Regeni: avvocato famiglia, in carte Egitto solo bugie
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==Regeni: avvocato famiglia, in carte Egitto solo bugie
Conosciamo due nomi, sono liberi
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - 'Non c'e' nessuna cooperazione' tra
gli inquirenti, 'il procuratore generale Nabil Ahmed Sadek, che
dovrebbe garantire la giustizia in Egitto, ha rifiutato finora
di consegnarci il fascicolo sull'uccisione di Giulio, e ha
bloccato ogni tentativo legale di ottenerlo. La famiglia non ha
avuto nessuno degli atti. Non sappiamo nemmeno se quelli inviati
agli inquirenti italiani siano un riassunto dell'inchiesta
oppure gli originali. Penso che dovremmo vedere i documenti.
Comunque, sulla base di quello che abbiamo visto sinora, mi
aspetto che il fascicolo sia pieno di bugie'. Lo dice al
Corriere della Sera Ahmed Abdallah, presidente del consiglio
d'amministrazione della Commissione egiziana per i diritti e le
liberta', Ong che offre consulenza ai legali della famiglia di
Giulio Regeni.
'Abbiamo molti indizi, ci sono diversi nomi che conosciamo
perche' sono stati resi pubblici. Il primo e' quello di Sharif
Magdi Abdlaal, il capitano della sicurezza di Stato che diede la
telecamera per monitorare Regeni al capo del sindacato dei
venditori ambulanti. Abdlaal e' la stessa persona che ordino' il
mio arresto e falsifico' le prove contro di me. Pur sapendolo, il
procuratore generale ha lasciato che io restassi in carcere per
quattro mesi e mezzo sulla base di quelle accuse false'.
'Sappiamo anche del colonnello Mahmoud al Hendy, che mise i
documenti di Giulio nella casa del presunto capo dei gangster
accusati di aver rapito il ragazzo: e' tuttora in liberta'.
Entrambi sono potenti e non sono stati incriminati ne' sottoposti
a indagini serie; possono manipolare le prove e minacciare
chiunque sia pronto a dire la verita'". "Adesso vogliamo sapere
tutta la verita' da entrambi i governi, americano e italiano'.
(ANSA).
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17-AGO-17 09:16 NNNN
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