GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 2018 16.18.11
SALUTE
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE
"E INTANTO APPROVI ODG IN FINANZIARIA ALLA CAMERA COME SEGNALE DI IMPEGNO"
(DIRE) Roma, 27 dic. - Lettera aperta del Conaps, Coordinamento
nazionale associazioni professioni sanitarie, al ministro della
Salute Giulia Grillo e alla presidente della XII Commissione
Affari sociali della Camera Marialucia Lorefice, per esporre 'le
nostre valutazioni sull'approvazione al Senato del comma 283-bis
e correlati nella manovra finanziaria che ha determinato una
profonda lacerazione tra le forze di Governo e il mondo delle
professioni sanitarie' a causa di una norma che 'di fatto
equipara chi non ha titoli (o ha titoli regionali di minori
contenuti) a chi ha una laurea'.
La missiva non nasconde 'l'amarezza e la rabbia per non essere
stati coinvolti e ascoltati', e punta a 'ribadire le nostre
proposte per superare questa situazione'. Con uno scopo: chiedere
al ministro Grillo e alla parlamentare Lorefice 'una
dichiarazione pubblica di impegno a modificare quanto prima il
283-bis e correlati nel prossimo provvedimento legislativo che
avra' un iter parlamentare, ad esempio nel decreto mille
proroghe. E vorremmo un primo segno tangibile di questo vostro
eventuale impegno: un ordine del giorno nella discussione alla
Camera sulla manovra finanziaria'.
Nel dettaglio, ecco la missiva:
1. L'ANALISI TECNICA DEL 283-BIS E CORRELATI.
Per come e' scritto il 283-bis, di fatto si equipara chi non ha
titoli (o ha titoli regionali di minori contenuti) a chi ha una
laurea. Anche se nelle vostre intenzioni non era cosi', lo e' di
fatto, perche' affermare in un testo di legge "possono continuare
a svolgere le attivita' della professione sanitaria di
riferimento" vuol dire avere riconosciuto una equiparazione sul
campo a chi non ha i titoli per esercitare quella professione.
Forse volevate scrivere "possono continuare a svolgere le
attivita' previste dal rispettivo titolo di studio"? Avrebbe
avuto tutt'altro significato e impatto. Ma le parole, nelle
leggi, sono macigni.
Per come e' scritto il 283-bis, non essendo stata prevista una
valutazione del percorso formativo e una verifica delle
competenze (come avverrebbe nei percorsi di equivalenza), nemmeno
nel 283-ter relativo al Decreto Attuativo, si consente
potenzialmente a TUTTI di iscriversi agli elenchi speciali, anche
a chi non ha titoli e competenze. Basta dimostrare 3 anni di
lavoro.
Per come e' scritto il 283-bis, aver inserito "o autonomi" non
salva posti di lavoro ma di fatto vuol dire che anche chi ha
esercitato abusivamente per 3 anni in libera professione potra'
iscriversi ed essere in qualche modo certificato. Come si potra'
certificare il suo esercizio (a questo punto abusivo)?
Considerando valide fatture che dichiaravano altro per salvarsi
da accuse di abusivismo? Dichiarate di voler salvare "lavoratori
che gia' operano da decenni nelle strutture pubbliche e private":
e invece con quel "o autonomi" avete aperto a chiunque.
Per come e' scritto il 283-sexies, avendo scritto "professioni
sanitarie" e non "operatori di interesse sanitario" non avete per
nulla chiuso la giungla di corsi regionali perche' enti a scopo
di lucro continueranno tranquillamente ad illudere giovani che
non superano i test di ingresso alle universita', spillando loro
migliaia di euro, e a formare figure minori, e si
giustificheranno con il comma 2 dell'art. 1 della legge 43/2006,
continuando a scippare ambiti di attivita' ai laureati sanitari,
aggirando la programmazione ministeriale del fabbisogno formativo
e soprattutto aumentando la confusione dei cittadini nella
propria scelta, con il rischio di farli finire in mano a persone
non qualificate. Non avete "sistemato quello che non avevano
fatto altri governi precedenti", avete solo ribadito quanto era
gia' presente nella 43/2006 senza aver di fatto aggiunto nulla.
Per come e' scritto il 283-septies, siete sicure di aver
cancellato definitivamente la figura del massofisioterapista? E
le altre figure che continuano ad essere formate da enti a scopo
di lucro con la complicita' di alcune Regioni come massaggiatore
capo bagnino e terapista della riabilitazione dove li mettete?
Continueranno ad esistere, per cui tra poco ci sara' bisogno di
una nuova "messa a regime" anche di queste figure. Lo chiediamo
da anni: serviva un piu' attento e "chirurgico" intervento per
abrogare TUTTE le norme che sostengono ancora in vita, in maniera
controversa e confusiva, figure varie formate da alcune Regioni
nel mondo in particolare riabilitativo ma non solo.(SEGUE)
(Com/Enu/ Dire)
16:17 27-12-18
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GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 2018 16.18.11
SALUTE
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE -2-
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE -2-
(DIRE) Roma, 27 dic. - E ancora:
2. MA È VERO CHE AVREBBERO PERSO IL POSTO DI LAVORO?
E veniamo all'affermazione che piu' di ognuna ha pervaso i vostri
comunicati in queste ore, secondo cui "a seguito della legge
3/2018, 20.000 persone avrebbero perso il posto di lavoro". Ci
permettiamo di dire che cio' e' falso!
Coloro i quali hanno conseguito un diploma rilasciato dopo il '99
da un ente autorizzato a livello regionale, con l'avvento degli
Albi avrebbero potuto serenamente continuare a fare le mansioni,
limitate, che quel titolo consentiva loro senza doversi iscrivere
a nessun Albo. Ma evidentemente qualcuno sapeva di compiere
quotidianamente abuso di competenze di altre professioni. Avevano
bisogno di uno scudo ed eccolo qui; l'iscrizione negli elenchi
speciali. Uno scudo che, per COME e' scritto l'art. 283-bis e'
esteso a tutti i potenziali abusivi, sia chi non ha titoli di
studio, sia chi ne ha di minori rispetto a quelli che la legge
oggi prevede per esercitare una professione sanitaria e con
questa norma si trova di fatto protetto in qualsiasi sua
attivita'.
Coloro i quali hanno conseguito un diploma dopo il 17 marzo 1999,
se sono stati assunti come "operatori di interesse sanitario", i
loro datori di lavoro non avrebbero avuto nessun motivo di
licenziarli per la mancata iscrizione all'Albo. Ma se sono stati
assunti "al posto di professionisti sanitari" (quindi con
l'obbligo di iscrizione all'Albo) vuol dire che hanno occupato
abusivamente posti di lavoro destinati a professionisti sanitari,
senza averne i titoli ne' le competenze! E voi li difendete? Cosa
direte ai cittadini per tutelare la loro salute, visto che finora
non li avete mai citati nei vostri comunicati di difesa del
283-bis?
E poi da dove salta fuori il numero di 20.000? Avete un
censimento preciso? O una stima di questi potenziali abusivi?
L'intenzione di salvare posti di lavoro e' buona e lodevole. Ma
per come e' scritto il 283-bis, non sono stati "salvati i posti
di lavoro di operatori gia' presenti nelle strutture pubbliche e
private" ma e' stata aperta una autostrada all'abusivismo.(SEGUE)
(Com/Enu/ Dire)
16:17 27-12-18
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GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 2018 16.18.11
SALUTE
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE -3-
MANOVRA. PROFESSIONI SANITARIE, CONAPS: GOVERNO CORREGGA 283BIS PRIMA POSSIBILE -3-
(DIRE) Roma, 27 dic. - Prosegue la missiva del Conaps:
3. LE PROPOSTE. RISOLVIAMO INSIEME I VERI PROBLEMI.
Veniamo invece ai problemi veri che si sono manifestati in questi
mesi complessi di iscrizione ai nuovi Albi delle professioni
sanitarie: - persone che hanno i requisiti (es. titoli pre '99)
per l'accesso al percorso di equivalenza ai sensi del comma 2,
dell'articolo 4, della legge 26 febbraio 1999, n. 42 ma che, per
problematiche varie, non vi hanno ancora avuto accesso; persone
che hanno superato un concorso pubblico in virtu' di titoli che,
al momento del concorso, erano ritenuti validi per l'accesso a
quella professione.
Solo per questi era sensato pensare ad 'elenchi speciali' e dare
loro un tempo per adeguare le loro competenze. Non per tutti come
si evince dal testo del 283-bis.
La riapertura del percorso di equivalenza previsto dalla legge
42/99, come affermiamo da tempo, avrebbe salvato posti di lavoro
nei limiti della legalita' e invece ora si aprono le porte
potenzialmente a tutti, anche a coloro che nulla hanno a che fare
con tutto cio'. Ma se c'era il "bisogno sociale" di mettere a
posto questa situazione, perche' il Ministero della Salute, a cui
spetta la tutela della Salute pubblica, non ci ha mai ascoltati,
trincerandosi dietro a paventate responsabilita' delle Regioni
che non avrebbero voluto riaprire i suddetti percorsi per le
equivalenze? Se volete realmente risolvere i veriproblemi
generatisi con l'applicazione della legge 3/2018, saremmo ben
felici di mettere a disposizione tutto il bagaglio di esperienza
che abbiamo maturato in questi 6 mesi di supporto tecnico
amministrativo agli Ordini TSRM PSTRP ai sensi dell'art. 5 del DM
13 marzo 2018. Se aveste chiesto a noi, rappresentanti delle
professione riconosciuti con decreti ministeriali e non ad
autoreferenziali portatori di interessi di cui non e'
certificabile la rappresentativita', forse non saremmo arrivati a
questo punto. E se i tecnici del ministero avessero risposto in
maniera chiara e non elusiva alle tante richieste che abbiamo
inviato loro, non ci sarebbero centinaia di richieste di
iscrizione ancora in sospeso.
E rispetto al citato "mettere ordine al caos prodotto da una
giungla", come detto sopra serviva un piu' attento e "chirurgico"
intervento per abrogare TUTTE le norme che sostengono ancora in
vita, in maniera controversa e confusiva, figure varie nel mondo
in particolare riabilitativo, ma non solo, come il decreto del
Ministero della Pubblica Istruzione 10 febbraio 1974 e l'articolo
5 del decreto legge 30 gennaio 1971, n. 5, convertito dalla legge
30 marzo 1971, n. 118. O come cancellare la frase "compresi in
quest'ultima categoria i capi bagnini degli stabilimenti
idroterapici e i massaggiatori." all'art. 99 del regio decreto 31
maggio 1928, n. 1334.
E per mettere fine al proliferare incontrollato di figure
disparate di "operatori di interesse sanitario" da parte solo di
alcune Regioni, mai supportato da reali motivazioni di fabbisogni
del territorio. Basterebbe far applicare quanto gia' previsto dal
comma 7, art.1 della Legge 1-2002 "Il Ministro della Salute,
sentito il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca, individua, con proprio decreto emanato ai sensi
dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400,
d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, le
figure di operatori professionali dell'area sanitaria, fatte
salve le e 10 agosto 2000, n. 251, nonche, di concerto con il
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le figure
professionali operanti nell'area socio-sanitaria ad alta
integrazione sanitaria che possono essere formate attraverso
corsi organizzati a cura delle regioni senza nuovi o maggiori
oneri per la finanza statale.
4. ABBIAMO SUBITO AGGRESSIONI MEDIATICHE MA NON CI FERMIAMO.
Chiediamo verita' e giustizia. In questi giorni, per il solo
fatto di metter in discussione quanto da voi dichiarato, siamo
stati vittime di ondate di insulti volgari e offese da parte di
associazioni o presunte federazioni - senza alcuna
rappresentativita certificata come dimostrato sopra- che hanno
fatto della tutela di potenziali abusivi la loro bandiera e che
si sono erti a vostri principali interlocutori. Ma siamo i
rappresentanti istituzionali di oltre 180.000 professionisti
sanitari che ogni giorno incontrano milioni di pazienti.
Non vorremmo essere costretti a dover dire loro quanto questo
Governo abbia insultato il loro diritto per una Salute migliore,
il nostro lavoro quotidiano e la nostra professionalita con il
283-bis e quanto il Governo stia mentendo con la storia dei posti
di lavoro salvati solo per coprire quella che potrebbe essere la
piu grande sanatoria di abusivi (a costo zero per loro peraltro)
della storia.(SEGUE)
(Com/Enu/ Dire)
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