Mafia: Borsellino; poliziotto non ricorda, Pm lo redarguisce
Botta e risposta in aula, teste rischia falsa testimonianza
(ANSA) - CALTANISSETTA, 10 MAG - Una deposizione
contrassegnata da una serie di "non ricordo" e che potrebbe
costare l' incriminazione per falsa testimonianza o reticenza
all' assistente capo della Polizia Angelo Tedesco, che ha deposto
oggi nel quarto processo per la strage di via D' Amelio, visto
che nel '92 fece parte del gruppo che indagava sull' attentato
costato la vita a Paolo Borsellino e a cinque agenti di scorta.
Tedesco, durante il suo esame, ha dichiarato di non ricordare
parecchi dettagli sulla gestione dei falsi pentiti Salvatore
Candura e Vincenzo Scarantino ed é stato ripreso più volte dal
pm Stefano Luciani e poi dai legali di parte civile di Gaetano
Murana e Gaetano Scotto, gli avvocati Rosalba Di Gregorio e
Giuseppe Scozzola. Quest' ultimo, alla fine, ha chiesto alla
Corte d' Assise di trasmettere in Procura gli atti relativi
all' udienza di oggi per valutare se ci sono le condizioni per
procedere nei confronti del teste per falsa testimonianza o
reticenza; la Corte deciderà alla fine del dibattimento.
Tedesco ha detto di non avere mai sentito dire né a Candura o
a Scarantino che loro non avevano nulla a che fare con la strage
di via D' Amelio, ma sugli spostamenti dei pentiti, o sulle
attività di indagine, non ha saputo fornire dettagli. "Che lei
non abbia nessun ricordo sulle indagini per le stragi - ha
ribatutto il Pm Luciani - non é comprensibile, non sono
accettabili venti minuti di non ricordo. Faccia onore alla
divisa che porta".
"Dottore - ha risposto Tedesco - io ho giurato di dire la
verità e lei mi sta offendendo senza motivo, sono trent' anni che
faccio Squadra mobile, all' epoca ero un semplice agente e non un
dirigente e sono passati 24 anni dai fatti".
All' udienza ha assistito, seduto tra il pubblico, anche il
falso pentito Vincenzo Scarantino, imputato nel processo per
calunnia insieme a Francesco Andriotta e Calogero Pulci, mentre
rispondono di strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino.
Domani e dopodomani sono previste due udienze per procedere
ad alcuni confronti - compresi alcuni che vedranno protagonista
lo stesso Scarantino - e che si svolgeranno nell' aula bunker del
carcere "Malaspina" di Caltanissetta. (ANSA).
Y6C-NU
10-MAG-16 12: 24 NNN
(ANSA) - CALTANISSETTA, 10 MAG - Una deposizione
contrassegnata da una serie di "non ricordo" e che potrebbe
costare l' incriminazione per falsa testimonianza o reticenza
all' assistente capo della Polizia Angelo Tedesco, che ha deposto
oggi nel quarto processo per la strage di via D' Amelio, visto
che nel '92 fece parte del gruppo che indagava sull' attentato
costato la vita a Paolo Borsellino e a cinque agenti di scorta.
Tedesco, durante il suo esame, ha dichiarato di non ricordare
parecchi dettagli sulla gestione dei falsi pentiti Salvatore
Candura e Vincenzo Scarantino ed é stato ripreso più volte dal
pm Stefano Luciani e poi dai legali di parte civile di Gaetano
Murana e Gaetano Scotto, gli avvocati Rosalba Di Gregorio e
Giuseppe Scozzola. Quest' ultimo, alla fine, ha chiesto alla
Corte d' Assise di trasmettere in Procura gli atti relativi
all' udienza di oggi per valutare se ci sono le condizioni per
procedere nei confronti del teste per falsa testimonianza o
reticenza; la Corte deciderà alla fine del dibattimento.
Tedesco ha detto di non avere mai sentito dire né a Candura o
a Scarantino che loro non avevano nulla a che fare con la strage
di via D' Amelio, ma sugli spostamenti dei pentiti, o sulle
attività di indagine, non ha saputo fornire dettagli. "Che lei
non abbia nessun ricordo sulle indagini per le stragi - ha
ribatutto il Pm Luciani - non é comprensibile, non sono
accettabili venti minuti di non ricordo. Faccia onore alla
divisa che porta".
"Dottore - ha risposto Tedesco - io ho giurato di dire la
verità e lei mi sta offendendo senza motivo, sono trent' anni che
faccio Squadra mobile, all' epoca ero un semplice agente e non un
dirigente e sono passati 24 anni dai fatti".
All' udienza ha assistito, seduto tra il pubblico, anche il
falso pentito Vincenzo Scarantino, imputato nel processo per
calunnia insieme a Francesco Andriotta e Calogero Pulci, mentre
rispondono di strage Salvo Madonia e Vittorio Tutino.
Domani e dopodomani sono previste due udienze per procedere
ad alcuni confronti - compresi alcuni che vedranno protagonista
lo stesso Scarantino - e che si svolgeranno nell' aula bunker del
carcere "Malaspina" di Caltanissetta. (ANSA).
Y6C-NU
10-MAG-16 12: 24 NNN
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