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lunedì 8 dicembre 2014

SCUOLA: ANIEF, DOPO SENTENZA UE SU PRECARI PARTE STAGIONE RISARCIMENTI



SCUOLA: ANIEF, DOPO SENTENZA UE SU PRECARI PARTE STAGIONE RISARCIMENTI =

Roma, 8 dic. (AdnKronos) - Gli effetti della storica sentenza europea
26 novembre sull'abuso del precariato non tardano a farsi sentire: le
sentenze emesse nei giorni successivi dai tribunali del lavoro hanno
ripreso, con maggior vigore, a condannare lo Stato italiano a cospicue
spese risarcitorie nei confronti dei supplenti, sia per non essere
stati assunti, sia per la disapplicazione degli scatti di anzianità e
altri emolumenti mancati nei loro confronti. Con l'entità dei
risarcimenti danni tutt'altro che simbolica: la base di partenza sono
15 mensilità dello stipendio mancato, che corrispondono a quasi 25mila
euro. E' quanto afferma l'Anief sottolineando che non mancano sentenze
con risarcimenti anche superiori.

L'orientamento dei giudici del lavoro, prosegue l'Anief, è poi quello
di assegnare quegli scatti automatici, riservati al personale di
ruolo. E in questo caso il vantaggio economico per i precari
ricorrenti diventa non solo considerevole, ma anche permanente, visto
che si spalmerà su tutte le mensilità del lavoratore sino alla
pensione e con influssi positivi pure sull'assegno di quiescenza.

E se dovesse andare in porto il progetto governativo di eliminare gli
aumenti stipendiali legati all'anzianità, vederseli riconosciuti dal
tribunale diventa un riconoscimento di un diritto ancora più prezioso. (segue)

(Rre-Ste/AdnKronos)
08-DIC-14 10:45

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(AdnKronos) - Tanti dei precari interessati alla sentenza sono
coscienti di quello che sta per accadere. Tanto che nelle prossime
settimane i tribunali del lavoro saranno invasi da ricorsi di questo
genere. Oltre al risarcimento forfettario e agli scatti di anzianità,
infatti, prosegue l'Anief, i risarcimenti in arrivo riguardano anche
il pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra.
Oltre che, ovviamente, l'obbligo di costituzione di un rapporto a
tempo indeterminato. Il danno potenziale alle casse pubbliche rischia
di essere pari a miliardi di euro.

Secondo Paolo Coppola, giudice del Tribunale di Napoli, promotore con
la Corte Costituzionale della richiesta alla Corte di Giustizia
europea e 'disobbediente' rispetto a quanto stabilito dalla Corte di
Cassazione, in prima battuta ''il danno erariale per le mancate
assunzioni potrebbe costare allo Stato anche 6 miliardi di euro''.

Il conto è presto fatto: ''se si considerano almeno 250mila-260mila
precari coinvolti, come indicato da Ragioneria Generale dello Stato e
Corte di Conti, ognuno di loro potrebbe infatti rivendicare un
risarcimento danni per la mancata assunzione pari a 15 mensilità, cui
si aggiunge il 2,5 per cento di 'collegato al lavoro', si arriva ad un
rimborso di circa 24mila euro a precario. Se si moltiplica questa
cifra per almeno 250mila aspiranti all'assunzione con almeno 36 mesi
di servizio svolto, si arriva a 6 miliardi di euro. Ma si tratta di
una stima in difetto, perché nel computo bisognerebbe inserire anche
coloro che sono stati già stabilizzati e che per il principio di non
discriminazione potrebbero richiedere a loro volta i danni per
l'assunzione ritardata''. (segue)

(Rre-Ste/AdnKronos)
08-DIC-14 10:45

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(AdnKronos) -  A tal proposito, l'Anief auspica che i senatori
presentino, entro le ore 18.00 di oggi, quegli emendamenti alla Legge
di Stabilità 2015 che provvedano a ridurre i tempi di attuazione della
sentenza di Lussemburgo e, nel contempo, ad attenuare gli effetti
nefasti per le casse dello Stato: assieme alle 250mila assunzioni,
100mila in più di quelle già programmate dal Governo, comprendenti
anche 40mila unità di personale Ata, il Parlamento ha il dovere di far
passare per via legislativa il diritto all'assunzione dei docenti
precari inseriti nella seconda fascia d'Istituto, oltre che di tutti
gli abilitati dopo il 2011, assieme al diritto di accordare gli scatti
di anzianità anche al personale precario.

''Non attuare queste richieste - spiega Marcello Pacifico, presidente
Anief e segretario organizzativo Confedir - comporterebbe, infatti, il
permanere del diverso trattamento del personale precario rispetto ai
colleghi già di ruolo. Mentre la Corte europea si è espressa a chiare
lettere proprio contro tale iniquità. Continuare a mantenerla in vita,
non farebbe altro che far moltiplicare in modo esponenziale il
contenzioso tra i lavoratori e lo Stato. Con la particolarità,
stavolta, di sapere già da oggi chi sarà il vincitore''. (segue)

(Rre-Ste/AdnKronos)
08-DIC-14 10:45

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(AdnKronos) - Per questi motivi, l'associazione sindacale Anief, che
si è spesa per questo epilogo sino dal primo giorno della sua attività
sindacale, invita a presentare ricorso tutti coloro che hanno i
requisiti, per assicurarsi di essere immessi in ruolo e vedersi
corrispondere un risarcimento adeguato alla mancata assunzione dopo i
36 mesi di supplenze su posti vacanti, come indicato dalla sentenza
europea.

''In attesa che chi ci governa venga finalmente illuminato sulla via
di Damasco, disapplicando quelle leggi che hanno prodotto il problema
del precariato endemico, nella scuola come in tutta la pubblica
amministrazione, le azioni giudiziarie rimangono l'unico strumento per
costringere il Governo a dare effettività a quanto deciso dalla
sentenza tombale del 26 novembre: un'espressione europea che -
conclude il presidente Anief - ha messo la parola fine alla stagione
della negazione dei diritti fondamentali dei lavoratori precari''.

(Rre-Ste/AdnKronos)
08-DIC-14 10:45

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