San Pietroburgo: inquirenti, e' terrorismo ma matrice incerta =
(AGI/INTEFARX) - Mosca, 3 apr. - Il comitato degli inquirenti
(una sorta di Fbi russa) che sta seguendo le indagini
sull'attentato alla metro di San Pietroburgo, dove si contano
finora 10 morti e 47 feriti, conferma che si tratta di
terrorismo ma ha specificato che intende anche prendere in
considerazione altre piste. La dichiarazione e' in linea con
l'estrema prudenza finora dimostrata da tutte le autorita' che
hanno scrupolosamente evitato di attribuire una matrice
all'attentato.
L'incertezza e' anche acuita dall'assenza di una
rivendicazione di qualsiasi tipo da parte dei 'soliti sospetti'
quando si verificano attentati in Russia: ribelli ceceni o del
Daghestan o anche Isis che potrebbe aver tentato di compiere un
attacco nel cuore della Russia.
Se cosi' fosse sarebbe un colpo grosso perche' altamente
simbolico: avviane nel giorno in cui e' nella 'sua' citta' il
presidente Vladimir Putin, che dal 30 settembre 2015 ha
schierato le sue truppe in Siria al fianco di quelle del regime
di Damasco sovvertendo l'esito del conflitto, che Isis sul
terreno sta perdendo anche se la sua capacita' di colpire
all'estero non risulta indebolita in alcun modo. (AGI)
Ruy/Gis
031808 APR 17
NNNN
(una sorta di Fbi russa) che sta seguendo le indagini
sull'attentato alla metro di San Pietroburgo, dove si contano
finora 10 morti e 47 feriti, conferma che si tratta di
terrorismo ma ha specificato che intende anche prendere in
considerazione altre piste. La dichiarazione e' in linea con
l'estrema prudenza finora dimostrata da tutte le autorita' che
hanno scrupolosamente evitato di attribuire una matrice
all'attentato.
L'incertezza e' anche acuita dall'assenza di una
rivendicazione di qualsiasi tipo da parte dei 'soliti sospetti'
quando si verificano attentati in Russia: ribelli ceceni o del
Daghestan o anche Isis che potrebbe aver tentato di compiere un
attacco nel cuore della Russia.
Se cosi' fosse sarebbe un colpo grosso perche' altamente
simbolico: avviane nel giorno in cui e' nella 'sua' citta' il
presidente Vladimir Putin, che dal 30 settembre 2015 ha
schierato le sue truppe in Siria al fianco di quelle del regime
di Damasco sovvertendo l'esito del conflitto, che Isis sul
terreno sta perdendo anche se la sua capacita' di colpire
all'estero non risulta indebolita in alcun modo. (AGI)
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