Tenta salvare figlio e annega, il racconto della poliziotta
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Tenta salvare figlio e annega, il racconto della poliziotta
'Così ho soccorso bimbo e un altro ragazzo, rabbia per vittima'
(ANSA) - SCOGLITTI (RAGUSA), 16 AGO - "Non sono un'eroina, ho
fatto solo il mio dovere. Anzi ho il rammarico di non aver
potuto restituire vivo il padre a quel bambino". Non si da' pace
Lucia Scarpello, 40 anni, sovrintendente capo di Polizia in
servizio a Palermo, che ieri ha soccorso un bambino di 12 anni e
un giovane di 25 che stavano annegando a Scoglitti, sul litorale
ragusano. La donna non è riuscita invece a trarre in salvo il
papà del bambino, un tunisino di 49 anni, che si era lanciato in
mare dopo avere visto il figlio in difficoltà.
"Ero scesa in spiaggia - racconta la poliziotta - giusto per
una passeggiata, considerato che le condizioni del mare non
erano buone e quindi avevo rinunciato al classico bagno. Ad un
certo punto ho sentito gridare 'aiuto' da un bambino in spiaggia
che cercava di attirare l'attenzione dei bagnanti. Ho subito
realizzato che non si trattava di uno scherzo, sono corsa e il
bimbo mi ha indicato il fratellino più grande che stava
annegando. Nonostante non sia una nuotatrice e abbia avuto una
brutta esperienza col mare mi sono tuffata. Ho recuperato il
bambino che era già semicosciente per aver bevuto parecchia
acqua e l'ho riportato a riva, l'ho rianimato e appena si è
ripreso mi ha sussurrato con un filo di voce: 'ora salva mio
padre'. Solo a quel punto ho realizzato che in acqua c'erano
altre due persone in difficoltà. Ma da sola non avrei potuto
farcela, così ho organizzato una catena umana con altri bagnanti
per raggiungere i due in mare. Il padre del bambino purtroppo
era già privo di sensi e nonostante abbia provato a rianimarlo
per più di 40 minuti non sono riuscita a salvarlo. Sono rimasta
sino a tarda sera ad accudire i figli della vittima, in attesa
che arrivasse da Vittoria la madre per il riconoscimento del
marito. + stata un'esperienza drammatica".
Y8P-NU
16-AGO-16 17:04 NNN
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Tenta salvare figlio e annega, il racconto della poliziotta
'Così ho soccorso bimbo e un altro ragazzo, rabbia per vittima'
(ANSA) - SCOGLITTI (RAGUSA), 16 AGO - "Non sono un'eroina, ho
fatto solo il mio dovere. Anzi ho il rammarico di non aver
potuto restituire vivo il padre a quel bambino". Non si da' pace
Lucia Scarpello, 40 anni, sovrintendente capo di Polizia in
servizio a Palermo, che ieri ha soccorso un bambino di 12 anni e
un giovane di 25 che stavano annegando a Scoglitti, sul litorale
ragusano. La donna non è riuscita invece a trarre in salvo il
papà del bambino, un tunisino di 49 anni, che si era lanciato in
mare dopo avere visto il figlio in difficoltà.
"Ero scesa in spiaggia - racconta la poliziotta - giusto per
una passeggiata, considerato che le condizioni del mare non
erano buone e quindi avevo rinunciato al classico bagno. Ad un
certo punto ho sentito gridare 'aiuto' da un bambino in spiaggia
che cercava di attirare l'attenzione dei bagnanti. Ho subito
realizzato che non si trattava di uno scherzo, sono corsa e il
bimbo mi ha indicato il fratellino più grande che stava
annegando. Nonostante non sia una nuotatrice e abbia avuto una
brutta esperienza col mare mi sono tuffata. Ho recuperato il
bambino che era già semicosciente per aver bevuto parecchia
acqua e l'ho riportato a riva, l'ho rianimato e appena si è
ripreso mi ha sussurrato con un filo di voce: 'ora salva mio
padre'. Solo a quel punto ho realizzato che in acqua c'erano
altre due persone in difficoltà. Ma da sola non avrei potuto
farcela, così ho organizzato una catena umana con altri bagnanti
per raggiungere i due in mare. Il padre del bambino purtroppo
era già privo di sensi e nonostante abbia provato a rianimarlo
per più di 40 minuti non sono riuscita a salvarlo. Sono rimasta
sino a tarda sera ad accudire i figli della vittima, in attesa
che arrivasse da Vittoria la madre per il riconoscimento del
marito. + stata un'esperienza drammatica".
Y8P-NU
16-AGO-16 17:04 NNN
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