SANITA': GB, MANDATA A CASA CON FETO MORTO IN BUSTA DI PLASTICA =
La denuncia di una modella dopo un aborto spontaneo
Roma, 22 set. (AdnKronos Salute) - "Mi hanno mandato a casa con il mio
bimbo morto in una busta di plastica, come fosse un takeaway". La
denuncia arriva dalla modella e star del Grande Fratello britannico
Sallie Axl, 27 anni e già madre di una bambina, furibonda per il
trattamento ricevuto dopo un aborto spontaneo questa estate. La donna
afferma di essere stata mandata a casa dai sanitari con il figlio
morto in una scatola e una busta di plastica. E accusa lo staff del
St. Mary's Hospital di Manchester di averla trattata senza compassione
e umanità, oltre ad aver rischiato la vita a causa di un'infezione
contratta dopo l'aborto.
"Il 17 luglio mi hanno consegnato il mio bimbo morto in una scatola e
una busta di plastica", come fosse "un takeaway". La donna spiega di
essere andata alcune settimane prima in ospedale, qui hanno visto che
la gravidanza si era interrotta a causa di un aborto spontaneo. "Ma
dall'ospedale non hanno rimosso il mio bambino, hanno lasciato che mi
infettasse, causandomi un'emorragia".
Il malore l'ha portata di nuovo in ospedale, e qui dopo un trattamento
le ha salvato la vita. Ma la modella nel post su Facebook che sta
facendo il giro della stampa britannica, denuncia un trattamento
disumano e la consegna del piccolo feto morto in un sacchetto, come
fosse una cosa.
(Mal/AdnKronos)
22-SET-15 17:13
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