatto fisico
sulla persona fermata, ed un uso della forza superiore rispetto alle
direttive riconosciute come vigenti all'epoca della morte di Federico
Aldrovandi e recepite dalla sentenza di primo grado, oggi passata in
giudicato, a carico dei 4 agenti ivi imputati, in virtù della
testimonianza di colleghi della stessa scuola, nella fattispecie
l'ispettore Luciano Capodicasa. Infatti, in virtù della sua deposizione
in ordine alle tecniche di ammanettamento, la sentenza del Tribunale di
Ferrara si era pronunciata nei seguenti termini a pag. 544, capitolo
ottavo: "la persona deve essere immobilizzata ma non deve essere colpita
od offesa, tanto meno devono essere prodotte lesioni strumentali
all'immobilizzazione. L'idea di ferire, colpire, ledere come passaggio
necessario all'immobilizzazione è non solo rifiutata nei protocolli
operativi imposti agli operatori di polizia ma non è neppure necessaria o
inevitabile neppure in situazioni eccezionali";
il
PSD è costituito da un video elaborato dalla Direzione centrale per gli
istituti di istruzione del Dipartimento della sicurezza del Ministero
dell'interno, con la supervisione, partecipazione e regia del primo
dirigente dottor Giuseppe Locantore;
l'assistente capo Sola ha riferito che il PDS non è stato ad oggi né sostituito né ufficialmente aggiornato,
si chiede di sapere:
se
risponda al vero l'ufficialità dell'adozione della nuova "prassi" di
percussione durante le manovre di ammanettamento con ventre a terra;
se
il Ministro in indirizzo confermi che la stessa prassi, non presente
nel PSD, sia specificamente prevista per la formazione nazionale e che
venga insegnata nei corsi di formazione;
in
quale documento essa sia stata recepita e ufficializzata e da quando
essa sia insegnata e proposta nei corsi di formazione e aggiornamento.
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