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POLIZIA LOCALE, SINDACATI: NUOVO ORDINAMENTO O MOBILITAZIONE CON OGNI GOVERNO
(9Colonne) Roma, 7 dic - 'Ora basta, tutti in piazza!'. Dietro queste parole martedì 13 dicembre gli operatori di Polizia Locale di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl scenderanno in piazza al Senato a Piazza Delle Cinque Lune a Roma, a partire dalle ore 13, "per rivendicare il riconoscimento di quanto, ogni giorno, svolgono a favore dei cittadini e per la sicurezza del territorio, nei grandi e piccoli comuni del paese". Al centro della manifestazione la richiesta di un intervento immediato per l'inserimento di un emendamento sul riconoscimento dell'equo indennizzo- causa di servizio che era già passato in commissione per la legge di stabilità, ma poi non inserito nel maxi emendamento alla Camera. Abbiamo chiesto a tutti i gruppi del Senato di inserirlo nel prossimo provvedimento utile, a partire dal Milleproroghe di fine anno, perché anche gli operatori di Polizia Locale come le altre forze dell'ordine rischiano ogni giorno sulla strada la salute e molte volte la loro vita. Ma soprattutto vogliamo rivendicare e ci mobiliteremo, a tutti i livelli nazionali, regionali e territoriali, fino a quando non avremo una risposta su un intervento di modifica della ormai obsoleta legge 65/86, che regola il lavoro degli oltre 60 mila operatori di Polizia Locale.Interventi, sostengono i sindacati, "urgenti rispetto alle nuove necessità di sicurezza e di tutela del territorio e alle molteplici attività che quotidianamente la Polizia Locale svolge: da quella di Polizia stradale, amministrativa e urbana ai controlli in materia di edilizia e ambiente, dal lavoro di polizia commerciale, antiabusivismo e giudiziaria alle altre attività strategiche per il buon funzionamento della città". In questi anni Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno sempre sostenuto l'iter parlamentare di numerose leggi di riordino della legge 65 del 1986, "naufragate fra i mille veti imposti a livello istituzionale, a causa dell'incapacità di governare l'integrazione fra le diverse forze di polizia". Nel frattempo gli operatori di Polizia Locale, aggiungono le sigle sindacali, "si sono visti ridurre, con una palese disparità di trattamento con gli altri corpi di polizia dello Stato, diritti quali la malattia, senza alcuna considerazione per la specialità dell'attività svolta neppure in materia assicurativa e previdenziale. Rivendicheremo come tutti i lavoratori pubblici il rispetto dell'accordo siglato il 30 novembre per lo sblocco della contrattazione nazionale e decentrata e l'applicazione del nuovo CCNQ sui comparti in materia di riconoscimento della specificità del settore. Tutti questi i motivi per i quali la Polizia Locale scenderà in piazza il 13 dicembre, annunciando che "la mobilitazione proseguirà fino a quando Governo e Parlamento non adotteranno le misure legislative, regolamentari e contrattuali necessarie". (Com)
071602 DIC 16
POLIZIA LOCALE, SINDACATI: NUOVO ORDINAMENTO O MOBILITAZIONE CON OGNI GOVERNO
(9Colonne) Roma, 7 dic - 'Ora basta, tutti in piazza!'. Dietro queste parole martedì 13 dicembre gli operatori di Polizia Locale di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl scenderanno in piazza al Senato a Piazza Delle Cinque Lune a Roma, a partire dalle ore 13, "per rivendicare il riconoscimento di quanto, ogni giorno, svolgono a favore dei cittadini e per la sicurezza del territorio, nei grandi e piccoli comuni del paese". Al centro della manifestazione la richiesta di un intervento immediato per l'inserimento di un emendamento sul riconoscimento dell'equo indennizzo- causa di servizio che era già passato in commissione per la legge di stabilità, ma poi non inserito nel maxi emendamento alla Camera. Abbiamo chiesto a tutti i gruppi del Senato di inserirlo nel prossimo provvedimento utile, a partire dal Milleproroghe di fine anno, perché anche gli operatori di Polizia Locale come le altre forze dell'ordine rischiano ogni giorno sulla strada la salute e molte volte la loro vita. Ma soprattutto vogliamo rivendicare e ci mobiliteremo, a tutti i livelli nazionali, regionali e territoriali, fino a quando non avremo una risposta su un intervento di modifica della ormai obsoleta legge 65/86, che regola il lavoro degli oltre 60 mila operatori di Polizia Locale.Interventi, sostengono i sindacati, "urgenti rispetto alle nuove necessità di sicurezza e di tutela del territorio e alle molteplici attività che quotidianamente la Polizia Locale svolge: da quella di Polizia stradale, amministrativa e urbana ai controlli in materia di edilizia e ambiente, dal lavoro di polizia commerciale, antiabusivismo e giudiziaria alle altre attività strategiche per il buon funzionamento della città". In questi anni Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno sempre sostenuto l'iter parlamentare di numerose leggi di riordino della legge 65 del 1986, "naufragate fra i mille veti imposti a livello istituzionale, a causa dell'incapacità di governare l'integrazione fra le diverse forze di polizia". Nel frattempo gli operatori di Polizia Locale, aggiungono le sigle sindacali, "si sono visti ridurre, con una palese disparità di trattamento con gli altri corpi di polizia dello Stato, diritti quali la malattia, senza alcuna considerazione per la specialità dell'attività svolta neppure in materia assicurativa e previdenziale. Rivendicheremo come tutti i lavoratori pubblici il rispetto dell'accordo siglato il 30 novembre per lo sblocco della contrattazione nazionale e decentrata e l'applicazione del nuovo CCNQ sui comparti in materia di riconoscimento della specificità del settore. Tutti questi i motivi per i quali la Polizia Locale scenderà in piazza il 13 dicembre, annunciando che "la mobilitazione proseguirà fino a quando Governo e Parlamento non adotteranno le misure legislative, regolamentari e contrattuali necessarie". (Com)
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