La Verita' di mercoledì 20 dicembre 2017, pagina 2
Lo zio della Boschi e i suoi amici si sono fatti dare 25 milioni di euro e poi non li hanno più restituiti - Con i prestiti allo zio della Boschi la banca del babbo perse 25 milioni
Lo zio della Boschi e
i suoi amici si sono fatti dare 25 milioni di euro e poi non li hanno
più res lituitz GIACOMOAMADORI a pagina 2 Con i prestiti allo zio
della Boschi la banca del babbo perse 25 milioni Per le Flamme gialle,
Stefano Agresti, fratello della mamma di Maria Elena, grazie a
conoscenze aretine avrebbe ottenuto per il suo gruppo molti fidi. Poi,
trasferiti i debiti a società «discarica», non li ha restituiti di
GIACOMO AMADORI • «Prendi una banca, trattala male. g questa è l'unica
legge che c'è». Nella famiglia Boschi devono essere dei fan di Marco
Ferradini e della sua indimenticabile canzone Teorema. Infatti tra le
carte della bancarotta della ex Popolare dell'Etruria c'è anche una
storia poco raccontata che ha tra i protagonisti lo zio di Maria Elena,
Stefano Agresti, fratello della madre Stefania, nato a Spoleto nel 1958 e
residente a Castiglion Fibocchi, borgo famoso per il ritrovamento delle
liste della P2 di Lido Gelli. La vicenda riguarda i ricchissimi fidi
rilasciati alle società del gruppo Saico, già specializzato nella
produzione di pannelli fonoassorbenti, mutui che hanno causato nelle
casse dell'istituto un buco da circa 25 milioni di euro. Il colpo è
riuscito grazie a un reticolo di sigle, vere e proprie scatole cinesi,
in cui il signor Agosti ha avuto un ruolo non da comprimario. Per
esempio le Fiamme gialle riassumono in un prospetto tutti gli incarichi
ricoperti da Agresti nelle società della holding aretina mentre il
management della Saico si adoperava per spedire su un binario morto i
soldi di Etruria. Innanzitutto lo zio della sottosegretaria Maria Elena è
stato, tra il giugno 2003 e il gennaio 201o, consigliere
d'amministrazione della capogruppo Saico Spa. Sino al 16 marzo 2010 è
stato, invece, al vertice di altre società collegate: presidente della
Ayr Srl (a partire dal 1998) e consigliere e liquidatore della Saico co
Srl (dove era entrato nel 2oo1); Agresti è stato anche, per quasi
quattro anni, presidente della Saico refinish Srl, fallita il 24 maggio
2011....SEGUE SULLA TESTATA
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