Stato-mafia: S.Borsellino, aberrante giustificare trattativa
''Strage via D'Amelio voluta da pezzi deviati dello Stato''
(ANSA) - PALERMO, 18 LUG - "Trovo aberrante il tentativo di
giustificare la trattativa Stato-mafia a fronte dell'
impossibilita' di negarne l'esistenza, e la decisione di non
venire a testimoniare presa dal presidente della Repubblica che
dichiara di non avere nulla da apportare al dibattito
processuale e' inconcepibile in un Paese civile". L'ha detto
Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, ucciso 22 anni
fa nella strage di via D'Amelio di cui ricorre domani
l'anniversario.
"Sulla strage c'e' stata una congiura del silenzio durata
vent'anni - ha aggiunto -, il presidente della Repubblica e'
stato il testimone degli anni piu' importanti seguiti a quella
scellerata trattativa che ora viene ammessa e ritenuta
necessaria per salvare forse la vita di alcuni potenti
democristiani e sacrificare invece quella di Paolo e degli
agenti di scorta, e questo e' altrettanto grave. Abbiamo visto
falsi pentiti come Scarantino gettati sul piatto processuale per
depistare il processo, alcuni personaggi delle istituzioni che
hanno avuto dei ritorni di memoria e ammesso che la trattativa
c'e' stata, altri che si sono trincerati dietro dei 'non ricordo'
che a distanza di 20 anni sono anche comprensibili, altri che
nel frattempo sono morti. Nella ricerca della verita' ci sono
stati dei passi avanti, nonostante sia mancato quel necessario
appoggio da parte delle istituzioni che era invece meritato.
Sono convinto che la strage di Via D'Amelio sia stata una strage
di mafia dove sono intervenuti pezzi deviati dello Stato, perche'
a soli 57 giorni di distanza dalla strage di Capaci, di fronte
alla reazione dell'opinione pubblica, alla mafia non sarebbe
convenuto un nuovo massacro. Ora dal processo Borsellino quater
mi aspetto di sapere la verita' sui depistaggi avallati anche
dalla magistratura, sapere chi ha convinto Scarantino, ma il
nucleo della verita' sui mandanti lo attendo dal processo sulla
trattativa Stato - mafia, causa della accelerazione della messa
in atto della strage".
"Questa mattina - ha concluso Borsellino - ho incontrato gli
agenti delle scorte alla Caserma Lungaro di Palermo, li' ho visto
il volto pulito di chi non esita a sacrificare la propria vita
per proteggere quella di magistrati come Borsellino e Falcone
che rappresentano il vero Stato. Ora mi aspetto piena luce su
quei veli messi lungo la strada della verita'". (ANSA).
YP4-FK
18-LUG-14 17:55 NNNN
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