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lunedì 3 aprile 2017

TUMORI: MELANOMA, RADDOPPIATE LE DIAGNOSI IN ITALIA IN 10 ANNI =





TUMORI: MELANOMA, RADDOPPIATE LE DIAGNOSI IN ITALIA IN 10 ANNI =
Da Washington novita' con immunoterapia
Roma, 3 apr. (AdnKronos Salute) - In 10 anni in Italia sono quasi
raddoppiate le diagnosi di melanoma: nel 2006 erano poco più di 7.000,
mentre nel 2016 ammontano a 13.800. Ebbene, contro questo tumore la
prima molecola immuno-oncologica approvata, ipilimumab, ha dimostrato
risultati importanti: il 20% delle persone colpite dalla malattia in
fase metastatica è vivo a 10 anni dalla diagnosi. Ulteriori passi in
avanti oggi sono compiuti grazie a nivolumab, nuova molecola
immuno-oncologica, sia in monoterapia che in combinazione con
ipilimumab. In particolare, i tassi di sopravvivenza a due anni con la
combinazione hanno raggiunto il 64% rispetto al 59% con nivolumab da
solo e al 45% con ipilimumab in monoterapia. Questi i dati presentati
oggi al congresso dell'American Association for Cancer Research
(Aacr), in corso a Washington fino al 5 aprile.
"Questi risultati - spiega Paolo Ascierto, direttore dell'Unità di
oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative
dell'Istituto nazionale tumori Fondazione G. Pascale di Napoli - sono
rilevanti soprattutto per i pazienti colpiti dalla patologia in forma
aggressiva. In questi casi, infatti, è importante disporre di una
terapia che offra risposte immediate". Nel nostro Paese vivono più di
129 mila persone dopo la diagnosi. I giovani sono fra i più colpiti,
questo tumore della pelle particolarmente aggressivo è il terzo più
frequente negli under 50. (segue)
(Red-Mal/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
03-APR-17 18:16
NNNN
TUMORI: MELANOMA, RADDOPPIATE LE DIAGNOSI IN ITALIA IN 10 ANNI (2) =
(AdnKronos Salute) - Lo studio CheckMate-067 di fase III, presentato a
Washington, ha valutato la combinazione di nivolumab e ipilimumab o
nivolumab in monoterapia, rispetto alla monoterapia con ipilimumab in
945 pazienti con melanoma avanzato non trattati precedentemente.
Questo studio "non era disegnato per comparare i due gruppi trattati
con nivolumab - sottolinea Ascierto - Ma analisi descrittive hanno
mostrato che il regime di combinazione ha offerto una riduzione del
rischio di morte del 12% rispetto a nivolumab da solo. Inoltre si è
registrato un vantaggio di quasi il 15% del tasso di risposta
obiettiva con la combinazione: le risposte sono state più veloci, più
profonde, con una maggiore riduzione del tumore e più durature. Il
tasso di risposta obiettiva è stato del 58,9% con la combinazione
rispetto al 44,65% ottenuto con nivolumab da solo e al 19% con
ipilimumab in monoterapia. Allungando il follow-up, ci si attende un
vantaggio migliore anche in sopravvivenza che rifletta il vantaggio
della numerosità delle risposte".
(Red-Mal/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
03-APR-17 18:16
NNNN
    

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