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venerdì 15 giugno 2018

MIGRANTI. MULÈ: A VENTIMIGLIA ARRIVATA 'LEGIONE STRANIERA' FRANCESE - Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia

VENERDÌ 15 GIUGNO 2018 10.28.29
POLIZIA

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia L'ong denuncia abusi e pratiche illegali Roma, 15 giu. (askanews) - Un nuovo rapporto di Oxfam denuncia respingimenti illegali, falsificazione di documenti e brutalità da parte della polizia francese sui minori migranti: a Ventimiglia sono 1 su 4. Dall'inizio dell'anno sempre di più le donne sole, anche con figli piccoli, costrette a dormire all'aperto. L'ong - nel giorno dell'incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -lancia un appello ai Governi francese e italiano per un immediato intervento e all'Ue per potenziare i meccanismi di ricollocamento e la creazione a Ventimiglia di centri di accoglienza e transito per minori e donne sole o con figli piccoli. Minori non accompagnati anche di 12 anni continuano a essere vittime di abusi, detenzioni e respingimenti illegali verso l'Italia, da parte della polizia francese, una volta superata la frontiera di Ventimiglia. È la denuncia contenuta nel nuovo rapporto Se questa è Europa, diffuso oggi da Oxfam, Diaconia Valdese e Asgi, che lavorano a Ventimiglia per prestare soccorso ai migranti bloccati in città, in condizioni di estrema vulnerabilità. Un allarme che parte dalle testimonianze dei tanti in fuga da guerra e persecuzioni, che ogni giorno cercano di attraversare la frontiera: 1 su 4 è un minore che cerca di ricongiungersi con familiari o conoscenti in Francia, Inghilterra, Svezia o Germania, a cui troppo spesso viene negata protezione e il diritto di chiedere asilo previsto dalle norme europee.(Segue) Orm 20180615T102820Z
VENERDÌ 15 GIUGNO 2018 10.28.36
POLIZIA

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -2-

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -2- Roma, 15 giu. (askanews) - "Ho provato a passare. Eravamo in due, ci hanno fatto scendere dal treno strattonandoci e urlando, poi ci hanno spinti in un furgone nel parcheggio della stazione - racconta T., 15 anni, fuggito dalla guerra in Darfur - Ci hanno dato un foglio (il cosiddetto refus d'entrèe ndr) e ci hanno rimessi su un treno che tornava in Italia, senza spiegarci nulla". "Ho provato già dieci volte ad attraversare la frontiera - aggiunge E.,16 anni, originario dell'Eritrea - Una volta a piedi, da solo, ma mi sono perso. Le altre nove volte in treno. La polizia francese sale sul treno, ti afferra, ti fa scendere e ti rispedisce indietro". L'intervento, ormai di prassi, della polizia francese comporta, prima ancora del respingimento in Italia, in violazione delle norme europee e francesi, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale. I ragazzi raccontano anche di essere stati vittime di riprovevoli abusi verbali o fisici: il taglio delle suole delle scarpe, il furto di carte SIM. In molti vengono costretti a tornare fino a Ventimiglia a piedi, lungo una strada priva di marciapiede, con qualunque condizione atmosferica: una giovanissima donna eritrea è stata costretta a farlo sotto il sole cocente, portando in braccio il suo bambino nato da soli 40 giorni. In Italia, invece, permangono gravi disfunzioni nella tutela dei diritti dei minori all'interno dei centri di accoglienza: molti non vengono iscritti a scuola, come prevede la legge, o non ricevono informazioni sulle possibilità di richiedere asilo o ricongiungersi legalmente con la propria famiglia in altri paesi europei. (Segue) Orm 20180615T102827Z
VENERDÌ 15 GIUGNO 2018 10.28.41
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Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -3-

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -3- Roma, 15 giu. (askanews) - La situazione a Ventimiglia Nei primi quattro mesi di quest'anno sono stati 4.231 i migranti (16.500 da agosto 2017 ad aprile di quest'anno), adulti e minorenni, passati da Ventimiglia, provenienti in maggioranza da Eritrea, Afghanistan e Sudan, in particolare dal Darfur. Un numero che con ogni probabilità è destinato a crescere con l'arrivo dell'estate. Al momento però l'unica struttura di accoglienza è presso il Campo Roja che ha disponibili 444 posti: qui l'obbligo di identificazione mediante impronta digitale e la massiccia presenza di polizia all'entrata agiscono da deterrente. Il campo informale sul fiume Roja, privo di servizi igienici e acqua potabile, è stato recentemente sgomberato e transennato. Il risultato è che alcuni dei migranti più vulnerabili, tra cui molti minori non accompagnati, continuano a dormire all'aperto, dispersi sul territorio e ancora più esposti a rischi. Di fronte a quest'emergenza in continuo divenire, le tre organizzazioni chiedono quindi alle autorità locali e al Governo italiano che vengano individuate rapidamente strutture adeguate per realizzare un centro per minori non accompagnati in transito e uno per donne sole con e senza figli, che garantisca una permanenza dignitosa e sicura dei soggetti più vulnerabili.(Segue) Orm 20180615T102834Z
VENERDÌ 15 GIUGNO 2018 10.28.48
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Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -4-

Migranti, Oxfam: Europa dei diritti respinta a Ventimiglia -4- Roma, 15 giu. (askanews) - L'appello a Italia, Francia, e Ue "La situazione a Ventimiglia è lo specchio di un'Europa che sta tradendo i propri valori fondanti di solidarietà, non rispettando le norme nazionali ed europee alla base dell'idea stessa di Unione. Per questo chiediamo al Governo francese di intervenire, per far cessare immediatamente gli abusi e i respingimenti illegali dei minori da parte della propria polizia di frontiera e al Governo italiano di attivarsi in ogni modo perché ciò avvenga, sospendendo inoltre i trasferimenti forzati verso i centri del Sud Italia. - dice Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne dei Programmi in Italia di Oxfam - Ogni giorno incontriamo minori non accompagnati, donne sole a volte incinte o con figli piccoli, fuggiti spesso da guerre e persecuzioni nel proprio paese che, dopo essere stati vittime di stupri e torture nei lager libici, hanno il semplice desiderio di chiedere asilo nel paese dove vivono le loro famiglie. Persone vulnerabili a cui devono essere garantite dignità e protezione. Per questo facciamo appello, oltre che all'Italia e alla Francia, agli altri Stati membri e all'Unione Europea, affinché siano assicurate procedure efficienti di ricongiungimento familiare e potenziati i meccanismi di ricollocamento tra i diversi paesi Ue, assicurando la condivisione delle responsabilità dell'accoglienza, anche attraverso la revisione del Trattato di Dublino e la creazione di un sistema di asilo unico a livello europeo". "Ci sono dei luoghi che fanno sintesi: uno di questi è certamente Ventimiglia. Frontiera impolverata che d'improvviso si è trasformata in baluardo di orgogli nazionali e simbolo di sovranismi che non pensavamo avessero cittadinanza in Europa. - aggiunge Gianluca Barbanotti, segretario esecutivo della Diaconia Valdese - Minori non tutelati, donne con bambini lasciate in balia di un destino improbabile, procedure poliziesche applicate in modo miope, agende politiche dettate dall'umore della gente a sua volta eccitato da ideologie rancorose. In questa situazione complessa l'impegno di tutte le istituzioni deve essere volto ad applicare e rispettare realmente le regole di civile convivenza che fanno parte, queste sì, del nostro patrimonio nazionale ed europeo". "Ciò che accade a Ventimiglia così come in altri luoghi di frontiera non può essere affrontato o compreso se non allargando lo sguardo. Le attuali politiche di esternalizzazione, il contrasto ai cosiddetti movimenti secondari, l'assenza di adeguate condizioni di accoglienza costringono le persone ad affrontare situazioni lesive dei loro diritti e a mettere a rischio la loro vita. - conclude Anna Brambilla di Asgi - La Corte di Giustizia dell'Unione Europea è già intervenuta in passato affermando che gli Stati membri non possono effettuare una sorveglianza delle frontiere interne con effetti equivalenti alle verifiche di frontiera. Nonostante questo, attraverso la proroga dei controlli alle frontiere interne o in applicazione di accordi di riammissione antecedenti il Sistema Schengen, Francia, Svizzera e Austria continuano a respingere verso l'Italia i minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo. Sebbene anche i Giudici francesi si siano già pronunciati sull'illegittimità di tali prassi, il comportamento delle forze di polizia non cambia. Allo stesso tempo il clima politico attuale non fa che alimentare preoccupanti fenomeni di intolleranza e razzismo che contribuiscono a rendere ancora più drammatica la condizione di migliaia di persone costrette, nelle zone di frontiera così come in altri luoghi, a vivere in condizioni di abbandono materiale analoghe a quelle che in altri casi la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha considerato costituire un trattamento inumano e degradante". Orm 20180615T102841Z






VENERDÌ 15 GIUGNO 2018 10.41.12
POLIZIA



MIGRANTI. MULÈ: A VENTIMIGLIA ARRIVATA 'LEGIONE STRANIERA' FRANCESE (DIRE) Roma, 15 giu. -"Nel giorno dell'incontro tra il presidente Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte giunge da Ventimiglia una notizia che dimostra l'inaffidabilita' che i francesi ripongono sull'Italia e obbliga il nostro governo a un intervento immediato", dichiara Giorgio Mule', deputato di Forza Italia. Il portavoce dei parlamentari di Camera e Senato spiega: "Un dettagliato articolo apparso su 'La Stampa' riferisce che nella stazione ligure al confine tra Italia e Francia, la Sncf, societa' d'Oltralpe che gestisce il trasporto ferroviario, ha ingaggiato guardie armate di una societa' italiana per evitare che migranti irregolari salgano sui loro treni diretti in Francia. In particolare gli 'sceriffi' assunti dai francesi presidiano le banchine nella stazione di Ventimiglia da dove partono i convogli diretti a Cannes e Grasse svolgendo di fatto i compiti di una polizia parallela o di complemento rispetto a quella Italiana. In breve, per evitare 'invasioni' intollerabili come quella avvenuta poco tempo fa a Bardonecchia, la Francia ha aggirato l'ostacolo dotandosi di una polizia privata, una sorta di mini Legione straniera, che agisce per sopperire alle carenze dei nostri controlli". Conclude Mule': "Sono certo che il premier Conte e il ministro dell'Interno Matteo Salvini non tollereranno uno schiaffo simile che somiglia alla cessione di controllo del territorio per interposta polizia. E sono certo che a Ventimiglia sara' immediatamente destinato un congruo numero di forze dell'ordine del nostro Paese anche per mantenere la dignita' di uno Stato che deve essere in grado di controllare le sue frontiere senza alcun 'aiutino'". (Com/Rai/ Dire) 10:40 15-06-18 NNNN


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