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martedì 10 aprile 2018

USA: FBI BRACCA LEGALE DI TRUMP, CERCHIO SI STRINGE =



MARTEDÌ 10 APRILE 2018 11.49.19

USA: FBI BRACCA LEGALE DI TRUMP, CERCHIO SI STRINGE =

 Inchiesta arriva a Cohen, presidente furibondo Washington, 10 apr. (AdnKronos/Washington Post) - Il cerchio si stringe. Michael Cohen, storico legale di Donald Trump e della Trump Organization, è finito nel mirino dell'Fbi, che -nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore speciale Robert Mueller sui rapporti tra la campagna di Trump e la Russia- ha perquisito l'ufficio dell'avvocato a Manhattan, la sua abitazione e una camera d'albergo. Per il Washington Post, le perquisizioni sono legate alle ipotesi di frode bancaria, frode telematica e violazioni delle norme relative ai finanziamenti della campagna. I federali hanno raccolto documenti sullo stato patrimoniale del legale e sui suoi clienti. Gli investigatori intervenuti al Rockefeller Center hanno sequestrato anche il computer e il telefono dell'avvocato, che ha dovuto consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi. Tra i fascicoli, anche elementi relativi al versamento che Cohen, da oltre un decennio punto di riferimento per il business di The Donald, ha effettuato nel 2016 a beneficio della pornostar Stormy Daniels. La donna sostiene di aver avuto una relazione con Trump nel 2006 e avrebbe ricevuto 130.000 dollari da Cohen per non parlare della vicenda. (segue) (Gro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-18 11:48 NNNN
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 (AdnKronos/Washington Post) - Gli uomini del Bureau, inoltre, avrebbero acquisito anche comunicazioni tra il legale e i suoi clienti, tra i quali figura anche Trump. Il presidente ha definito l'operazione "una disgrazia". Per Stephen Ryan, legale di Cohen, l'azione dell'Fbi "è inappropriata e non necessaria", visto che il suo cliente "ha collaborato totalmente con le entità governative, fornendo anche migliaia di documenti al Congresso e rilasciando dichiarazioni sotto giuramento". Tra i documenti sequestrati, afferma Ryan, ci sono anche "comunicazioni riservate tra avvocato e cliente". La giornata è destinata a segnare uno spartiacque, come evidenziano analisti chiamati in causa dai media a stelle e strisce: impossibile non notare il collegamento tra l'inchiesta sul Russiagate e la vicenda Stormy Daniels, che rischiano di trasformarsi in una morsa per The Donald. "Questa caccia alle streghe va avanti da oltre un anno. E' un attacco al nostro paese nel vero senso della parola", ha detto il presidente, imbufalito. Nel mirino, ovviamente, Mueller il suo team, ''il gruppo di persone più prevenuto''. "Molti hanno detto 'dovresti licenziarlo'. Vedremo cosa succede. Siamo arrivati ad un nuovo livello di scorrettezza". (segue) (Gro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-18 11:48 NNNN
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 (AdnKronos/Washington Post) - Tra i nemici, o almeno tra i non-alleati, vanno annoverati anche i vertici del Dipartimento di Giustizia: l'attorney general Jeff Sessions si è ricusato dall'inchiesta sul Russiagate, il suo vice Rod Rosenstein è formalmente il supervisore dell'indagine. Le perquisizioni relative a Cohen sono state effettuate sulla base di autorizzazioni di alto livello concesse nell'ambito del Dipartimento. Mueller, secondo le norme che regolano il lavoro del procuratore speciale, è chiamato a consultarsi con Rosenstein se l'inchiesta arriva ad elementi non strettamente legati alla 'semplice' interferenza russa nel processo elettorale del 2016. Tocca a Rosenstein, in sostanza, decidere se ampliare il mandato di Mueller. E tocca ai vertici del Dipartimento di Giustizia autorizzare una perquisizione nell'ufficio di un avvocato. Cohen, formalmente, non ha mai fatto parte della campagna presidenziale di Trump e ha lasciato la Trump Organization a gennaio dello scorso anno, quando l'attuale presidente si è insediato. Da allora, ha ricoperto l'incarico di legale del cittadino Trump. Per sostenere le accuse ipotizzate, gli investigatori dovrebbero trovare elementi per provare che il pagamento a Stormy Daniels mirasse effettivamente ad influenzare il voto imminente e non, ad esempio, semplicemente a tutelare la reputazione del cliente o il suo matrimonio. Cohen, d'altra parte, ha sempre sostenuto di aver agito in maniera autonoma, senza coinvolgere o informare Trump, e di aver utilizzato ''fondi personali'' per un "pagamento legale che non era un contributo alla campagna". (Gro/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 10-APR-18 11:48 NNNN

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