ANSA-BOX/ Stop sigarette Vaticano: oncologo, gesto simbolico
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>ANSA-BOX/ Stop sigarette Vaticano: oncologo, gesto simbolico
"Tabacco nemico a qualsiasi livello e in qualsiasi dose"
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - E' un gesto simbolicamente molto
importante quello del Vaticano, che dal 2018 vietera' la vendita
di sigarette. Un gesto di difficile attuazione in uno stato
laico come ad esempio l'Italia, ma che potrebbe stimolare il
nostro governo adeguarsi ai Paesi del Nord Europa, che hanno
stabilito un costo della sigaretta molto piu' elevato del nostro,
in alcuni casi addirittura il doppio. A spiegarlo e' Ugo
Pastorino, direttore della chirurgia toracica dell'Istituto
nazionale tumori di Milano, responsabile del programma di
prevenzione e diagnosi precoce dei tumori polmonari.
"Sappiamo da anni che la leva economica e' la principale
possibilita' di ridurre il consumo di tabacco, particolarmente
nei gruppi piu' a rischio, piu' sensibili all'aspetto economico
come poveri e giovani- evidenzia l'esperto - fa bene il Santo
Padre con questa decisione, e' un esempio simbolico pratico e
concreto. Specialmente alla luce di una visione planetaria,
globale del mondo, in cui purtroppo il consumo di tabacco e' in
tendenziale diminuzione nei Paesi ricchi anche se rimane troppo
alto, mentre e' in enorme aumento nei Paesi poveri e
sottosviluppati. L'esempio maggiore e' ovviamente la Cina, che e'
il Paese in cui c'e' il piu' grande incremento del consumo di
tabacco. La Santa Sede e' disposta a rinunciare a un guadagno per
un valore da difendere, quello della salute".
"Non possiamo accettare - aggiunge Pastorino - che un certo
tipo di stile di vita che sappiamo essere causa di grave
sofferenza e morte prematura sia considerato come normale. E'
particolarmente importante nei confronti in Italia
dell'abitudine al fumo nelle giovani donne, in incremento
specialmente negli ultimi anni, in particolare l'ultimo, una
cosa allarmante. Qualsiasi segnale di senso diverso da una
cinica tolleranza e' importante, una presa di posizione da parte
di una persona autorevole che ha io penso la capacita' di
convincere molte persone. Il tabacco e' un nemico a qualsiasi
livello e in qualsiasi dose e non produce benefici". (ANSA).
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09-NOV-17 15:34 NNNN
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Da Fabbrica Pio IX a Inquisizione, il Vaticano e il tabacco
(v. Papa: stop vendita sigarette in Vaticano' delle 12.38)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV - Papa Francesco ha
bandito, a partire dal 2018, le sigarette dai negozi del
Vaticano ma c'e' stato anche un periodo in cui le fabbriche di
tabacco facevano capo alla Santa Sede.
La lavorazione del tabacco a Roma, nei secoli passati, era
dislocata in vari siti, fino a quando nel 1860 Papa Pio IX
decise di far realizzare a Roma un unico, imponente edificio: la
Manifattura Pontificia dei Tabacchi, nell'attuale piazza Mastai,
dove all'epoca c'erano solo orti; ma era vicina al porto
fluviale di Ripa Grande, dove arrivavano i carichi di tabacco
provenienti da oltreoceano. La Manifattura fu realizzata tra il
1860 e il 1863, su progetto di Antonio Sarti. Sotto il frontone
del palazzo c'e' ancora una scritta in latino che fa riferimento
a Papa Pio IX e a questa decisione di radunare in un unico
opificio le varie manifatture. Lo stesso Papa visito' la fabbrica
nel 1869.
Secondo alcuni storici il tabacco era arrivato a Roma nel
1500 grazie al cardinale Prospero Publicola che era stato Nunzio
in Portogallo e aveva conosciuto l'inventore, il francese Jean
Nicot. Ma all'epoca il tabacco era considerato salutare, quasi
un medicamento e si diffuse rapidamente.
C'e' stato anche un periodo invece in cui la Chiesa, in
particolare l'Inquisizione, lo aveva messo al bando. E' quanto
si legge nel "De iudice Sanctae Inquisitionis opusculum" di
Giovanni Battista Neri. Un'opera che dedica un apposito
paragrafo a stabilire se sia peccaminoso o meno per un prete
fare uso di tabacco in Chiesa, in qualsiasi forma. Oggi puo'
sembrare strano, ma in effetti l'uso del tabacco e' stato nei
secoli passati diffuso anche nei luoghi sacri.
TU
09-NOV-17 15:41 NNNN
ANSA/ Il Papa blocca la vendita di sigarette in VaticanoZCZC9751/SXA
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>>>ANSA/ Il Papa blocca la vendita di sigarette in Vaticano
Burke: 'Non vuole profitti che mettono a rischio la salute'
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV - Stop alla vendita di
sigarette in Vaticano: la decisione, in un certo senso storica,
e' stata presa da Papa Francesco in prima persona. I guadagni sul
fumo non possono essere piu' accettati dalla Santa Sede,
considerato il rischio per la salute. Papa Francesco "ha deciso
che il Vaticano terminera' la vendita di sigarette ai propri
dipendenti a partire dal 2018", ha comunicato oggi il direttore
della sala stampa vaticana Greg Burke. "Il motivo - ha aggiunto
- e' molto semplice: la Santa Sede non puo' contribuire ad un
esercizio che danneggia chiaramente la salute delle persone.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' - ha ricordato
Burke - ogni anno il fumo e' la causa di oltre sette milioni di
morti in tutto il mondo. Nonostante le sigarette vendute ai
dipendenti e pensionati del Vaticano ad un prezzo scontato siano
fonte di reddito per la Santa Sede, nessun profitto puo' essere
legittimo - ha sottolineato il direttore della sala stampa
vaticana riportando la volonta' del Papa - se mette a rischio la
vita delle persone".
Una decisione in linea con il pontificato di Bergoglio, che
vuole coerenza a partire dalla vita, e in questo caso dal
commercio, che si svolge all'interno delle Mura Leonine.
E pensare che solo un secolo e mezzo fa un altro Papa, Pio
IX, avvio' i lavori per una fabbrica del settore, la Manifattura
Pontificia dei Tabacchi. La lavorazione del tabacco era
dislocata in vari siti, fino a quando nel 1860 Papa Pio IX
decise appunto di far realizzare a Roma un unico, imponente
edificio che si trova nell'attuale piazza Mastai. All'epoca un
sito di fatto fuori citta' dove c'erano solo orti; ma era vicina
al porto fluviale di Ripa Grande, dove arrivavano i carichi di
tabacco provenienti da oltreoceano. Lo stesso Papa visito' la
fabbrica nel 1869.
Secondo alcuni storici il tabacco era arrivato a Roma nel
1500 grazie al cardinale Prospero Publicola che era stato Nunzio
in Portogallo e li' aveva conosciuto l'inventore, il francese
Jean Nicot. Ma all'epoca il tabacco era considerato salutare,
quasi un medicamento e si diffuse rapidamente.
C'e' stato anche un periodo invece in cui la Chiesa, in
particolare l'Inquisizione, lo aveva messo al bando. E' quanto
si legge nel "De iudice Sanctae Inquisitionis opusculum" di
Giovanni Battista Neri. Un'opera che dedica un apposito
paragrafo a stabilire se sia peccaminoso o meno per un prete
fare uso di tabacco in Chiesa, in qualsiasi forma. Oggi puo'
sembrare strano, ma in effetti l'uso del tabacco e' stato nei
secoli passati diffuso anche nei luoghi sacri. (ANSA).
TU
09-NOV-17 18:04 NNNN
PAPA: STOP A VENDITA SIGARETTE IN VATICANO (RIEPILOGO) - (1) (9Colonne) Roma, 9 nov - "Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana di più e in quella settimana sicuramente pioverà" diceva Woody Allen con una delle sue celebri battute. Ma non la pensano così in Vaticano, anzi: è di oggi, infatti, la storica decisione di Papa Francesco (presa in prima persona dal Pontefice) di sospendere la vendita di sigarette. In merito, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, ha spiegato: "Il Santo Padre ha deciso che il Vaticano terminerà la vendita di sigarette ai propri dipendenti a partire dal 2018. Il motivo è molto semplice: la Santa Sede non può contribuire ad un esercizio che danneggia chiaramente la salute delle persone. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno il fumo è la causa di oltre sette milioni di morti in tutto il mondo" sottolinea ancora Burke, che aggiunge: "Nonostante le sigarette vendute ai dipendenti e pensionati del Vaticano ad un prezzo scontato siano fonte di reddito per la Santa Sede, nessun profitto può essere legittimo se mette a rischio la vita delle persone". Segno dei tempi che cambiano: oltre un secolo e mezzo fa, infatti, Pio IX costruì una fabbrica del settore, la Manifattura Pontificia dei Tabacchi. Realizzato tra il 1860 ed il 1863 su progetto di Antonio Sarti, l'edificio fu collocato a Piazza Mastai (dal nome della famiglia da cui proveniva il Pontefice) a Trastevere. (SEGUE)
091851 NOV 17
PAPA: STOP A VENDITA SIGARETTE IN VATICANO (RIEPILOGO) - (2) (9Colonne) Roma, 9 nov - Tornando ai giorni nostri, secondo l'indagine Doxa "Fumo in Italia 2017" sono 11,7 milioni i fumatori nel nostro Paese e rappresentano il 22,3% della popolazione (22% nel 2016). Diminuiscono gli uomini tabagisti: 6 milioni rispetto ai 6,9 milioni del 2016 e ma aumentano le donne che da 4,6 milioni del 2016 salgono a 5,7 milioni. Si tratta della differenza minima mai riscontrata tra percentuale di fumatori (23,9%) e percentuale di fumatrici (20,8%). Gli ex fumatori sono invece il 12,6% e i non fumatori il 65,1%. Si fuma di più tra i 25 e i 44 anni (il 28%) invece nella fascia d'età più giovane, tra i 15 e i 24 anni, fuma il 16,2%. Si fumano in media 13,6 sigarette al giorno con un picco di 14,1 sigarette sul target 45-64 anni. Insomma, il Papa con la decisione odierna vuole lanciare un messaggio ben preciso. E da oggi il Pontefice immaginato da Paolo Sorrentino nella Serie Tv "The Young Pope" (che si concede il vizio delle sigarette) è ancora più lontano dalla realtà. (Roc)
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