ANSA - FOCUS/ Francia, sventato attacco donna col finto pancione
Francese,23 anni,sogna martirio. Hollande,ok revoca cittadinanza
(di Paolo Levi)
(ANSA) - PARIGI, 23 DIC - Kamikaze col pancione. Una ragazza
francese di 23 anni é stata fermata a Montpellier dopo che su
internet aveva acquistato una finto pancione da donna incinta.
Una protesi normalmente usata nel cinema o a carnevale ma che in
questo caso - sostengono gli inquirenti - rischiava di servire
ad un attacco kamikaze. Insieme al ragazzo di 35 anni la giovane
velata dalla testa ai piedi e convertita all' Islam radicale é
stata trasferita alla sezione antiterrorismo di Parigi. Il finto
pancione ritrovato durante una perquisizione nella sua casa del
sud della Francia era stato completamente svuotato e ricoperto
di carta stagnola. "Un modo per sfuggire al metal detector",
spiegano gli esperti transalpini a oltre un mese dagli attentati
jihadisti che hanno causato la morte di 130 persone a Parigi.
Già ieri, il ministro dell' Interno, Bernard Canezeuve aveva
annunciato il fermo di altri due individui sospettati di
preparare un attacco contro le forze dell' ordine ad Orléans.
Nella Parigi blindata per la paura di nuovi attacchi alla
vigilia delle feste di fine anno il presidente Francois Hollande
ha confermato il progetto di legge che prevede la revoca della
cittadinanza francese a quei soggetti ' binazionali' con il
doppio passaporto che si macchiano di "terrorismo" o
rappresentano un "oltraggio agli interessi fondamentali della
nazione". Un provvedimento contenuto in un più ampio pacchetto
di misure antiterrorismo e duramente osteggiato da una parte
della maggioranza socialista e da alcuni membri dello stesso
governo come il ministro della Giustizia Christiane Taubira. "Il
presidente ha diritto alla prima e all' ultima parola", ha
affermato oggi la Guardasigilli, dopo che ieri aveva
autonomamente annunciato che il governo avrebbe rinunciato al
progetto oggi rilanciato da Hollande. Tanto che alcuni chiedono
le sue dimissioni. Intanto, in Tunisia, le forze dell' ordine
hanno arrestato a Jendouba un estremista religioso, appartenente
ad un gruppo terroristico, che stava pianificando attentati a
ristoranti turistici della capitale, a personalità politiche,
mediatiche e agenti di polizia. Da ieri il livello di allerta é
stato portato al massimo. La presidenza tunisina ha disposto la
proroga di due mesi dello stato di emergenza su tutto il
territorio nazionale, che resterà dunque in vigore fino al 21
febbraio 2016. Quanto a Camille, la ragazza francese fermata a
Montpellier con il ' finto pancione', ha spiegato agli inquirenti
che voleva usarlo con l' unico scopo di rubare nei supermercati.
Ma i magistrati non le credono. Primo: da poco la ragazza ha
ricevuto una sostanziosa eredità e non avrebbe dunque alcun
bisogno di andare a rubare tra gli scaffali dei negozi. Secondo:
prima del fermo ha passato intere giornate in casa imbambolata
davanti ai video di propaganda del gruppo Stato islamico (Isis)
digitando dal suo computer parole chiave del tipo "esplosivi",
"bombe", "donne kamikaze". Rivolgendosi ai familiari ha espresso
una volta il desiderio di arruolarsi nella jihad e morire da
"martire" in Siria. Già il 15 dicembre venne fermata una prima
volta insieme al compagno nell' ambito di un' altra indagine
legata ad apologia del terrorismo. Vennero rilasciati entrambi
con obbligo di ' assegnazione a residenza', una sorta di libertà
vigilata prevista dall' attuale stato d' urgenza decretato dopo
gli attentati del 13 novembre. (ANSA)
Z04
23-DIC-15 19: 05 NNN
(di Paolo Levi)
(ANSA) - PARIGI, 23 DIC - Kamikaze col pancione. Una ragazza
francese di 23 anni é stata fermata a Montpellier dopo che su
internet aveva acquistato una finto pancione da donna incinta.
Una protesi normalmente usata nel cinema o a carnevale ma che in
questo caso - sostengono gli inquirenti - rischiava di servire
ad un attacco kamikaze. Insieme al ragazzo di 35 anni la giovane
velata dalla testa ai piedi e convertita all' Islam radicale é
stata trasferita alla sezione antiterrorismo di Parigi. Il finto
pancione ritrovato durante una perquisizione nella sua casa del
sud della Francia era stato completamente svuotato e ricoperto
di carta stagnola. "Un modo per sfuggire al metal detector",
spiegano gli esperti transalpini a oltre un mese dagli attentati
jihadisti che hanno causato la morte di 130 persone a Parigi.
Già ieri, il ministro dell' Interno, Bernard Canezeuve aveva
annunciato il fermo di altri due individui sospettati di
preparare un attacco contro le forze dell' ordine ad Orléans.
Nella Parigi blindata per la paura di nuovi attacchi alla
vigilia delle feste di fine anno il presidente Francois Hollande
ha confermato il progetto di legge che prevede la revoca della
cittadinanza francese a quei soggetti ' binazionali' con il
doppio passaporto che si macchiano di "terrorismo" o
rappresentano un "oltraggio agli interessi fondamentali della
nazione". Un provvedimento contenuto in un più ampio pacchetto
di misure antiterrorismo e duramente osteggiato da una parte
della maggioranza socialista e da alcuni membri dello stesso
governo come il ministro della Giustizia Christiane Taubira. "Il
presidente ha diritto alla prima e all' ultima parola", ha
affermato oggi la Guardasigilli, dopo che ieri aveva
autonomamente annunciato che il governo avrebbe rinunciato al
progetto oggi rilanciato da Hollande. Tanto che alcuni chiedono
le sue dimissioni. Intanto, in Tunisia, le forze dell' ordine
hanno arrestato a Jendouba un estremista religioso, appartenente
ad un gruppo terroristico, che stava pianificando attentati a
ristoranti turistici della capitale, a personalità politiche,
mediatiche e agenti di polizia. Da ieri il livello di allerta é
stato portato al massimo. La presidenza tunisina ha disposto la
proroga di due mesi dello stato di emergenza su tutto il
territorio nazionale, che resterà dunque in vigore fino al 21
febbraio 2016. Quanto a Camille, la ragazza francese fermata a
Montpellier con il ' finto pancione', ha spiegato agli inquirenti
che voleva usarlo con l' unico scopo di rubare nei supermercati.
Ma i magistrati non le credono. Primo: da poco la ragazza ha
ricevuto una sostanziosa eredità e non avrebbe dunque alcun
bisogno di andare a rubare tra gli scaffali dei negozi. Secondo:
prima del fermo ha passato intere giornate in casa imbambolata
davanti ai video di propaganda del gruppo Stato islamico (Isis)
digitando dal suo computer parole chiave del tipo "esplosivi",
"bombe", "donne kamikaze". Rivolgendosi ai familiari ha espresso
una volta il desiderio di arruolarsi nella jihad e morire da
"martire" in Siria. Già il 15 dicembre venne fermata una prima
volta insieme al compagno nell' ambito di un' altra indagine
legata ad apologia del terrorismo. Vennero rilasciati entrambi
con obbligo di ' assegnazione a residenza', una sorta di libertà
vigilata prevista dall' attuale stato d' urgenza decretato dopo
gli attentati del 13 novembre. (ANSA)
Z04
23-DIC-15 19: 05 NNN
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