SINISTRA. D'ATTORRE: NON SIA STAMPELLA AL RENZISMO DECLINANTE
(DIRE) Roma, 7 dic. - "Giuliano Pisapia e' una personalita'
importante del centrosinistra e il suo contributo potrebbe essere
prezioso per costruire un nuovo campo progressista, ma la sua
intervista di oggi sembra scritta prima del grande spartiacque
del referendum, come se fosse stata pensata in un quadro che
prevedeva la vittoria del Si". Lo dice Alfredo D'Attorre
dell'esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.
"La necessaria ricostruzione del campo progressista- prosegue
l'esponente della sinistra- non puo' che partire dalla richiesta
di discontinuita' politica e programmatica che la travolgente
vittoria del No reca con se'. Non basta invocare la rottura con
Alfano e Verdini senza un'analisi di quello che il renzismo ha
rappresentato e rappresenta. Renzi non ha fatto il jobsact, la
Buona Scuola, lo SbloccaItalia e non ha tentato di imporre a
maggioranza la riscrittura della Costituzione e della legge
elettorale perche' glielo hanno imposto Verdini e Alfano, ma
perche' lo ha voluto lui".
Secondo D'Attorre "serve senz'altro lavorare da subito alla
riorganizzazione di un campo progressista di governo che, nella
migliore ispirazione originaria dell'Ulivo, sappia unire culture
politiche diverse e abbia come bussola la Costituzione. Questo
campo progressista- conclude D'Attorre- non puo' pero' essere
certo la stampella del renzismo declinante, ma deve esserne
limpidamente alternativo, con la capacita' di correggere la rotta
anche rispetto agli errori passati del centrosinistra che hanno
aperto la strada a Renzi e agli altri populismi".
(Com/Sor/ Dire)
12:59 07-12-16
NNNN
(DIRE) Roma, 7 dic. - "Giuliano Pisapia e' una personalita'
importante del centrosinistra e il suo contributo potrebbe essere
prezioso per costruire un nuovo campo progressista, ma la sua
intervista di oggi sembra scritta prima del grande spartiacque
del referendum, come se fosse stata pensata in un quadro che
prevedeva la vittoria del Si". Lo dice Alfredo D'Attorre
dell'esecutivo nazionale di Sinistra Italiana.
"La necessaria ricostruzione del campo progressista- prosegue
l'esponente della sinistra- non puo' che partire dalla richiesta
di discontinuita' politica e programmatica che la travolgente
vittoria del No reca con se'. Non basta invocare la rottura con
Alfano e Verdini senza un'analisi di quello che il renzismo ha
rappresentato e rappresenta. Renzi non ha fatto il jobsact, la
Buona Scuola, lo SbloccaItalia e non ha tentato di imporre a
maggioranza la riscrittura della Costituzione e della legge
elettorale perche' glielo hanno imposto Verdini e Alfano, ma
perche' lo ha voluto lui".
Secondo D'Attorre "serve senz'altro lavorare da subito alla
riorganizzazione di un campo progressista di governo che, nella
migliore ispirazione originaria dell'Ulivo, sappia unire culture
politiche diverse e abbia come bussola la Costituzione. Questo
campo progressista- conclude D'Attorre- non puo' pero' essere
certo la stampella del renzismo declinante, ma deve esserne
limpidamente alternativo, con la capacita' di correggere la rotta
anche rispetto agli errori passati del centrosinistra che hanno
aperto la strada a Renzi e agli altri populismi".
(Com/Sor/ Dire)
12:59 07-12-16
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