LAVORO: LA RICERCA, 80% AZIENDE UE PREOCCUPATO DA SINTOMI STRESS =
Roma, 25 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Morale basso, scarsa
concentrazione, poca produttività e più giorni di lavoro persi. Sono i
sintomi da stress da lavoro, un problema che preoccupa ben l'80% delle
aziende europee. Solo un terzo, però, adotta procedure per
contrastarlo. A puntare l'attenzione su un problema diffuso è
l'Agenzia europea per sicurezza e salute sul lavoro (Eu-Osha), che ha
pubblicato on line una guida dedicata alla gestione dello stress
lavoro-correlato.
Innanzitutto, si parte da una definizione. Lo stress non è la
pressione in sé delle sfide quotidiane, che sono "una normale
componente della vita", ma sopraggiunge quando la persona percepisce
"uno squilibrio tra le richieste lavorative e le risorse fisiche e
mentali a disposizione per fronteggiarle".
Non è una malattia, si avverte, ma può provocare problemi di salute,
come maggior predisposizione a subire l'attacco di virus e batteri, ma
anche i lividi e le contusioni possono guarire più lentamente. Al di
là delle componenti legate alla vita privata, diversi i motivi che lo
scatenano sul luogo di lavoro: mancanza di supporto, poco
coinvolgimento e informazioni sui propri compiti, molestie, richieste
eccessive. Pesanti le conseguenze sulla salute del singolo e
dell'azienda: causa la metà delle assenze su lavoro e si tratta, nel
40% dei casi, di assenze più lunghe rispetto a quelle dovute ad altri
problemi di salute. (segue)
(Lab/Adnkronos)
25-GEN-15 13:00
LAVORO: LA RICERCA, 80% AZIENDE UE PREOCCUPATO DA SINTOMI STRESS (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - Inoltre, può quintuplicare la possibilità che
si verifichino incidenti sul luogo di lavoro. Di qui l'idea di una
'guida elettronica' rivolta ai datori di lavoro, in particolare di
quelli che impiegano meno di 50 addetti.
Ecco, quindi, alcuni consigli: in primis 'sensibilizzare' il personale
a riconoscere i sintomi in se stessi e negli altri, incoraggiare a
parlare e discutere, quindi valutare e agire in modo correttivo.
Insomma, evitare di far finta di niente, perché "non gestire i rischi
psicosociali può essere un costo per l'azienda". Il datore di lavoro
"non è uno psichiatra e l'azienda non è un consultorio", ricorda la
guida; tuttavia è "sbagliato anche pensare che il problema non entri
nelle proprie competenze". Anzi, "le cause più comuni di stress da
lavoro sono dovute a cattive prassi e procedure gestionali" su cui si
può tempestivamente intervenire.
(Lab/Adnkronos)
25-GEN-15 13:00
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