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BIBERON CANCEROGENI, INTERROGAZIONE M5S LOMBARDIA
(9Colonne) Roma, 3 apr - "Il Fatto Quotidiano" e la trasmissione "Report" hanno denunciato l'uso di ossido di azoto per la sterilizzazione di biberon e tettarelle nella sanità pubblica italiana. Il gas potrebbe essere cancerogeno e "oltre un anno fa, la direzione prevenzione sanitaria del ministero della Salute - spiega il sito di 'Report' - aveva raccomandato di non utilizzarli se non in casi particolari, ma alle Asl italiane non è stato comunicato e nel frattempo gli appalti sono andati avanti. Sette milioni di biberon e tettarelle trattati con l'ossido di etilene continuano ad essere utilizzati negli ospedali italiani, anche se in Europa già dal 2007 è vietato sterilizzare con questo gas i contenitori ad uso alimentare". Il M5S Lombardia ha depositato un'interrogazione che chiede alla Regione Lombardia una ricognizione sull'uso dell'ossido di azoto nella Sanità Lombarda. Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "Vista la gravità di quanto denunciato dai mass media è urgente e necessario capire come vengono sterilizzati i biberon nei reparti di neonatologia delle strutture sanitarie lombarde e se viene eventualmente utilizzato l'ossido di etilene. In più, chiediamo anche una verifica sulle società di sterilizzazione di biberon e tettarelle. Esistono sistemi alternativi di sterilizzazione e vogliamo capire come si comporta il sistema sanitario lombardo per tutelare la salute dei suoi neonati. Una cosa è certa: non può permettersi di usare nell'ambito della sanità sostanze potenzialmente cancerogene e se lo fa deve immediatamente sospendere questo sistema di sterilizzazione che, oltretutto, va contro raccomandazioni del Ministero. Attendiamo una risposta con urgenza per tranquillizzare migliaia di mamme lombarde".
(red)
031519 APR 17
BIBERON CANCEROGENI, INTERROGAZIONE M5S LOMBARDIA
(9Colonne) Roma, 3 apr - "Il Fatto Quotidiano" e la trasmissione "Report" hanno denunciato l'uso di ossido di azoto per la sterilizzazione di biberon e tettarelle nella sanità pubblica italiana. Il gas potrebbe essere cancerogeno e "oltre un anno fa, la direzione prevenzione sanitaria del ministero della Salute - spiega il sito di 'Report' - aveva raccomandato di non utilizzarli se non in casi particolari, ma alle Asl italiane non è stato comunicato e nel frattempo gli appalti sono andati avanti. Sette milioni di biberon e tettarelle trattati con l'ossido di etilene continuano ad essere utilizzati negli ospedali italiani, anche se in Europa già dal 2007 è vietato sterilizzare con questo gas i contenitori ad uso alimentare". Il M5S Lombardia ha depositato un'interrogazione che chiede alla Regione Lombardia una ricognizione sull'uso dell'ossido di azoto nella Sanità Lombarda. Paola Macchi, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: "Vista la gravità di quanto denunciato dai mass media è urgente e necessario capire come vengono sterilizzati i biberon nei reparti di neonatologia delle strutture sanitarie lombarde e se viene eventualmente utilizzato l'ossido di etilene. In più, chiediamo anche una verifica sulle società di sterilizzazione di biberon e tettarelle. Esistono sistemi alternativi di sterilizzazione e vogliamo capire come si comporta il sistema sanitario lombardo per tutelare la salute dei suoi neonati. Una cosa è certa: non può permettersi di usare nell'ambito della sanità sostanze potenzialmente cancerogene e se lo fa deve immediatamente sospendere questo sistema di sterilizzazione che, oltretutto, va contro raccomandazioni del Ministero. Attendiamo una risposta con urgenza per tranquillizzare migliaia di mamme lombarde".
(red)
031519 APR 17
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