IMMIGRATI: DDA PALERMO, UN MILIONE PROFUGHI PRONTI A PARTIRE DA LIBIA/ ADNKRONOS =
La Polizia sgomina una banda di trafficanti di esseri umani, 14
arresti
Palermo, 20 apr. (AdnKronos) - Un milione di profughi che spingono
sulle coste libiche per raggiungere l'Europa, ma molti, anzi
moltissimi di loro, passano dai trafficanti di essere umani, che
incassano milioni di dollari sulla pelle dei migranti. A lanciare
l'allarme è il Procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, che
spiega i contorni dell'operazione che all'aba di oggi ha portato al
fermo di 14 trafficanti, mentre altri dieci sono riusciti a sfuggire
all'arresto perché si trovano in Libia. "Si tratta di un traffico di
esseri umani inarrestabile", ammette Scalia.
E, i numeri di questa operazione, condotta dalla Polizia di Stato e
coordinata dalla Dda di Palermo, sono da brividi. Un giro d'affari di
milioni di dollari con profughi costretti a pagare fino a 6.000
dollari per raggiungere le coste italiane e altri mille euro, circa,
per lasciare l'Italia e raggiungere un paese del Nord Europa "perché -
come spiega il Procuratore capo Francesco Lo Voi - gran parte dei
profughi non vuole restare in Italia ma vuole raggiungere i paesi
della Scandinavia, della Germania e dell'Inghilterra".
A organizzare i viaggi è un vero e proprio "network criminale
transnazionale", come lo definiscono i magistrati, con basi nel centro
Africa, in Libia e ''cellule'' in Sicilia, Lazio e Lombardia. (segue)
(Ter/AdnKronos)
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Trafficanti organizzano viaggio fin nei minimi particolari,
dall'Africa alla Sicilia
(AdnKronos) - I trafficanti, come emerge dall'inchiesta, organizzano
il viaggio fin nei minimi particolari, dall'Africa fino alla Sicilia.
Qui favoriscono la fuga dei migranti dai centri di prima accoglienza
in Sicilia e successivamente, dietro un'altra somma di denaro, li
fanno arrivare in Nord Europa.
Sotto la lente di ingrandimento dei magistrati il Centro d'accoglienza
di Siculiana (Agrigento) e il Cara di Mineo, già al centro
dell'attenzione per l'inchiesta 'Mafia capitale'. L'indagine prende il
via dopo la strage di migranti di Lampedusa del 3 ottobre 2013 quando
morirono 366 profughi.
A condurre l'indagine è il capo dello Sco in persona, Renato Cortese,
alla sua prima uscita ufficiale dalla nomina. "Dalle indagini è emersa
una spregiudicatezza criminale dei trafficanti di esseri umani che
hanno solo un obiettivo: il profitto, non si interessano del destino
dei profughi", denuncia Cortese. "Organizzano il viaggio dei migranti
fino al Nord Europa - dice ancora in conferenza stampa - Come il
Belgio, la Germania, con una facilità di movimento di denaro". (segue)
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Pm Scalia, prezzo medio per raggiungere nostre coste e' di circa
6.000 dollari
(AdnKronos) - "Dalle intercettazioni abbiamo accertato che il prezzo
medio per giungere da paesi africani come il Sudan, l'Eritrea la Libia
è tra i 4.000 e i 5.000 dollari. Poi, dalla Libia all'Italia il
viaggio costa dai 1.000 ai 1.500 dollari", spiega il Procuratore
aggiunto di Palermo Maurizio Scalia. "Sono trafficanti in contatto con
altri extracomunitari ai quali preannunciano gli sbarchi - dice Scalia
- ai quali vengono forniti i numero di telefono dei referenti sul
nostro territorio nazionale".
Ma i capi dell'organizzazione criminale di trafficanti di esseri umani
sono ancora liberi e attivi in Libia, come emerge dall'inchiesta della
Dda di Palermo coordinata dal Procuratore capo Francesco Lo Voi,
dall'aggiunto Maurizio Scalia e dai pm Geri Ferrara e Claudio
Camilleri. "I capi sono attualmente latitanti in Libia, per questo
attiveremo ogni procedura prevista per riuscire a pervenire a loro
arresto e a farli processare - dice Lo Voi - E' un fatto che le
difficoltà politiche di alcuni di questi Paesi non ci fanno essere
particolarmente ottimisti sull'esito di tali procedure". Sono ancora
liberi i capi dell'organizzazione: Ghermay Ermias, etiope, e Redae
Medhane Yehdego, eritreo. Sono sempre loro ad avere organizzato gli
ultimi sbarchi in Sicilia, come sottolinea ancora Lo Voi. Anche se non
ci sono elementi che "consentano di collegare l'organizzazione
transazionale con l'ultima drammatica vicenda del fine settimana
scorso".
Uomini senza scrupoli, che "non esitano a raddoppiare il numero dei
passeggeri da far salire sui barconi della morte rispetto alla
effettiva loro capienza, pur di incrementare i lucrosi introiti", come
denunciano i magistrati nel provvedimento di fermo. Tra i casi
scoperti quello di una spedizione attraverso un barcone, capiente di
500 posti ed occupato invece da 1000 migranti "rendendo sempre più
rischiose le traversate". (segue)
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Per organizzare i viaggi i trafficanti usano mezzi moderni come
Skype
(AdnKronos) - Per organizzare i viaggi i trafficanti usano mezzi
moderni come Skype, whatsapp ma anche Voip e Viber. Le indagini della
Polizia hanno accertato numerosi contatti avvenuti tra gli uomini
della banda criminale, presenti sulle opposte rive del mediterraneo,
tramite programmi che usano protocolli Voip, come Skype, Whatsapp o
Viber. "Ciò al fine di rendere più difficile la captazione delle
comunicazioni o conversazioni", spiegano i magistrati.
Nel corso delle indagini sono emerse, inoltre, transazioni di denaro,
prevalentemente movimentato tramite canali illegali, per centinaia di
migliaia di euro. Il circuito illegale privilegiato per i
trasferimenti di denaro è quello, cosiddetto ''hawala''.
"La forza dell'organizzazione è, inoltre, testimoniata da alcune
intercettazioni dalle quali emerge come Medhane Yehdego sia in grado
di fare scarcerare, a fronte di un compenso corruttivo versato a non
meglio precisati personaggi libici, i migranti trattenuti in quel
paese ed in attesa di imbarcarsi per l'Europa", spiegano gli
investigatori della Squadra mobile di Palermo, diretta da Maurizio
Calvino e di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi. (segue)
(Ter/AdnKronos)
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Dall'indagine emergono fatti raccapriccianti come quello della
'compravendita' di uomini
(AdnKronos) - Sono oltre quindici gli sbarchi accertati dai magistrati
tra il 2014 e il 2015 dai trafficanti di esseri umani arrestati
all'alba di oggi dalla Polizia di Stato nell'ambito dell'operazione
'Glauco 2' che ha sgominato una organizzazione criminale. Secondo gli
inquirenti sarebbero 5.478 i profughi arrivati sui barconi organizzati
dai trafficanti finiti in carcere.
Dall'indagine emergono anche fatti raccapriccianti come quello della
'compravendita' di uomini. I trafficanti di uomini che organizzano i
viaggi dei profughi che tentano di raggiungere l'Europa 'comprano'
gruppi di profughi da altre organizzazioni criminali operanti in
Africa, che li avevano precedentemente sequestrati e poi venduti. Tra
i capi dell'organizzazione criminale spiccano Medhanie Yehdego Mered e
Ermias Ghermay, operanti sul territorio africano tra il Centro Africa,
in particloare in Etiopia, Sudan, Eritrea e la Libia, "rivestendo il
ruolo di capi e promotori del sodalizio, provvedevano ad organizzare
dapprima la rotta terrestre dei migranti per consentire loro di
raggiungere le coste del Mediterraneo dove gestivano i luoghi per la
loro concentrazione, anche vigilati da guardie armate, nei pressi di
Zwarah e di Tripoli", scrivono i magistrati nel provvedimento di
fermo.
Da qui, in seguito, organizzavano dietro compenso le traversate via
mare "per raggiungere la Sicilia, nonché mettevano i migranti in
contatto con i loro referenti sul territorio italiano per organizzarne
la ricezione in Sicilia ovvero la fuga dai centri di accoglienza per
poi aiutarli, dietro ulteriore pagamento, a raggiungere i paesi del
Nord Europa individuati quale meta finale dal migrante".
(Ter/AdnKronos)
20-APR-15 17:09
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