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domenica 19 luglio 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09867 presentato da RUOCCO Carla testo di Giovedì 16 luglio 2015, seduta n. 463   RUOCCO e CANCELLERI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:    il quotidiano la Repubblica nelle pagine milanesi dava la notizia in data 8 maggio 2015 di una complicata vicenda penale arrivata in giudizio che coinvolgeva anche un esponente di rilievo di Equitalia nazionale;    La Repubblica citata così scriveva: «Un'auto della Questura usata per accompagnare in albergo la famiglia di amici dopo un concerto al Forum di Assago.



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09867
presentato da
RUOCCO Carla
testo di
Giovedì 16 luglio 2015, seduta n. 463

RUOCCO e CANCELLERI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il quotidiano la Repubblica nelle pagine milanesi dava la notizia in data 8 maggio 2015 di una complicata vicenda penale arrivata in giudizio che coinvolgeva anche un esponente di rilievo di Equitalia nazionale;
   La Repubblica citata così scriveva: «Un'auto della Questura usata per accompagnare in albergo la famiglia di amici dopo un concerto al Forum di Assago. Un'altra per trasportare una coppia di conoscenti in arrivo dalla Sardegna, dall'ospedale Galeazzi, dove avevano prenotato una visita specialistica, fino in albergo. E due altri favori a un vecchio amico che, dalla propria abitazione in centro, deve raggiungere una volta la stazione Centrale, un'altra Linate. Per l'uso quantomeno disinvolto del parco macchine della polizia, il vicequestore Fabio Campilongo, ex dirigente della divisione Personale della Questura, è a processo insieme ad altri tre poliziotti (gli autisti) per abuso d'ufficio. Per lui, il pm Piero Basilone ha chiesto una condanna a un anno e due mesi, mentre per i tre autisti, suoi sottoposti, e per le quattro persone che hanno beneficiato delle auto di Stato, il pm ha chiesto condanne tra gli otto e i dieci mesi. A portare alla luce l'uso a fine privato delle auto, le intercettazioni ambientali dell'indagine “White” della Dda su un grosso traffico di droga, da cui sono emersi contatti telefonici tra uno degli imputati di quell'inchiesta, Enrico Miretta Colombo, raggiunto negli anni anche da provvedimenti di confisca per mafia, e lo stesso Campilongo. Intercettato nel 2010 dal Nucleo investigativo dei Carabineri, proprio Miretta parlava della sua amicizia col dirigente della Questura. Sono stati poi gli investigatori della squadra mobile a portare avanti questo filone d'indagine, da cui è emerso come il capo del personale, ora trasferito a Roma, ordinasse ai suoi sottoposti, anche durante l'orario di servizio, di accompagnare i suoi amici negli spostamenti in città. Gli episodi sono tutti del 2011. Il primo riguarda l'uso “di autovettura e personale dell'amministrazione per trasportare la famiglia” di due imputati, coi loro due figli, “per ragioni esclusivamente private all'hotel Monte Bianco di via Monterosa, al termine di un concerto al Forum di Assago”. Campilongo “rappresenta falsamente all'autista”, un'agente donna e parte lesa, che la signora da incontrare al Forum “era moglie di un collega”. In un secondo caso, l'auto viene messa a disposizione di “due coniugi giunti a Milano dalla Sardegna per una visita specialistica al Galeazzi. A beneficiare degli altri due trasferimenti – una volta in Centrale, una volta a Linate – è invece Giuseppe Del Vecchio, responsabile della security di Equitalia, nipote del procuratore generale Manlio Minale. Del Vecchio è “persona conosciuta negli ambienti investigativi per aver rivestito ruoli di responsabile commerciale in alcune principali società operanti nel mercato delle intercettazioni”. Per lui, la Procura ha già ottenuto, in uno stralcio del processo, nel marzo 2014, la condanna sei mesi di reclusione. Per Campilongo, i tre agenti, e le quattro persone che hanno beneficiato dei favori, la sentenza arriverà il mese prossimo»;
   si apprende pertanto da La Repubblica che del Vecchio «responsabile della security di Equitalia... persona conosciuta negli ambienti investigativi per aver rivestito ruoli di responsabile commerciale in alcune principali società operanti nel mercato delle intercettazioni» ha subito una condanna a sei mesi; il ruolo di Del Vecchio è confermato dal sito istituzionale di Equitalia quale responsabile funzione supporto valutazione rischi esterni e sicurezza Equitalia spa;
   in ogni caso desta preoccupazione che il capo della security di Equitalia avesse rapporti col Miretta, uomo dalle relazioni preoccupanti e imputato nell'inchiesta su crimine organizzato e droga «White» della direzione distrettuale antimafia di Milano;
   ad oggi non è dato sapere nulla dei destini del Del Vecchio in Equitalia dopo la condanna, e cioè se mantenga la sua delicata carica, se sia stato sospeso, se si dimesso ovvero sia stato licenziato;
   si è letto negli ultimi anni ad abundantiam sui quotidiani ed è stato segnalato anche da numerosi atti di sindacato ispettivo in questa legislatura la presenza di numerose denunce, arresti e processi a carico di dipendenti infedeli di Equitalia;
   l'articolo 35 del CCNL della riscossione in ogni caso prevede che il lavoratore il quale venga a conoscenza, per atto dell'autorità giudiziaria che nei suoi confronti sono svolte indagini preliminari ovvero è stata esercitata l'azione penale per reato che comporti l'applicazione di pena detentiva anche in alternativa a pena pecuniaria, deve darne immediata notizia all'azienda; analogo obbligo incombe sul lavoratore che abbia soltanto ricevuto informazione di garanzia; inoltre l'articolo 35 prevede pure «L'azienda può anche disporre, in ogni fase del procedimento penale in atto, l'allontanamento dal servizio del lavoratore/lavoratrice interessato per motivi cautelari. L'allontanamento dal servizio per motivi cautelari viene reso noto per iscritto al lavoratore/lavoratrice interessato e può essere mantenuto dall'azienda per il tempo dalla medesima ritenuto necessario ma non oltre il momento in cui sia divenuta irrevocabile la decisione del giudice penale» –:
   se il Del Vecchio abbia riportato una condanna ovvero sia addivenuto a un patteggiamento per i fatti citati da La Repubblica dell'8 maggio 2015;
   se il Del Vecchio sia ancora dipendente in servizio oppure sospeso, ovvero sia stato licenziato se non si è dimesso;
   in quale data siano avvenuti l'eventuale licenziamento o le eventuali dimissioni di Del Vecchio;
   se il Del Vecchio avesse comunicato o meno ai sensi dell'articolo 35 del CCNL ai vertici di Equitalia nel 2011 la sottoposizione a indagini e poi a processo a Milano, non appena ebbe contezza della propria posizione di indagato;
   quanti siano attualmente i dipendenti di Equitalia sotto indagine ovvero sotto processo per vicende dell'ufficio riscossivo;
   se tutti i dipendenti di Equitalia sotto indagine ovvero sotto processo di cui sopra abbiano comunicato ritualmente e tempestivamente la propria posizione ai vertici di Equitalia; nel caso ciò non fosse avvenuto, quali provvedimenti disciplinari siano stati eventualmente adottati;
   se i dipendenti di Equitalia sotto indagine ovvero sotto processo di cui sopra siano stati allontanati dal servizio cautelativamente o meno;
   se i dipendenti di Equitalia, di età sopra i 54 anni, licenziati, sospesi o dimessisi sotto avviso di garanzia ovvero processo ovvero condannati abbiano potuto usufruire in questi anni dei benefici e delle guarentigie del cosiddetto fondo esuberi. (4-09867)

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