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mercoledì 29 agosto 2018

FARMACI: SCIENZIATI USA VERSO ANTIDOLORIFICI CHE NON DANNO DIPENDENZA

MERCOLEDÌ 29 AGOSTO 2018 12.08.17
SALUTE

FARMACI: SCIENZIATI USA VERSO ANTIDOLORIFICI CHE NON DANNO DIPENDENZA =

Roma, 29 ago. (AdnKronos Salute) (EMBARGO ALLE 20.00) - Passi avanti nella lotta alla dipendenza da farmaci oppioidi, un fenomeno dilagante negli Stati Uniti. Con il sostegno dell'Istituto nazionale per l'abuso di droghe, gli scienziati della Wake Forest School of Medicine hanno messo a punto un antidolorifico sicuro e che non provoca, appunto, dipendenza. Il prodotto è apparso sicuro ed efficace su modello animale ed è stato denominato provvisoriamente At-121. Il nuovo composto chimico ha una doppia azione che produce effetti analgesici simili alla morfina nei primati non umani, senza il 'rovescio della medaglia' del non saper più fare a meno dei medicinali. "Abbiamo verificato che l'At-121 è sicuro e non crea dipendenza, oltre a essere un farmaco antidolorifico efficace", assicura Mei-Chuan Ko, professore di fisiologia e farmacologia dell'ateneo americano. "In più, questo composto è anche efficace nel bloccare l'abuso di oppioidi da prescrizione, proprio come fa la buprenorfina con l'eroina, quindi speriamo possa essere usato per trattare sia il dolore e che l'abuso di oppiacei". I risultati sono stati pubblicati sulla rivista 'Science Translational Medicine'. (segue) (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-AGO-18 12:08 NNNN
MERCOLEDÌ 29 AGOSTO 2018 12.08.18
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FARMACI: SCIENZIATI USA VERSO ANTIDOLORIFICI CHE NON DANNO DIPENDENZA (2) =

(AdnKronos Salute) - Nello studio, i ricercatori hanno osservato che At-121 garantisce lo stesso livello di sollievo dal dolore di un oppioide, ma con una dose 100 volte inferiore rispetto alla morfina. Nella stessa quantità, attenua anche gli effetti di dipendenza dell'antidolorifico ossicodone. Il profilo 'bifunzionale' di At-121 non solo ha assicurato un efficace sollievo dal dolore senza potenziale di abuso, ma ha protetto anche da altri effetti collaterali tipici degli oppioidi, come prurito e problemi respiratori. I prossimi passi includono la realizzazione di ulteriori studi preclinici per raccogliere più dati sulla sicurezza e poi, se tutto andrà bene, sarà richiesta alla Food and Drug Administration l'approvazione per iniziare le sperimentazioni cliniche sull'uomo. (Bdc/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-AGO-18 12:08 NNNN 

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