ROMA: PADRE RAGAZZA STUPRATA DA ROM, LA GENTE DEVE SAPERE, PUO' SUCCEDERE ANCORA
Roma, 12 mag. (AdnKronos) - "Non siamo tipi a cui piace tenere le cose
nascoste. Mia figlia è maggiorenne ed è stata lei che ha deciso di
esporsi con nome e cognome, di sacrificare la sua privacy perché la
cosa sia pubblica, perché la gente sappia, perché le istituzioni si
mettano in moto. Il secondo motivo è che quello che è accaduto a mia
figlia può succedere ancora". Lo dice all' Adnkronos Vladimir Kosturi,
padre della giovane ragazza albanese vittima di violenza nel quartiere
Prenestino, a Roma. Vladimir è un professore di origine albanese, come
lui stesso scrive, di matematica e fisica di "alcuni dei vostri figli"
ed è residente a Roma da 27 anni. E' stato lui a diffondere un
volantino nel quartiere e attraverso Facebook per far sapere a tutti
quanto è accaduto.
Il padre della vittima ha indetto una manifestazione per sabato 14
maggio alle 16. L' appuntamento è all' angolo tra viale Partenope e via
Marcianise. "Vogliamo che ci sia la gente e inviteremo e faremo
parlare anche altre vittime di violenza - spiega - cercheremo di non
inquinare la manifestazione con tendenze elettorali, di non permettere
altre interferenze, anche se chi vuole può venire. Durante la
manifestazione parlerà in primis mia figlia, lei vuole esporsi e
condividere questa cosa terribile che le è successa. Lei è una ragazza
forte ma adesso la notte non riesce più a dormire, è segnata".
Nel volantino il professore racconta nel dettaglio la storia di
violenza agghiacciante in cui si è trovata coinvolta la figlia,
spiegando che la giovane "è stata sequestrata in mezzo alla strada di
via Teano" a distanza di circa 150 metri da casa da "due uomini di
etnia rom-rumena da lei mai visti prima, trascinata in mezzo alla
vegetazione, stuprata brutalmente e dopodiché tenuta sotto sequestro
in una baracca buia e fatiscente, per tutta la notte". (segue)
(Sod/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
12-MAG-16 12: 24
NNN
ROMA: PADRE RAGAZZA STUPRATA DA ROM, LA GENTE DEVE SAPERE, PUO' SUCCEDERE ANCORA (2)
(AdnKronos) - La giovane è riuscita miracolosamente a fuggire da sola,
scrive il padre, "nella mattina approfittando della totale ubriachezza
dei suoi carnefici, che si erano distratti dopo ore ed ore passate ad
ubriacarsi ed a burlarsi di mia figlia, pianificando di ucciderla per
occultare ogni prova".
"Solo l' enorme freddezza, ' saldità' di nervi e coraggio di mia figlia,
le hanno permesso di sottrarsi a un infame destino, riuscendo
finalmente a scappare da quell' incubo degno di un film dell' orrore,
durato per lei un' eternità", aggiunge.
"Dopodiché, una volta fuori dal campo, si è fiondata in mezzo alla
strada rischiando di essere investita" e ha aperto la "portiera di
un' auto ferma a un semaforo su via Prenestina verso le 5 di mattina".
La giovane si è seduta, prosegue il padre, "sul sedile del passeggero,
ha supplicato l' autista incredulo, di accelerare". "Quest' ultimo una
coraggiosa guardia giurata, che stava andando al lavoro - racconta -
senza esitazioni si è preso carico di mia figlia portandola
immediatamente ad una stazione di carabinieri. Dopo poche ore una
trentina di militari, hanno fatto irruzione nel campo abusivo,
riuscendo ad arrestare uno degli aguzzini, purtroppo non quello più
crudele dei due, che è ancora ricercato dalle autorità".
(Sod/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
12-MAG-16 12: 24
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