Medici senza frontiere: Europa ha aggravato crisi dei migranti
Sotto accusa l' hotspot di Pozzallo: condizioni "disumane"
Parigi, 19 nov, (askanews) - L' Europa ha "aggravato" la crisi dei
migranti nel 2015, fallendo "miseramente" nell' assumersi le
proprie responsabilità davanti all' arrivo di oltre un milione di
persone. Questa l' accusa mossa da Medici senza frontiere (Msf) in
un rapporto pubblicato oggi.
"Ricorderemo il 2015 come un anno in cui l' Europa ha fallito
miseramente nell' assumersi le proprie responsabilità e nel
rispondere al bisogno urgente di assistenza e di protezione di
oltre un milione di uomini, di donne e di bambini", ha scritto
l' organizzazione, secondo cui l' Europa ha "aggravato in modo
significativo la cosiddetta ' crisi dei profughi' così come lo
stato di salute e il benessere di tutte queste persone in fuga".
Ricordando la morte di circa 3.800 persone nel Mediterraneo, Msf
ha denunciato il rifiuto europeo di proporre "alternative legali
e sicure alla traversata letale in mare" che ha "spinto oltre un
milione persone nelle braccia dei trafficanti e su barche
sovraffollate". L' ong ha criticato anche le condizioni dei centri
di accoglienza, in particolare in Grecia, incapace di "creare un
sistema adeguato e umano", mentre in Italia ha deplorato
"un' emergenza senza fine", che l' ha spinta a lasciare l' "hotspot"
di Pozzallo, in Sicilia, per le sue condizioni "indegne e
disumane".
Infine, Msf ha condannato le "decisioni unilaterali e
irresponsabili di chiudere le frontiere" in Europa e "la mancanza
di un coordinamento tra gli Stati membri" che hanno "giocato con
la salute, la dignità e il benessere dei migranti", "aprendo e
poi chiudendo le proprie frontiere in modo pericolosamente
capriccioso". (fonte Afp)
Sim
19 GEN 2016 112718
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