SCHEDA = Trump: Robart, paladino degli ultimi nominato da Bush =
(AGI) - New York, 4 feb. - James L.Robart, l'uomo che ha
firmato la sospensione delle restrizioni sugli arrivi da sette
Paesi musulmani voluta da Donald Trump, e' un giudice federale
dello Stato di Washington dal 2004, quando fu nominato
dall'allora presidente George W. Bush. Settantenne e di
Seattle, gli e' sempre stato riconosciuto il generoso spirito
di abnegazione e di servizio verso la comunita', che si e'
tradotto soprattutto, ricorda la Cnn, nella tutela dei
giovanissimi piu' deboli e a rischio.
Robart e' stato presidente e amministratore della Seattle
Children's Home, organizzazione no-profit che da piu' di 275
anni offre sostegno medico e psicologico ai bambini e alle loro
famiglie. Ha anche lavorato assiduamente con la Children's Home
Society di Washington, che offre servizi alle famiglie per
migliorare la qualita' di vita dei bambini.
Non e' la prima volta che il giudice si guadagna le
attenzioni della cronaca: in un video postato sul sito web
delle United States Courts, Robart, in un'udienza nell'agosto
dell'anno scorso, dice che "le vite dei neri contano", in
riferimento al movimento afroamericano nato sui social media
con l'hashtag #BlackLivesMatter dopo l'assoluzione di un
vigilante responsabile della cmorte di un ragazzo nero.
Dopo la laurea in legge alla Georgetown University, si era
speso molto nel volontariato in aiuto dei profughi, che da
avvocato aveva spesso difeso. La sua nomina a giudice federale
e' stata confermata all'unanimita' dal Senato. In
quell'occasione Robart sottolineo' nel suo discorso la
necessita' di aiutare le persone che pensano che il sistema
giudiziario americano sia stato ingiusto con loro, per
dimostrare invece che non e' cosi' e che, se usato
correttamente, gli offre la possibilita' di essere risarcite se
hanno subito un torto. "Trattero' chiunque con la stessa
dignita' e lo stesso rispetto" e "l'aspetto piu' gratificante
della pratica del diritto e' lavorare per aiutare le persone
che hanno bisogni e problemi immediati", disse davanti ai
senatori. (AGI)
Zec
041147 FEB 17
NNNN
USA: GIUDICE BLOCCA ORDINE IMMIGRATI, CASA BIANCA DA' BATTAGLIA = firmato la sospensione delle restrizioni sugli arrivi da sette
Paesi musulmani voluta da Donald Trump, e' un giudice federale
dello Stato di Washington dal 2004, quando fu nominato
dall'allora presidente George W. Bush. Settantenne e di
Seattle, gli e' sempre stato riconosciuto il generoso spirito
di abnegazione e di servizio verso la comunita', che si e'
tradotto soprattutto, ricorda la Cnn, nella tutela dei
giovanissimi piu' deboli e a rischio.
Robart e' stato presidente e amministratore della Seattle
Children's Home, organizzazione no-profit che da piu' di 275
anni offre sostegno medico e psicologico ai bambini e alle loro
famiglie. Ha anche lavorato assiduamente con la Children's Home
Society di Washington, che offre servizi alle famiglie per
migliorare la qualita' di vita dei bambini.
Non e' la prima volta che il giudice si guadagna le
attenzioni della cronaca: in un video postato sul sito web
delle United States Courts, Robart, in un'udienza nell'agosto
dell'anno scorso, dice che "le vite dei neri contano", in
riferimento al movimento afroamericano nato sui social media
con l'hashtag #BlackLivesMatter dopo l'assoluzione di un
vigilante responsabile della cmorte di un ragazzo nero.
Dopo la laurea in legge alla Georgetown University, si era
speso molto nel volontariato in aiuto dei profughi, che da
avvocato aveva spesso difeso. La sua nomina a giudice federale
e' stata confermata all'unanimita' dal Senato. In
quell'occasione Robart sottolineo' nel suo discorso la
necessita' di aiutare le persone che pensano che il sistema
giudiziario americano sia stato ingiusto con loro, per
dimostrare invece che non e' cosi' e che, se usato
correttamente, gli offre la possibilita' di essere risarcite se
hanno subito un torto. "Trattero' chiunque con la stessa
dignita' e lo stesso rispetto" e "l'aspetto piu' gratificante
della pratica del diritto e' lavorare per aiutare le persone
che hanno bisogni e problemi immediati", disse davanti ai
senatori. (AGI)
Zec
041147 FEB 17
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USA: GIUDICE BLOCCA ORDINE IMMIGRATI, CASA BIANCA DA' BATTAGLIA =
Washington, 4 feb. (AdnKronos) - Un giudice federale degli Stati Uniti
ha sospeso temporaneamente l'ordine esecutivo del presidente Donald
Trump, che blocca l'ingresso nel Paese per 90 giorni di cittadini
provenienti da sette Paesi musulmani, sospensione contro la quale la
Casa Bianca ha già annunciato battaglia, Il giudice James Robart, di
Seattle, nominato dall'ex presidente repubblicano George W. Bush, ha
accolto la richiesta del procuratore dello Stato di Washington, Bob
Ferguson, di bloccare l'ordine su base nazionale, sostenendo che,
altrimenti, potrebbe provocare "un danno irreparabile".
Il presidente ritiene l'ordine "legale e appropriato", ha fatto sapere
in una nota la Casa Bianca, preannunciando "al più presto" un ricorso
da parte del dipartimento di Giustizia. "L'ordine del presidente - si
ribadisce - ha l'obiettivo di proteggere la madrepatria e il
presidente ha l'autorità costituzionale e la responsabilità di
proteggere il popolo americano".
(Pap/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-FEB-17 07:24
Washington, 4 feb. (AdnKronos) - Un giudice federale degli Stati Uniti
ha sospeso temporaneamente l'ordine esecutivo del presidente Donald
Trump, che blocca l'ingresso nel Paese per 90 giorni di cittadini
provenienti da sette Paesi musulmani, sospensione contro la quale la
Casa Bianca ha già annunciato battaglia, Il giudice James Robart, di
Seattle, nominato dall'ex presidente repubblicano George W. Bush, ha
accolto la richiesta del procuratore dello Stato di Washington, Bob
Ferguson, di bloccare l'ordine su base nazionale, sostenendo che,
altrimenti, potrebbe provocare "un danno irreparabile".
Il presidente ritiene l'ordine "legale e appropriato", ha fatto sapere
in una nota la Casa Bianca, preannunciando "al più presto" un ricorso
da parte del dipartimento di Giustizia. "L'ordine del presidente - si
ribadisce - ha l'obiettivo di proteggere la madrepatria e il
presidente ha l'autorità costituzionale e la responsabilità di
proteggere il popolo americano".
(Pap/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-FEB-17 07:24
NNNN
ANSA/ Trump:giudice blocca decreto ingressi, e' guerra legale
ZCZC0531/SXB
ONY55822_SXB_QBXB
R EST S0B QBXB
>>>ANSA/ Trump:giudice blocca decreto ingressi, e' guerra legale
Casa Bianca, difendiamo ordine presidente, ricorso di emergenza
(di Anna Lisa Rapana')
(ANSA) - WASHINGTON, 4 FEB - Negli Stati Uniti ''nessuno e'
sopra la legge, nemmeno il presidente''. E' l'attorney general
dello Stato di Washington, Bob Ferguson, che commenta cosi' la
decisione di un giudice federale di Seattle di bloccare
temporaneamente e su base nazionale il decreto del presidente
Donald Trump che impone restrizioni all'ingresso negli Stati
Uniti di persone provenienti da sette paesi a maggioranza
musulmana. Decisione che apre un caso destinato secondo diversi
esperti ad arrivare fino alla Corte Suprema, ma non prima di una
guerra legale gia' dichiarata dalla Casa Bianca che, determinata
a difendere l'ordine esecutivo di Trump, ha annunciato un
ricorso di emergenza.
La svolta e' giunta a sorpresa nella serata di venerdi',
quando Donald Trump era gia' atterrato in Florida, accolto da
Melania, pronto a passare il primo weekend da presidente nel suo
lussuoso resort di Mar-a-Lago. La sfida legale era pero' gia'
partita nei giorni scorsi, dagli stati di Washington e Minnesota
che avevano chiesto per primi il blocco del provvedimento, cui
pero' i legali del governo avevano posto giudizio negativo, che
il giudice di Seattle James Robart ha invece respinto affermando
che la causa ha fondamento. Robart ha quindi emesso una
ingiunzione restrittiva verso il provvedimento, su richiesta
degli stati di Washington e Minnesota, che ha effetto a livello
nazionale.
In sostanza dopo la firma dell'ordine esecutivo da parte del
presidente Donald Trump, lo Stato di Washington ne aveva
denunciato gli effetti discriminatori e il danno significativo
che la decisione procurava ai residenti. Il Minnesota si era poi
accodato e i due stati avevano chiesto un'ingiunzione
restrittiva temporanea affinche' la loro denuncia potesse essere
valutata, incentrata tra l'altro sulla possibilita' che sezioni
chiave del provvedimento siano incostituzionali. Sara' questo
infatti il punto cruciale della disputa che avra' come scopo
ultimo stabilire la costituzionalita' dell'ordine esecutivo. dal
punto di vista degli effetti immediati, il blocco del bando
dovrebbe consentire adesso a coloro che detengono un visto di
entrare negli Stati Uniti, non e' tuttavia ancora chiaro cosa
stia accadendo ai posti di frontiera, quindi agli aeroporti.
La Casa Bianca non ha tardato a rispondere alla 'sfida' e, in
una note dal tono perentorio, ha fatto sapere che ''al piu'
presto possibile'' il dipartimento di Giustizia intende
presentare un ricorso di emergenza alla decisione del giudice
federale nello Stato di Washington, dicendosi quindi determinata
alla difesa dell'ordine esecutivo ''che siamo convinti essere
legale e appropriato''.(ANSA).
RP
04-FEB-17 05:19 NNNN
ZCZC0531/SXB
ONY55822_SXB_QBXB
R EST S0B QBXB
>>>ANSA/ Trump:giudice blocca decreto ingressi, e' guerra legale
Casa Bianca, difendiamo ordine presidente, ricorso di emergenza
(di Anna Lisa Rapana')
(ANSA) - WASHINGTON, 4 FEB - Negli Stati Uniti ''nessuno e'
sopra la legge, nemmeno il presidente''. E' l'attorney general
dello Stato di Washington, Bob Ferguson, che commenta cosi' la
decisione di un giudice federale di Seattle di bloccare
temporaneamente e su base nazionale il decreto del presidente
Donald Trump che impone restrizioni all'ingresso negli Stati
Uniti di persone provenienti da sette paesi a maggioranza
musulmana. Decisione che apre un caso destinato secondo diversi
esperti ad arrivare fino alla Corte Suprema, ma non prima di una
guerra legale gia' dichiarata dalla Casa Bianca che, determinata
a difendere l'ordine esecutivo di Trump, ha annunciato un
ricorso di emergenza.
La svolta e' giunta a sorpresa nella serata di venerdi',
quando Donald Trump era gia' atterrato in Florida, accolto da
Melania, pronto a passare il primo weekend da presidente nel suo
lussuoso resort di Mar-a-Lago. La sfida legale era pero' gia'
partita nei giorni scorsi, dagli stati di Washington e Minnesota
che avevano chiesto per primi il blocco del provvedimento, cui
pero' i legali del governo avevano posto giudizio negativo, che
il giudice di Seattle James Robart ha invece respinto affermando
che la causa ha fondamento. Robart ha quindi emesso una
ingiunzione restrittiva verso il provvedimento, su richiesta
degli stati di Washington e Minnesota, che ha effetto a livello
nazionale.
In sostanza dopo la firma dell'ordine esecutivo da parte del
presidente Donald Trump, lo Stato di Washington ne aveva
denunciato gli effetti discriminatori e il danno significativo
che la decisione procurava ai residenti. Il Minnesota si era poi
accodato e i due stati avevano chiesto un'ingiunzione
restrittiva temporanea affinche' la loro denuncia potesse essere
valutata, incentrata tra l'altro sulla possibilita' che sezioni
chiave del provvedimento siano incostituzionali. Sara' questo
infatti il punto cruciale della disputa che avra' come scopo
ultimo stabilire la costituzionalita' dell'ordine esecutivo. dal
punto di vista degli effetti immediati, il blocco del bando
dovrebbe consentire adesso a coloro che detengono un visto di
entrare negli Stati Uniti, non e' tuttavia ancora chiaro cosa
stia accadendo ai posti di frontiera, quindi agli aeroporti.
La Casa Bianca non ha tardato a rispondere alla 'sfida' e, in
una note dal tono perentorio, ha fatto sapere che ''al piu'
presto possibile'' il dipartimento di Giustizia intende
presentare un ricorso di emergenza alla decisione del giudice
federale nello Stato di Washington, dicendosi quindi determinata
alla difesa dell'ordine esecutivo ''che siamo convinti essere
legale e appropriato''.(ANSA).
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04-FEB-17 05:19 NNNN
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