Isis: Gabrielli, prima o poi colpira' anche noi
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==Isis: Gabrielli, prima o poi colpira' anche noi
Il capo della Polizia, espulsioni dopo un solo grado di giudizio
(ANSA) - ROMA, 7 GEN - "Lo dico in maniera molto cruda: prima
o poi anche noi un prezzo lo dovremo pagare. Ci auguriamo sia
quanto piu' contenuto possibile", ma "noi dentro a quella
minaccia ci siamo. Le indagini, spesso successive ai rimpatri,
hanno dimostrato che buona parte delle persone fermate nel
nostro Paese perche' considerate vicine all'Isis stava realmente
per compiere attentati e fare morti. Questo, pero', non deve
toglierci la nostra liberta'. Saremmo sconfitti solo se ci
lasciassimo condizionare nella nostra quotidianita'". Lo afferma
il capo della polizia, Franco Gabrielli, in due interviste in
apertura di prima pagina al Giornale e a Qn.
Il fatto che l'Italia non sia ancora stata toccata
direttamente dal terrorismo di matrice islamista "e' il frutto di
diversi fattori. Oltre all'ottimo lavoro di prevenzione, il
punto e' che non abbiamo sacche gravi di marginalizzazione e che
noi i sospetti terroristi li espelliamo subito", dice Gabrielli.
"La verita' e' che se la smettessimo di giudicarci piu' coglioni
degli altri, scopriremmo che in molti casi siamo migliori". In
merito alla radicalizzazione in Rete, "sarebbe sbagliato
limitare l'uso del web, mentre e' giusto indagarlo con squadre e
strumenti speciali. E' quel che facciamo quotidianamente".
Per il prefetto e' "importante riaprire i Cie in numero
sufficiente e in ogni regione. Si arrivera' a una permanenza di
un massimo di un anno in presenza di motivi di sicurezza
pubblica". Sui rimpatri dei migranti che fanno ricorso per la
negazione del diritto d'asilo, "la normativa europea prevede
almeno un grado di giudizio, il nostro sistema giudiziario ne
presuppone tre. Intendiamo fermarci al primo".
I Paesi d'origine non recepiscono le espulsioni perche'
"l'emigrazione e' due volte vantaggiosa: decomprime la demografia
e garantisce importanti rimesse di denaro", osserva Gabrielli.
"Dunque occorre fare in modo che riprenderseli sia ancora piu'
vantaggioso. Con quello che spende lo Stato per accoglienza,
sanita' e sicurezza, le risorse da distribuire a mo' di incentivo
non mancherebbero".
In merito agli accordi bilaterali sugli espulsi e centri di
raccolta dei migranti in nord Africa ipotizzati dal ministro
dell'Interno Minniti, "il governo sta lavorando seriamente su
entrambi i fronti, e sono sicuro che a breve avremo importanti
novita' anche nel rapporto con la Libia", dichiara
Gabrielli.(ANSA).
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07-GEN-17 08:55 NNNN
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