Isis: fonti Pentagono, slitta all'autunno l'offensiva su Mosul =
(AGI) - Washington, 1 mar. - La fin troppo sbandierata, dal
comando centrale Usa (Centcom), offensiva irachena per
strappare Mosul ad Isis, quella che sarebbe dovuta iniziare ad
aprile o al piu' tardi a maggio, per evitare la terribile
estate mesopotamica, con ogni probabilita' slittera' almeno
all'autunno.
Il direttore dell'intelligence militare (Dia), il generale
Vincent Stewart, al Senato ha detto che ci vorranno "da sei a
nove mesi" prima che le forze irachene siano in grado di
lanciare una grande controffensiva contro Isis. Questo perche',
ha aggiunto, "servira' un addestramento ulteriore (rispetto
all'attuale) per combattere in uno scenario urbano (come quello
della citta' di Mosul, dove vivono 660.000 persone) che e'
molto, molto differente (da una battaglia in campo aperto),
molto complesso, e richiede grandi abilita' e grande precisione
perche' abbia successo".
E' quanto riferisce il Daily Beast citando fonti del
Pentagono e di Baghdad irritate dall'ottimismo con cui il
Centcom (responsabile delle operazioni anti-Isis) aveva gia'
indicato aspetti operativi dell'operazione. (AGI)
Gis (Segue)
010412 MAR 15
Isis: fonti Pentagono, slitta all'autunno l'offensiva su Mosul (2)=
(AGI) - Washington, 1 mar. - Piano, avevano detto pochi giorni
fa al Centcom, che avrebbe coinvolto 25.000 soldati iracheni,
ossia almeno 8 brigate, per far sloggiare 2.000 jihadisti di
Isis dalla seconda citta' irachena, conquistata lo scorso
giugno. Il tutto con il sostegno aereo della colazione
internmazionale a guida Usa.
Ma il 'meglio' dell'esercito iracheno e' rappresentato
dalle due divisioni a protezione di Baghdad e nessuno, nella
capitale, pensa di spostarle e quindi sguarnire la gia'
fragilissima sicurezza della citta', per attaccare Mosul.
Il problema, che al Centcom pare abbiano sottovalutato, sia
la scarsa affidabilita' che la preparazione (per un conflitto
in zona urbana e densamente popolata come Mosul) dei soldati
iracheni, molti dei quali sono gli stessi che la scorsa estate
si sciolsero come neve al sole davanti all'avanzata di Isis.
Non solo scapparono ma abbandonarono armi e mezzi razziati ed
impiegati da allora dagli uomini del sedicente califfo Abu Bakr
al Baghdadi.
A fare chiarezza ci penseranno il neo ministro della
Difesa, Ashton Carter, ed il capo di Stato maggiore della
Difesa, Martin Dempsey, che martedi' saranno ascoltati dalla
commissione Difesa del Senato.
(AGI)
Gis
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