Corruzione:arresto dir. Entrate Genova, si allarga inchiesta
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Corruzione:arresto dir. Entrate Genova, si allarga inchiesta
Al vaglio posizione proprietario locale e dipendenti Agenzia
(ANSA) - GENOVA, 15 APR - Si allarga l'inchiesta della guardia
di finanza che ha portato all'arresto del direttore provinciale
dell'Agenzia delle entrate di Genova, Walter Pardini, e di tre
consulenti della societa' Securpol, tutti accusati di corruzione.
Al vaglio degli investigatori, coordinati dai pm Vittorio
Ranieri Miniati e Massimo Terrile, c'e' la posizione di Cesare
Carbone, proprietario del noto ristorante di Recco "Manuelina",
locale dove i quattro sono finiti in manette lunedi' sera.
Carbone, e' emerso dall'inchiesta, quella sera avrebbe preso una
busta con 2.500 euro dal commercialista Stefano Quaglia
(indagato) che si era accorto della presenza dei finanzieri. Gli
inquirenti si chiedono se Carbone sapesse che cosa conteneva la
busta.
Sotto la lente degli inquirenti anche la posizione di alcuni
dipendenti dell'Agenzia delle entrate che potrebbero avere
aiutato Pardini ad "agevolare" altre transazioni di altre
societa'. Per questo, il giorno dopo gli arresti, le fiamme
gialle hanno sequestrato numerosi documenti dagli uffici di via
Fiume a Genova e che adesso saranno scandagliati dai militari.
Al momento non ci sono nuovi indagati ma non e' escluso che nelle
prossime settimane nuovi nomi possano finire nel registro degli
indagati. Pardini era stato arrestato insieme all'avvocato Luigi
Pelella (ex dipendente dell'Agenzia delle entrate di Napoli) e
ai due commercialisti Francesco Canzano e Massimo Alfano.
Secondo l'accusa i tre consulenti della societa' che si occupa di
vigilanza avrebbero corrotto il dirigente per agevolare la
Securpol nella transazione da 20 milioni di euro con il fisco.
(ANSA).
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15-APR-17 18:38 NNNN
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