VENERDÌ 12 OTTOBRE 2018 12.33.09
Cucchi: Ilaria, 150 pubblici ufficiali hanno visto che stava male =
(AGI) - Roma, 12 ott. - "Una cosa che non tutti sanno e' che
mio fratello in quei sei giorni in cui moriva da solo come un
cane in realta' non era da solo, perche' poi li abbiamo contati
durante il processo, lui e' stato visto, e' entrato in contatto
con qualcosa come 140 o 150 pubblici ufficiali, non cittadini
comuni, che hanno avuto in qualche modo, a vario titolo, a che
fare con lui e che hanno visto man mano il degenerare di quelle
condizioni fisiche che lo hanno portato alla morte". Lo afferma
Ilaria Cucchi ai microfoni di Rtl 102.5 durante "Non Stop
News", all'indomani della svolta al processo per l'omicidio di
suo fratello Stefano.
"Mio fratello stava malissimo - continua - lo sentiamo
nell'audio dell'udienza di convalida dell'arresto che si
lamenta perche' non puo' parlare tanto bene. Nessuna di quelle
persone e' stata capace di guardare oltre il pregiudizio e di
vedere oltre quel detenuto un essere umano che stava male e che
stava morendo, perche' se lo avessero fatto ora non esisterebbe
nessun 'caso Cucchi'".
Secondo Ilaria Cucchi "Stefano e' morto perche' era un
'ultimo', perche' abbiamo una giustizia che ha due pesi e due
misure, forte con i deboli e debole con i forti, e di ultimi ce
ne sono tanti e, ahime', nella nostra societa' sono destinati
ad aumentare. L'unica cosa che mi da' la forza di andare avanti
- conclude - e' provare, tramite Stefano, a dar voce a tutti
gli altri Stefano, tutti gli altri ultimi di cui non importa
niente a nessuno, che muoiono e che subiscono soprusi
quotidianamente nel disinteresse generale, di una societa' che
e' abituata a voltarsi dall'altra parte e che pensa sempre che
le cose capitino sempre agli altri e mai a se stessi". (AGI)
Red/Pot
121232 OTT 18
NNNN
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