TUMORI: MANGIANDO LI NUTRIAMO, AIRC STUDIA COME COLPIRE I RECETTORI DEL CIBO =
Lecture di Antonio Moschetta alla Conferenza mondiale 'The
Future of Science' di Venezia
Milano, 20 set. (AdnKronos Salute) - Mangiando diamo 'benzina' al
nostro corpo, ma alimentiamo anche le cellule del cancro. Così come le
cellule buone, infatti, anche quelle cattive sono dotate di 'antenne'
che hanno la funzione di captare ormoni e nutrienti. E' proprio su
questi 'interruttori', in grado di accendere o spegnere l'espressione
dei geni nel Dna, che un filone di studi targato Associazione italiana
per la ricerca sul cancro si sta concentrando per sconfiggere i
tumori. Antonio Moschetta, scienziato Airc, ne parla oggi a Venezia
durante la X Conferenza mondiale 'The Future of Science', promossa
come ogni anno dalle Fondazioni Umberto Veronesi, Silvio Tronchetti
Provera e Giorgio Cini. Una 3 giorni che si chiude domani, dedicata
alla lotta alla fame nel mondo ma anche alle relazioni fra dieta,
alimentazione 'malata' e sviluppo di patologie.
'Obesità e cancro: il legame tra nutrienti, ormoni, geni e
metabolismo' è il tema della lecture di Moschetta, professore
associato di Medicina interna all'università di Bari 'Aldo Moro'. Per
i risultati ottenuti nello studio delle vie metaboliche dei grassi e
della loro correlazione con sindrome metabolica e cancro, il
ricercatore ha ricevuto nel giugno scorso il 'Richard E. Weitzman
Award' della Società di endocrinologia americana. "Alcuni studi
epidemiologici - ricorda - indicano che l'aumento dell'obesità e della
sindrome metabolica, la sedentarietà e il consumo prolungato e serale
di cibi ad alto indice glicemico ci abbiano resi più inclini allo
sviluppo di tumori". In altre parole, "mangiando alimentiamo le
cellule tumorali e ne favoriamo la proliferazione". (segue)
(Opa/AdnKronos)
20-SET-14 17:22
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TUMORI: MANGIANDO LI NUTRIAMO, AIRC STUDIA COME COLPIRE I RECETTORI DEL CIBO (2) =
(AdnKronos Salute) - Abbandono della dieta mediterranea sempre meno
sostenibile in tempi di crisi, vita più pigra e orari dei pasti
spostati sempre in avanti. "Cambiamenti sostanziali delle nostre
abitudini alimentari e dello stile di vita - osserva Moschetta - hanno
contribuito alla nostra attuale maggiore suscettibilità all'insorgenza
di vari tipi di tumori, primi fra tutti quelli di seno e colon retto.
Ma appare sempre più evidente un legame anche con quelli di prostata,
ovaio, pancreas, fegato, rene e persino cervello. Un motivo cruciale
sta nel fatto che offriamo al cancro la possibilità di crescere più
velocemente perché gli forniamo la 'benzina' di cui ha bisogno:
glucosio per produrre energia e insulina per proliferare".
E se nella vita quotidiana tutti noi possiamo contribuire a combattere
il cancro a tavola, nei laboratori di ricerca lo stesso concetto
ispira nuove strade nella lotta ai tumori. "Le ricerche sui fattori
molecolari e biochimici responsabili di un vasto numero di tumori
attribuiscono particolare attenzione al metabolismo energetico delle
cellule tumorali", continua lo scienziato Airc. "La caratteristica
fondamentale di queste cellule - spiega - è la capacità di sostenere
una proliferazione cronica che necessita di regolazioni del
metabolismo energetico per alimentare la crescita e la divisione
cellulare". (segue)
(Opa/AdnKronos)
20-SET-14 17:22
TUMORI: MANGIANDO LI NUTRIAMO, AIRC STUDIA COME COLPIRE I RECETTORI DEL CIBO (3) =
(AdnKronos Salute) - Come interferire con questo meccanismo? "Vari
nutrienti e ormoni - dice Moschetta - contribuiscono a modificare la
capacità di proliferazione delle cellule. Inoltre svolgono un ruolo
essenziale nel regolare le vie metaboliche in grado di creare un
microambiente favorevole che consente alle cellule tumorali di
esprimere il loro fenotipo aggressivo. La domanda più urgente è come
modulare la capacità dei nutrienti di modificare il programma
trascrizionale delle cellule".
Ed ecco la risposta degli scienziati Airc: "Il nostro laboratorio -
riassume il ricercatore - studia i meccanismi molecolari che regolano
la capacità dei nutrienti di condizionare l'evoluzione delle cellule
in fenotipi normali o neoplastici tramite la modulazione della
segnalazione dei recettori nucleari. I recettori nucleari sono delle
interessanti proteine che si legano al Dna e permettono a nutrienti e
ormoni di accendere o spegnere la trascrizione di un gene. Il nostro
obiettivo, dunque, è di utilizzare i recettori degli ormoni nucleari e
dei nutrienti come nuovi bersagli nel tumore, specialmente nelle
tipologie derivante da obesità e malattie legate a sindromi
metaboliche".
(Opa/AdnKronos)
20-SET-14 17:22
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